The "maggiaioli" group from the Pieve of Borgo San Lorenzo was formed in the late 1970s by a close-knit group of high school friends. Drawing from the "traditions" of nearby towns, the Borgo group initially built a repertoire that, over the years, has been enriched with songs from various traditions and continues to expand today with songs from diverse origins. Over time, participation in the group has grown: new members are young adolescents who hear about the festival through word of mouth. In the first part of this work, the objective is to explore the ways in which participation unfolds, the implicit rules and frameworks that define who is considered an "active participant" in Cantamaggio, and the potential risks associated with behaviors seen as misaligned with the spirit of the celebration. The second part of the work intertwines my personal experience with that of my interviewees, illustrating how Cantamaggio represents a unique space where participants can experience an active and embodied connection with the external environment and with other festival-goers. Unlike most leisure activities available in the Mugello area, Cantamaggio is free from consumerist logic and from strict ties to local town groups formed over the years. It thus allows participants to experience a sense of agency and freedom. The dimension of "feeling" — often lost in the overstimulating daily routine, locked in an eternal present — becomes central during the celebration. Singing and dancing allow participants to feel and create, through the body, a relationship with the surrounding environment and with everything that inhabits or passes through it.

Il gruppo dei maggiaioli della Pieve di Borgo San Lorenzo si è costituito nella seconda parte degli anni Settanta, attorno ad un nucleo di amici che frequentavano le scuole superiori. Attingendo dalle “tradizioni” dei paesi limitrofi, il gruppo di Borgo ha costruito un repertorio di partenza che negli anni è stato arricchito da canti di vari tradizioni, e che anche oggi viene ampliato con canti di varia origine. Negli anni la partecipazione al gruppo è aumentata: i nuovi partecipanti sono giovani adolescenti che conoscono la festa tramite passaparola. Nella prima parte del lavoro, l’obiettivo è quello di indagare le modalità in cui si articola la partecipazione, attraverso quali schemi e regole implicite i membri sono considerati “parte attiva” del Cantamaggio e quali sono i rischi associati ad un modo di vivere la serata considerato poco consono con lo spirito della festa. Nella seconda parte del lavoro, attraverso l’intreccio tra la mia personale esperienza e quella degli interlocutori e interlocutrici intervistati, viene illustrato come il Cantamaggio rappresenti una cornice dove è possibile esperire un rapporto attivo e incarnato con l’ambiente esterno e con gli altri partecipanti della festa. Rispetto alle modalità di fruizione del tempo libero che offre il Mugello, il Cantamaggio è una festa svincolata dalle logiche del consumo e dall’appartenenza stretta ai gruppi di paese formatisi negli anni e permette quindi di vivere un’esperienza dove “ci si sente attori” e “si è liberi”. La dimensione del sentire — spesso perduta nella quotidianità iperstimolante e bloccata in un eterno presente — durante la festa assume centrale importanza e viene Proprio il canto e il ballo permettono di sentire e stabilire con il corpo una relazione tra l’ambiente circostante e tutto quello che lo abita o lo attraversa.

Cantamaggio Mugellano: la partecipazione giovanile al gruppo dei maggiaioli della Pieve di Borgo San Lorenzo

ARINCI, VIOLA
2023/2024

Abstract

Il gruppo dei maggiaioli della Pieve di Borgo San Lorenzo si è costituito nella seconda parte degli anni Settanta, attorno ad un nucleo di amici che frequentavano le scuole superiori. Attingendo dalle “tradizioni” dei paesi limitrofi, il gruppo di Borgo ha costruito un repertorio di partenza che negli anni è stato arricchito da canti di vari tradizioni, e che anche oggi viene ampliato con canti di varia origine. Negli anni la partecipazione al gruppo è aumentata: i nuovi partecipanti sono giovani adolescenti che conoscono la festa tramite passaparola. Nella prima parte del lavoro, l’obiettivo è quello di indagare le modalità in cui si articola la partecipazione, attraverso quali schemi e regole implicite i membri sono considerati “parte attiva” del Cantamaggio e quali sono i rischi associati ad un modo di vivere la serata considerato poco consono con lo spirito della festa. Nella seconda parte del lavoro, attraverso l’intreccio tra la mia personale esperienza e quella degli interlocutori e interlocutrici intervistati, viene illustrato come il Cantamaggio rappresenti una cornice dove è possibile esperire un rapporto attivo e incarnato con l’ambiente esterno e con gli altri partecipanti della festa. Rispetto alle modalità di fruizione del tempo libero che offre il Mugello, il Cantamaggio è una festa svincolata dalle logiche del consumo e dall’appartenenza stretta ai gruppi di paese formatisi negli anni e permette quindi di vivere un’esperienza dove “ci si sente attori” e “si è liberi”. La dimensione del sentire — spesso perduta nella quotidianità iperstimolante e bloccata in un eterno presente — durante la festa assume centrale importanza e viene Proprio il canto e il ballo permettono di sentire e stabilire con il corpo una relazione tra l’ambiente circostante e tutto quello che lo abita o lo attraversa.
Cantamaggio Mugellano: youth participation in the maggiaioli group of the parish church of Borgo San Lorenzo
The "maggiaioli" group from the Pieve of Borgo San Lorenzo was formed in the late 1970s by a close-knit group of high school friends. Drawing from the "traditions" of nearby towns, the Borgo group initially built a repertoire that, over the years, has been enriched with songs from various traditions and continues to expand today with songs from diverse origins. Over time, participation in the group has grown: new members are young adolescents who hear about the festival through word of mouth. In the first part of this work, the objective is to explore the ways in which participation unfolds, the implicit rules and frameworks that define who is considered an "active participant" in Cantamaggio, and the potential risks associated with behaviors seen as misaligned with the spirit of the celebration. The second part of the work intertwines my personal experience with that of my interviewees, illustrating how Cantamaggio represents a unique space where participants can experience an active and embodied connection with the external environment and with other festival-goers. Unlike most leisure activities available in the Mugello area, Cantamaggio is free from consumerist logic and from strict ties to local town groups formed over the years. It thus allows participants to experience a sense of agency and freedom. The dimension of "feeling" — often lost in the overstimulating daily routine, locked in an eternal present — becomes central during the celebration. Singing and dancing allow participants to feel and create, through the body, a relationship with the surrounding environment and with everything that inhabits or passes through it.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/8699