Il Corporate Venture Capital in Italia: un caso di studio.

Le aziende di tutto il panorama mondiale sono consapevoli che per stare a passo con i tempi l’innovazione non può essere implementata solo internamente all’azienda, ma spesso trova vie di sviluppo e metodi di crescita al di fuori delle classiche politiche di governance delle grandi corporate, usualmente contratte e poco flessibili ai cambiamenti esterni, il che comporta un non sfruttamento di nuove possibilità di mercato, e in rari casi ad un declino del business attualmente in atto. Per data ragione, attivare iniziative di Corporate Venturing consente di velocizzare la risposta dell'impresa al variare dei parametri e delle circostanze esterne; ma anche di prevenire e quindi capire in anticipo le nuove tendenze di mercato e di conseguenza implementare la creazione di nuovi percorsi di sviluppo tecnologico con conseguente modificazione delle direttive strategiche, adattandole ai mutamenti del mercato. Anche le aziende italiane, da sempre caratterizzate da una considerevole impronta in ambito di ricerca e innovazione sono consapevoli della necessità di sviluppare nuove vie attraverso cui innovarsi e innovare i propri modelli di partecipazione al mercato. Con riferimento agli strumenti del Corporate Venturing, uno dei metodi principali di applicazione di questa categoria è il Corporate Venture Capital, quale metodo di investimento caratterizzato dalla dotazione di una struttura aziendale che applica questa attività di ricerca complementariamente agli obiettivi aziendali. Nonostante ciò, il mercato italiano si trova in una fase di sviluppo arretrata rispetto all'Europa e ai paesi oltre oceano, ma, nonostante ciò, i dati evidenziano uno incremento considerevole di queste attività e un potenziale di crescita elevato, che con giuste premesse strutturali e normative sarà in grado di assistere nella pratica la crescita ulteriore di questo fenomeno.