Il tarantismo attraverso il cinema documentaristico: focus su La Taranta di Gianfranco Mingozzi.

The cultural phenomenon of Tarantism has characterized Salento for a long time in terms related to the field of music therapy. Although now disused, it has however left a wide series of music and dances which have acquired a connotative imprint on the territory, both in cultural terms and in the tourism sector; in fact, they are still among the strongest catalysts of attention in the entire region today. Born in a well-defined geographical context, tarantism, although in its dying phase, was studied by Ernesto de Martino, who undertook ethnographic research in Salento in 1959, together with a multidisciplinary team, and brought together the results of this undertaking in the volume The Land of Remorse (1961). This study has crystallized the memory of the ritual within the documentary panorama. Intrinsically linked to the "Demartinian" interpretation, the first documentaries on tarantism make use of the same objectives as Demartinian research: to provide documents obtained from field shots to testify to a phenomenon whose conditions of existence are running out. The aim of this research is to investigate in particular a documentary that deals with tarantism, namely La Taranta by Gianfranco Mingozzi, a director who has worked both in the production of fiction and documentaries, so it was interesting to investigate the peculiar methods of processing and communication of the film message.

Il fenomeno culturale del tarantismo ha caratterizzato per molto tempo il Salento in termini legati all’ambito della terapia musicale. Sebbene ormai in disuso, ha però lasciato un’ampia serie di musiche e danze che hanno acquisito un’impronta connotativa sul territorio, sia in termini culturali sia in ambito turistico; esse di fatti, sono ancora oggi tra i più forti catalizzatori d’attenzione dell’intera regione. Nato in un contesto geografico ben delimitato, il tarantismo, seppure nella sua fase morente, è stato studiato da Ernesto de Martino, il quale intraprese una ricerca etnografica in Salento nel 1959, assieme ad una equipe multidisciplinare, e fece confluire i risultati di questa impresa nel volume La terra del rimorso (1961). Questo studio ha cristallizzato la memoria del rito all’interno del panorama documentaristico. Intrinsecamente legati all’interpretazione “demartiniana”, i primi documentari sul tarantismo si avvalgono dei medesimi obiettivi della ricerca demartiniana: fornire documenti ricavati da riprese sul campo per testimoniare un fenomeno le cui condizioni di esistenza sono in esaurimento. L’obiettivo di questa ricerca è di indagare in particolar modo un documentario che tratta del tarantismo, ovvero La Taranta di Gianfranco Mingozzi, un regista che ha lavorato sia nella realizzazione di fiction che di documentari, per cui è stato interessante indagare le modalità peculiari di elaborazione e comunicazione del messaggio filmico.