Hypoxic-ischemic encephalopathy (HIE) is one of the most common recognised reasons of cerebral palsy. Nowadays therapeutic hypothermia in new-borns represents the choice treatment for HIE. Therapeutic hypothermia is now the only neuroprotection treatment that improves HIE outcomes, reduces the risk of cerebral palsy and disability in children with HIE in moderate or severe forms. This therapeutic hypothermia treatment allows children, even in the worst cases, to live a better life. For this to happen, it is necessary to follow the neuropsychomotor development in the child immediately after hypothermia. The purpose of this paper is to set up and analyse a neuropsychomotor intervention in children with outcomes from hypoxic-ischemic encephalopathy treated with hypothermia, in this case in a 3 years-old child with diagnosis of dystonic-spastic tetra paresis. The working method I followed consists of identifying correlated articles in the available literature, which was limited in this topic. All the more reason, I thought it could be useful to plan a neuropsychomotor treatment with the administration of the GMFM-88 evaluation scale of motor functions before and after the intervention of six times during five weeks. Analysing the results of the GMFM-88 scale and watching the neuropsychomotor improvements in the child, positive outcomes emerged, above all in motor and relationship aspects. Neuropsychomotor treatment has been a useful instrument for the improvement of abilities in a child with outcomes from hypoxic-ischemic encephalopathy treated with hypothermia. Anyway, it is hard to think about a standardized neuropsychomotor project because the outcomes after hypothermia are very uncertain.
L’encefalopatia ipossico-ischemica (EII) è una delle cause più comunemente riconosciute di paralisi cerebrale infantile (PCI). Attualmente l’ipotermia terapeutica, a cui vengono sottoposti i bambini immediatamente dopo il parto, rappresenta il trattamento di scelta dell’EII. L’ipotermia terapeutica è, al momento, l’unico trattamento di neuroprotezione che migliora gli esiti dell’encefalopatia ipossico-ischemica, riduce il rischio di paralisi cerebrale infantile e di disabilità nei bambini con EII in forma moderata o severa. Questo trattamento di raffreddamento cerebrale permette, anche nei casi più gravi, di condurre una vita migliore. Perché questo accada, il bambino deve essere seguito sin dalle prime fasi a seguito dell’ipotermia, nel suo percorso di sviluppo neuropsicomotorio. L’obiettivo di questo elaborato è di impostare ed analizzare un intervento neuropsicomotorio in bambini con esiti da encefalopatia ipossico-ischemica trattata con ipotermia, in particolare in un bambino di 3 anni con diagnosi di tetraparesi spastico-distonica. Inizialmente la metodologia del lavoro è consistita nell’individuare in letteratura, attraverso la ricerca bibliografica, articoli inerenti all’argomento, che sono risultati limitati. A maggior ragione, ho pensato potesse essere utile programmare un trattamento neuropsicomotorio, con la somministrazione della scala di valutazione delle funzioni motorie GMFM-88 prima e dopo il ciclo di 6 sedute effettuate nell’arco di cinque settimane. Analizzando i risultati della scala GMFM-88 ed osservando i cambiamenti del bambino dal punto di vista neuropsicomotorio rispetto agli obiettivi stabiliti, sono emersi esiti positivi, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto motorio e quello relazionale. Il trattamento neuropsicomotorio si è dunque rivelato uno strumento valido per l’incremento delle abilità e delle competenze in un bambino con esiti da encefalopatia ipossico-ischemica trattata con ipotermia. Risulta comunque difficile pensare ad un piano di trattamento neuropsicomotorio standardizzato per l’età in quanto gli esiti a seguito dell’ipotermia sono molto variabili.
L’intervento neuropsicomotorio in bambini con esiti da encefalopatia ipossico-ischemica trattata con ipotermia: case report
MILANESIO, ELENA
2021/2022
Abstract
L’encefalopatia ipossico-ischemica (EII) è una delle cause più comunemente riconosciute di paralisi cerebrale infantile (PCI). Attualmente l’ipotermia terapeutica, a cui vengono sottoposti i bambini immediatamente dopo il parto, rappresenta il trattamento di scelta dell’EII. L’ipotermia terapeutica è, al momento, l’unico trattamento di neuroprotezione che migliora gli esiti dell’encefalopatia ipossico-ischemica, riduce il rischio di paralisi cerebrale infantile e di disabilità nei bambini con EII in forma moderata o severa. Questo trattamento di raffreddamento cerebrale permette, anche nei casi più gravi, di condurre una vita migliore. Perché questo accada, il bambino deve essere seguito sin dalle prime fasi a seguito dell’ipotermia, nel suo percorso di sviluppo neuropsicomotorio. L’obiettivo di questo elaborato è di impostare ed analizzare un intervento neuropsicomotorio in bambini con esiti da encefalopatia ipossico-ischemica trattata con ipotermia, in particolare in un bambino di 3 anni con diagnosi di tetraparesi spastico-distonica. Inizialmente la metodologia del lavoro è consistita nell’individuare in letteratura, attraverso la ricerca bibliografica, articoli inerenti all’argomento, che sono risultati limitati. A maggior ragione, ho pensato potesse essere utile programmare un trattamento neuropsicomotorio, con la somministrazione della scala di valutazione delle funzioni motorie GMFM-88 prima e dopo il ciclo di 6 sedute effettuate nell’arco di cinque settimane. Analizzando i risultati della scala GMFM-88 ed osservando i cambiamenti del bambino dal punto di vista neuropsicomotorio rispetto agli obiettivi stabiliti, sono emersi esiti positivi, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto motorio e quello relazionale. Il trattamento neuropsicomotorio si è dunque rivelato uno strumento valido per l’incremento delle abilità e delle competenze in un bambino con esiti da encefalopatia ipossico-ischemica trattata con ipotermia. Risulta comunque difficile pensare ad un piano di trattamento neuropsicomotorio standardizzato per l’età in quanto gli esiti a seguito dell’ipotermia sono molto variabili.File | Dimensione | Formato | |
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