La psicologia dello sport è, in Italia, una disciplina relativamente giovane, si è rapidamente differenziata in una serie di campi di indagine e di applicazione. Studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l’esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive. Questa ricerca nasce da un forte interesse di matrice sportiva che mette al centro l’Umano, il suo potenziale, la sua azione e la sua capacità sinergica di squadra in vista di performance sportive eccellenti. Il quadro offerto da questo lavoro parte dalla storia della branca sportiva della psicologia, sviluppatasi soprattutto a partire dal 1900, per continuare con il contesto biologico/anatomico umano fino ad entrare nel vivo dell’intervento professionale dello psicologo sportivo sul singolo atleta e sul team. Alcuni psicologi caratterizzano la loro attività per il fatto che lavorano a contatto con atleti di alto livello, con l’obiettivo di sviluppare e applicare tecniche che permettano di massimizzare le probabilità dell’atleta di raggiungere il proprio obiettivo agonistico. Inoltre, specialmente negli ultimi anni, gli psicologi dello sport hanno attinto a numerosi contributi derivanti dalla psicologia delle organizzazioni, inquadrando in un contesto più ampio la prestazione dell’atleta di alto livello. Lo psicologo dello sport, infatti, interviene non solo a livello individuale, ma considera il gruppo (la squadra) come oggetto della sua azione facilitando le interazioni e comunicazioni efficaci, la cooperazione e la consapevolezza dei differenti ruoli e delle regole del gruppo e stimolando la coesione, il senso di appartenenza e la concentrazione sugli obiettivi comuni. Anche le problematiche organizzative e di gestione manageriale delle attività sportive e dei gruppi sportivi (ad esempio, nell’ambito di centri sportivi di ampie dimensioni) rappresentano un campo di intervento dello psicologo dello sport, che offre il suo expertise soprattutto nel coordinamento e nella facilitazione delle relazioni tra gruppi, nella progettazione di modelli di funzionamento organizzativo efficace e nella consulenza manageriale. È ritenuta molto interessante dallo scrivente la “partnership strategica” che si crea tra lo psicologo sportivo e l’allenatore, come ruoli integrati a servizio dello Sport con al centro la persona ed il gruppo sportivo.
La Psicologia dello Sport
MARTINO, IACOPO
2021/2022
Abstract
La psicologia dello sport è, in Italia, una disciplina relativamente giovane, si è rapidamente differenziata in una serie di campi di indagine e di applicazione. Studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l’esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive. Questa ricerca nasce da un forte interesse di matrice sportiva che mette al centro l’Umano, il suo potenziale, la sua azione e la sua capacità sinergica di squadra in vista di performance sportive eccellenti. Il quadro offerto da questo lavoro parte dalla storia della branca sportiva della psicologia, sviluppatasi soprattutto a partire dal 1900, per continuare con il contesto biologico/anatomico umano fino ad entrare nel vivo dell’intervento professionale dello psicologo sportivo sul singolo atleta e sul team. Alcuni psicologi caratterizzano la loro attività per il fatto che lavorano a contatto con atleti di alto livello, con l’obiettivo di sviluppare e applicare tecniche che permettano di massimizzare le probabilità dell’atleta di raggiungere il proprio obiettivo agonistico. Inoltre, specialmente negli ultimi anni, gli psicologi dello sport hanno attinto a numerosi contributi derivanti dalla psicologia delle organizzazioni, inquadrando in un contesto più ampio la prestazione dell’atleta di alto livello. Lo psicologo dello sport, infatti, interviene non solo a livello individuale, ma considera il gruppo (la squadra) come oggetto della sua azione facilitando le interazioni e comunicazioni efficaci, la cooperazione e la consapevolezza dei differenti ruoli e delle regole del gruppo e stimolando la coesione, il senso di appartenenza e la concentrazione sugli obiettivi comuni. Anche le problematiche organizzative e di gestione manageriale delle attività sportive e dei gruppi sportivi (ad esempio, nell’ambito di centri sportivi di ampie dimensioni) rappresentano un campo di intervento dello psicologo dello sport, che offre il suo expertise soprattutto nel coordinamento e nella facilitazione delle relazioni tra gruppi, nella progettazione di modelli di funzionamento organizzativo efficace e nella consulenza manageriale. È ritenuta molto interessante dallo scrivente la “partnership strategica” che si crea tra lo psicologo sportivo e l’allenatore, come ruoli integrati a servizio dello Sport con al centro la persona ed il gruppo sportivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/87325