Nell'area di studio considerata in questa tesi, è comprovata la presenza di due branchi di lupo. Nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU questo lavoro vuole analizzare le differenze stagionali, annuali e tra branchi della dieta del predatore prendendo in considerazione un periodo di due anni. Il lavoro vuole anche analizzare come il rango dei lupi vada o meno a influire sulle deposizioni fecali usate per marcare il territorio. Per la valutazione dell'ecologia alimentare sono state raccolte le fatte di lupo sull'intera area considerata ( Valle Pesio, Vall'Ellero e Valle Colla) dall’ottobre 2020 all’ottobre 2022. Questi campioni sono stati analizzati per il riconoscimento delle specie utilizzate e sono stati usati due metodi di quantificazione per determinarne le percentuali di uso: il metodo dell'occorrenza e il metodo della biomassa. I due metodi sono stati comparati per verificare la loro coerenza e poi si è usato solo il metodo delle occorrenze per confrontare la dieta tra i periodi e tra i branchi identificati sulla base delle analisi genetiche condotte sui campioni fecali. Per l'analisi delle marcature vengono considerati unicamente i campioni con effettivo genotipo e messi in relazione alle informazioni spaziali delle fatte per determinare se esiste una correlazione tra sito di deposizione e rango sociale, ricostruito sulla base delle analisi di pedigree. I metodi di quantificazione mostrano una correlazione alta (p-value<0.01), si sceglie quindi il metodo delle occorrenze per permettere un confronto con gli studi della dieta precedenti e pubblicati in letteratura. Da questa analisi risulta che l’ecologia alimentare dei lupi nelle Alpi Marittime nel 2020-2022 si basa prevalentemente sugli ungulati selvatici ( >70%) rispetto ai domestici (<5%) e ad altre prede (<5%). La preda più utilizzata nell’area di studio in ogni stagione risulta essere il capriolo (MEDIA: 40.2%), a seguire il cinghiale (MADIA: 32.9%). Questo studio, attraverso il test di Fisher, evidenzia delle differenze tra la dieta riscontrata nell’inverno 2020 e l’estate 2022, tra i due inverni ma non tra inverno 2021 e estate 2022. Vengono inoltre evidenziate differenze statistiche tra i branchi limitrofi. Non si evidenziano differenze nel comportamento di marcatura tra gli adulti e i giovani. Questo studio risulta in linea con gli studi sull'ecologia alimentare condotta negli anni precedenti nell’area di studio, evidenziando come le abitudini alimentari dei lupi nell’area di studio rimangano costanti negli anni, anche se in presenza di una maggiore densità di branchi di lupo rispetto al passato.
Ecologia alimentare e comportamento di marcatura del lupo (Canis lupus) nelle Alpi Marittime
MACARIO, MICHELA
2021/2022
Abstract
Nell'area di studio considerata in questa tesi, è comprovata la presenza di due branchi di lupo. Nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU questo lavoro vuole analizzare le differenze stagionali, annuali e tra branchi della dieta del predatore prendendo in considerazione un periodo di due anni. Il lavoro vuole anche analizzare come il rango dei lupi vada o meno a influire sulle deposizioni fecali usate per marcare il territorio. Per la valutazione dell'ecologia alimentare sono state raccolte le fatte di lupo sull'intera area considerata ( Valle Pesio, Vall'Ellero e Valle Colla) dall’ottobre 2020 all’ottobre 2022. Questi campioni sono stati analizzati per il riconoscimento delle specie utilizzate e sono stati usati due metodi di quantificazione per determinarne le percentuali di uso: il metodo dell'occorrenza e il metodo della biomassa. I due metodi sono stati comparati per verificare la loro coerenza e poi si è usato solo il metodo delle occorrenze per confrontare la dieta tra i periodi e tra i branchi identificati sulla base delle analisi genetiche condotte sui campioni fecali. Per l'analisi delle marcature vengono considerati unicamente i campioni con effettivo genotipo e messi in relazione alle informazioni spaziali delle fatte per determinare se esiste una correlazione tra sito di deposizione e rango sociale, ricostruito sulla base delle analisi di pedigree. I metodi di quantificazione mostrano una correlazione alta (p-value<0.01), si sceglie quindi il metodo delle occorrenze per permettere un confronto con gli studi della dieta precedenti e pubblicati in letteratura. Da questa analisi risulta che l’ecologia alimentare dei lupi nelle Alpi Marittime nel 2020-2022 si basa prevalentemente sugli ungulati selvatici ( >70%) rispetto ai domestici (<5%) e ad altre prede (<5%). La preda più utilizzata nell’area di studio in ogni stagione risulta essere il capriolo (MEDIA: 40.2%), a seguire il cinghiale (MADIA: 32.9%). Questo studio, attraverso il test di Fisher, evidenzia delle differenze tra la dieta riscontrata nell’inverno 2020 e l’estate 2022, tra i due inverni ma non tra inverno 2021 e estate 2022. Vengono inoltre evidenziate differenze statistiche tra i branchi limitrofi. Non si evidenziano differenze nel comportamento di marcatura tra gli adulti e i giovani. Questo studio risulta in linea con gli studi sull'ecologia alimentare condotta negli anni precedenti nell’area di studio, evidenziando come le abitudini alimentari dei lupi nell’area di studio rimangano costanti negli anni, anche se in presenza di una maggiore densità di branchi di lupo rispetto al passato.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
859946_tesiecau2023macariomichela.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.65 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.65 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/87290