L’obiettivo di questo lavoro di tesi è studiare l’interazione tra alcune proteine e la superficie delle nanoparticelle di oro colloidale (AuNPs). Il sistema basato sull’interazione proteina-AuNPs è utile perché i coniugati delle proteine (es. anticorpi, proteine di overcoating, etc.) sono i marcatori più comunemente usati nel Lateral Flow ImmunoAssay (LFIA) colorimetrici. Infatti, un tipico reattivo marcato impiegato in questa piattaforma analitica è costituito da un biolegante selettivo (anticorpo) e da un reporter di segnale (nanoparticella di oro colloidale). Per aumentare la stabilità della soluzione colloidale, anche in presenza di matrici di composizione molto variabile, si aggiunge inoltre una passivazione della superficie eventualmente non ricoperta dagli anticorpi con svariate proteine. La letteratura e i test sviluppati confermano che questi sistemi funzionano, ma vi sono pochi studi relativi alla comprensione delle quantità di proteina adsorbita sulla superficie dell’oro, se ci sia differenza tra diverse proteine, se questa interazione sia o meno reversibile, e se l’ambiente in cui avviene l’adsorbimento influisca su tale adsorbimento. Il lavoro di tesi ha riguardato la valutazione dell’interazione di anticorpi (policlonali e monoclonali) e proteine comunemente impiegate per saturare la superficie delle nanoparticelle non ricoperte dai bioleganti selettivi (albumina di siero bovino e caseina bovina) con nanoparticelle d’oro colloidale in ambienti diversi. Lo studio ha riguardato la quantificazione della frazione di proteina legata (mediante metodo di Bradford) in funzione della quantità posta a contatto con una quantità fissa di nanoparticelle, e la caratterizzazione spettroscopica (UV-Vis) dei coniugati proteina-nanoparticella.

Il reattivo marcato nei test lateral flow immunoassay colorimetrici: studio dell’adsorbimento di anticorpi e proteine passivanti sulla superficie di nanoparticelle di oro.

SAPIA, ADRIANA
2021/2022

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro di tesi è studiare l’interazione tra alcune proteine e la superficie delle nanoparticelle di oro colloidale (AuNPs). Il sistema basato sull’interazione proteina-AuNPs è utile perché i coniugati delle proteine (es. anticorpi, proteine di overcoating, etc.) sono i marcatori più comunemente usati nel Lateral Flow ImmunoAssay (LFIA) colorimetrici. Infatti, un tipico reattivo marcato impiegato in questa piattaforma analitica è costituito da un biolegante selettivo (anticorpo) e da un reporter di segnale (nanoparticella di oro colloidale). Per aumentare la stabilità della soluzione colloidale, anche in presenza di matrici di composizione molto variabile, si aggiunge inoltre una passivazione della superficie eventualmente non ricoperta dagli anticorpi con svariate proteine. La letteratura e i test sviluppati confermano che questi sistemi funzionano, ma vi sono pochi studi relativi alla comprensione delle quantità di proteina adsorbita sulla superficie dell’oro, se ci sia differenza tra diverse proteine, se questa interazione sia o meno reversibile, e se l’ambiente in cui avviene l’adsorbimento influisca su tale adsorbimento. Il lavoro di tesi ha riguardato la valutazione dell’interazione di anticorpi (policlonali e monoclonali) e proteine comunemente impiegate per saturare la superficie delle nanoparticelle non ricoperte dai bioleganti selettivi (albumina di siero bovino e caseina bovina) con nanoparticelle d’oro colloidale in ambienti diversi. Lo studio ha riguardato la quantificazione della frazione di proteina legata (mediante metodo di Bradford) in funzione della quantità posta a contatto con una quantità fissa di nanoparticelle, e la caratterizzazione spettroscopica (UV-Vis) dei coniugati proteina-nanoparticella.
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