Ritengo che il culturismo più che uno sport, possa essere definito come una vera e propria disciplina sportiva, tanto conosciuta quanto discussa, che influisce in toto sul modo di vivere di un atleta condizionandone l’alimentazione, il riposo e lo stile di vita in generale. Il fine ultimo, per cui viene praticato con costanza l’allenamento, consiste nel raggiungimento di un fisico imponente, scolpito ed esteticamente piacevole. Il mio interesse nei confronti del culturismo è aumentato gradualmente ed è divenuto una vera e profonda passione e se dovessi sintetizzare in due parole il concetto di bodybuilding utilizzerei sicuramente i termini “sacrificio e costanza” in quanto ho potuto constatare allenandomi, come non si debba mai smettere di provare ad ottenere traguardi più elevati. L’obiettivo che ho perseguito con la seguente pubblicazione è stato quello di presentare le più recenti evidenze scientifiche riguardanti l’allenamento di culturismo nell’ambito della ricerca, approfondendo, attraverso l’analisi di articoli di carattere scientifico, i principali temi relativi all’allenamento nel bodybuilding natural; allo stile di vita del bodybuilder e all’uso dell’ormone della crescita tra gli atleti. A partire dalla cultura fisica nel mondo antico, per passare al primo culturista dell’epoca moderna, Eugen Sandow, sono giunto poi a trattare l’avvento della “golden era” con Arnold Schwarzenegger. Quindi ho proseguito, in particolare, con l’approfondimento di temi riguardanti le teorie di allenamento, motivandoli con l’esposizione di studi scientifici. Premettendo che, nei confronti della ricerca, quello del culturismo, come affermato dall’esperto Brad Schoenfeld, sia un ambito con molti aspetti ancora da scoprire, ho evidenziato quanto i risultati emersi dagli studi condotti, siano ancora approssimativi e nei confronti dei quali siano in corso sperimentazioni a livello scientifico. Tuttavia, dai risultati emersi riguardo alle teorie di allenamento esaminate, i cui esiti forniscono linee guida di carattere generale, si sono evidenziate rilevanti informazioni. Ossia, i risultati hanno indicato che in atleti normodotati, allenarsi almeno due volte alla settimana, servirebbe ad ottenere un notevole sviluppo muscolare; nei principianti, allenamenti con pesi grevi, seguiti da un buon periodo di recupero, rappresenterebbero il metodo migliore, mentre negli atleti avanzati, sarebbe utile diversificare lo stimolo; il tempo più adatto di recupero tra una serie e l’altra dovrebbe essere di circa due/tre minuti, per esercizi multiarticolari e non più di un minuto e mezzo, tra una serie e l’altra, in esercitazioni monoarticolari. Detto ciò, considero rilevante concludere la presentazione della mia tesi, con un’affermazione emblematica, che ero solito asserire all’inizio di una straordinaria esperienza, che sto tuttora vivendo. Una riflessione riguardante un progetto personale avviato nel maggio del 2019, periodo in cui avevo iniziato a impegnarmi in un percorso ritenuto davvero stimolante, oltre che nella vita privata, anche per la carriera universitaria. Consapevole che il cammino sarebbe stato colmo di difficoltà e insidie, posso affermare con soddisfazione che praticando il culturismo con costanza, sacrificio e determinazione, sto realizzando con successo il mio progetto: “Ho deciso di trasformare il mio corpo in palestra”.
L'allenamento nel culturismo naturale
ROSASCHINO, LUCA
2021/2022
Abstract
Ritengo che il culturismo più che uno sport, possa essere definito come una vera e propria disciplina sportiva, tanto conosciuta quanto discussa, che influisce in toto sul modo di vivere di un atleta condizionandone l’alimentazione, il riposo e lo stile di vita in generale. Il fine ultimo, per cui viene praticato con costanza l’allenamento, consiste nel raggiungimento di un fisico imponente, scolpito ed esteticamente piacevole. Il mio interesse nei confronti del culturismo è aumentato gradualmente ed è divenuto una vera e profonda passione e se dovessi sintetizzare in due parole il concetto di bodybuilding utilizzerei sicuramente i termini “sacrificio e costanza” in quanto ho potuto constatare allenandomi, come non si debba mai smettere di provare ad ottenere traguardi più elevati. L’obiettivo che ho perseguito con la seguente pubblicazione è stato quello di presentare le più recenti evidenze scientifiche riguardanti l’allenamento di culturismo nell’ambito della ricerca, approfondendo, attraverso l’analisi di articoli di carattere scientifico, i principali temi relativi all’allenamento nel bodybuilding natural; allo stile di vita del bodybuilder e all’uso dell’ormone della crescita tra gli atleti. A partire dalla cultura fisica nel mondo antico, per passare al primo culturista dell’epoca moderna, Eugen Sandow, sono giunto poi a trattare l’avvento della “golden era” con Arnold Schwarzenegger. Quindi ho proseguito, in particolare, con l’approfondimento di temi riguardanti le teorie di allenamento, motivandoli con l’esposizione di studi scientifici. Premettendo che, nei confronti della ricerca, quello del culturismo, come affermato dall’esperto Brad Schoenfeld, sia un ambito con molti aspetti ancora da scoprire, ho evidenziato quanto i risultati emersi dagli studi condotti, siano ancora approssimativi e nei confronti dei quali siano in corso sperimentazioni a livello scientifico. Tuttavia, dai risultati emersi riguardo alle teorie di allenamento esaminate, i cui esiti forniscono linee guida di carattere generale, si sono evidenziate rilevanti informazioni. Ossia, i risultati hanno indicato che in atleti normodotati, allenarsi almeno due volte alla settimana, servirebbe ad ottenere un notevole sviluppo muscolare; nei principianti, allenamenti con pesi grevi, seguiti da un buon periodo di recupero, rappresenterebbero il metodo migliore, mentre negli atleti avanzati, sarebbe utile diversificare lo stimolo; il tempo più adatto di recupero tra una serie e l’altra dovrebbe essere di circa due/tre minuti, per esercizi multiarticolari e non più di un minuto e mezzo, tra una serie e l’altra, in esercitazioni monoarticolari. Detto ciò, considero rilevante concludere la presentazione della mia tesi, con un’affermazione emblematica, che ero solito asserire all’inizio di una straordinaria esperienza, che sto tuttora vivendo. Una riflessione riguardante un progetto personale avviato nel maggio del 2019, periodo in cui avevo iniziato a impegnarmi in un percorso ritenuto davvero stimolante, oltre che nella vita privata, anche per la carriera universitaria. Consapevole che il cammino sarebbe stato colmo di difficoltà e insidie, posso affermare con soddisfazione che praticando il culturismo con costanza, sacrificio e determinazione, sto realizzando con successo il mio progetto: “Ho deciso di trasformare il mio corpo in palestra”. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/87306