La sicurezza alimentare è un fattore estremamente importante che influisce sulla salute pubblica e sul benessere della società. Negli ultimi anni ci sono stati molti sviluppi su tecnologie in grado di monitorare la produzione di gas, umidità, temperatura e crescita microbica, le quali sono le principali cause di deterioramento del cibo. Queste tecnologie sono il packaging attivo e intelligente. L’imballaggio intelligente comunica le informazioni sulla freschezza e la sicurezza degli alimenti attraverso l’utilizzo di sensori e indicatori; mentre il packaging attivo incorpora componenti attivi come lo scavenging o il rilascio di molecole in risposta ai cambiamenti nello spazio di testa della confezione, per prolungare la durata di conservazione del cibo confezionato. L’importanza di questi imballaggi non risiede solo sulla sicurezza alimentare ma anche su un altro aspetto. La maggior parte di materie plastiche in Europa (circa il 40%) va nell’applicazione packaging, che è un punto particolarmente problematico perché il packaging è un’applicazione a breve termine, quindi a ciclo di vita breve. Ci sono stime abbastanza approssimative ma pur sempre indicative di quantità notevoli (da 5 a 13 milioni di tonnellate) di materie plastiche che ogni anno finiscono negli oceani, e questi contribuiscono per circa l’80% all’inquinamento marino. L’utilizzo di film biodegradabili e compostabili, come l’acido polilattico (PLA), potrebbe in parte risolvere questo preoccupante problema. Il PLA nonostante abbia buone proprietà meccaniche, fisiche, di biodegradabilità e compostabilità non ha proprietà antimicrobiche intrinseche. Pertanto, i materiali di imballaggio basati su PLA devono aggiungere agenti antibatterici alla matrice polimerica. Si possono aggiungere agenti di origine animale, come il Chitosano oppure di origine vegetale come la Curcumina.

PACKAGING ALIMENTARE ATTIVO E INTELLIGENTE

GOLIZIA, SUSANNA
2021/2022

Abstract

La sicurezza alimentare è un fattore estremamente importante che influisce sulla salute pubblica e sul benessere della società. Negli ultimi anni ci sono stati molti sviluppi su tecnologie in grado di monitorare la produzione di gas, umidità, temperatura e crescita microbica, le quali sono le principali cause di deterioramento del cibo. Queste tecnologie sono il packaging attivo e intelligente. L’imballaggio intelligente comunica le informazioni sulla freschezza e la sicurezza degli alimenti attraverso l’utilizzo di sensori e indicatori; mentre il packaging attivo incorpora componenti attivi come lo scavenging o il rilascio di molecole in risposta ai cambiamenti nello spazio di testa della confezione, per prolungare la durata di conservazione del cibo confezionato. L’importanza di questi imballaggi non risiede solo sulla sicurezza alimentare ma anche su un altro aspetto. La maggior parte di materie plastiche in Europa (circa il 40%) va nell’applicazione packaging, che è un punto particolarmente problematico perché il packaging è un’applicazione a breve termine, quindi a ciclo di vita breve. Ci sono stime abbastanza approssimative ma pur sempre indicative di quantità notevoli (da 5 a 13 milioni di tonnellate) di materie plastiche che ogni anno finiscono negli oceani, e questi contribuiscono per circa l’80% all’inquinamento marino. L’utilizzo di film biodegradabili e compostabili, come l’acido polilattico (PLA), potrebbe in parte risolvere questo preoccupante problema. Il PLA nonostante abbia buone proprietà meccaniche, fisiche, di biodegradabilità e compostabilità non ha proprietà antimicrobiche intrinseche. Pertanto, i materiali di imballaggio basati su PLA devono aggiungere agenti antibatterici alla matrice polimerica. Si possono aggiungere agenti di origine animale, come il Chitosano oppure di origine vegetale come la Curcumina.
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