The geomorphological and geotechnical assessment of a large landslide should be always carried out to plan the best solution for monitoring and risk mitigation works. Too many times monitoring and works were realised following standard procedures without preventively comprehending the morphoevolution of the landslide system. This work aims to offer a full and multidisciplinary analysis in an anthropized area to supply strategic support for civil protection activities, to deepen the local natural hazard and try to reduce them. It was investigated a complex landslide system located in San Vito Romano, Central Italy, 40 km east from Rome. It has a spatial extent of about 1 km2. The geological context is characterised by a Tortonian sequence of turbidite deposits, characterised by marls and arenaceous intercalations, forming a monocline with 15-20° dip-direction eastward, parallel to slope inclination. Moreover, a complex hydrogeological system characterises the groundwaters. A field survey has been carried out to recognize the geomorphological features and elements as crowns, scarps, tension cracks and all other geomorphic evidence. The survey also focused on building damages. It has analysed a large number of geological and geotechnical report of San Vito Romano municipality, in order to find information and to create a numerical and cartographic database for spatial data about boreholes, piezometers, geognostic data and geophisycal data. The information has be used for realized 7 geological-technical EW section and 8 NS section. In this way the San Vito Romano landslide has been interpreted as a large rock translational slide in the upper part of the slope turning into a rotational slide in its accumulation zone. The geological-technical model has been used to find and to characterize the most critical areas allow to plan where locate further instrumentations and choosing the most appropriate ones for the landslide system. Based on it, the suggested work consists in a drainage trench system upstream the main scarp to canalize the surface running waters avoiding infiltration in recharging area for the purpose of limiting the water table changes downstream in the accumulation zone.

La ricostruzione morfoevolutiva e la realizzazione di un modello geologico-tecnico di un sistema di frana complesso devono essere alla base di una buona progettazione di sistemi di monitoraggio e di opere di mitigazione del rischio. Spesso ciò non succede, preferendo procedure standard e superficiali, andando quindi a minare l’efficacia dei sistemi di monitoraggio stessi e quindi i sistemi di allerta. Questo lavoro si propone di offrire un'analisi completa e multidisciplinare in un'area antropizzata del centro Italia, per fornire supporto strategico alle attività di protezione civile e per approfondire la conoscenza dei pericoli naturali locali. Il sistema di frana in oggetto è situato nel comune di San Vito Romano (RM) a circa 40 km a est di Roma ed ha un’estensione di circa 1 km2. Il contesto geologico locale è caratterizzato da una sequenza tortoniana di depositi torbiditici, caratterizzati da alternanze di bancate marnose e bancate arenacee, che formano una monoclinale inclinata di circa 15-20° verso est, a franapoggio rispetto al versante in oggetto, su cui sorge buona parte dell’abitato di San Vito Romano. Inoltre, un complesso sistema idrogeologico multifalda caratterizza l’intero versante. È stato effettuata un’indagine di terreno per riconoscere le caratteristiche e gli elementi geomorfologici principali come corone, scarpate, fessure di tensione, confrontando la cartografia storica con la situazione attuale. L'indagine si è concentrata anche sui danni agli edifici. Successivamente sono state analizzate un ampio numero di relazioni geologiche e geotecniche realizzate sul territorio di San Vito Romano nel corso degli anni, estrapolando le informazioni più importanti e realizzando un grande database numerico e cartografico. Sono stati successivamente interpretati dati di sondaggi, analizzato report di indagini geotecniche e geofisiche. Unitamente ad analisi di modelli di elevazione digitali, tramite software GIS e correlazioni tra le varie indagini censite, è stato realizzato un modello del sistema di frana attraverso 7 sezioni geologico-tecniche EW e 8 sezioni NS. In questo modo la frana di San Vito Romano è stata interpretata come un grande scorrimento traslativo in roccia e detrito nella parte alta del versante che si trasforma in scorrimento rotazionale nelle porzione finale dell’accumulo, caratterizzata da spessori massimi della coltre di 35-50 m. Il modello geologico-tecnico è stato utilizzato per individuare e caratterizzare le aree più critiche consentendo di pianificare il posizionamento delle strumentazioni più appropriate per il monitoraggio e di eventuali opere di mitigazione del rischio.

Evoluzione geomorfologica e modello geologico-tecnico della frana di San Vito Romano (RM) finalizzato alla realizzazione di una rete di monitoraggio

SEITONE, FRANCESCO
2021/2022

Abstract

La ricostruzione morfoevolutiva e la realizzazione di un modello geologico-tecnico di un sistema di frana complesso devono essere alla base di una buona progettazione di sistemi di monitoraggio e di opere di mitigazione del rischio. Spesso ciò non succede, preferendo procedure standard e superficiali, andando quindi a minare l’efficacia dei sistemi di monitoraggio stessi e quindi i sistemi di allerta. Questo lavoro si propone di offrire un'analisi completa e multidisciplinare in un'area antropizzata del centro Italia, per fornire supporto strategico alle attività di protezione civile e per approfondire la conoscenza dei pericoli naturali locali. Il sistema di frana in oggetto è situato nel comune di San Vito Romano (RM) a circa 40 km a est di Roma ed ha un’estensione di circa 1 km2. Il contesto geologico locale è caratterizzato da una sequenza tortoniana di depositi torbiditici, caratterizzati da alternanze di bancate marnose e bancate arenacee, che formano una monoclinale inclinata di circa 15-20° verso est, a franapoggio rispetto al versante in oggetto, su cui sorge buona parte dell’abitato di San Vito Romano. Inoltre, un complesso sistema idrogeologico multifalda caratterizza l’intero versante. È stato effettuata un’indagine di terreno per riconoscere le caratteristiche e gli elementi geomorfologici principali come corone, scarpate, fessure di tensione, confrontando la cartografia storica con la situazione attuale. L'indagine si è concentrata anche sui danni agli edifici. Successivamente sono state analizzate un ampio numero di relazioni geologiche e geotecniche realizzate sul territorio di San Vito Romano nel corso degli anni, estrapolando le informazioni più importanti e realizzando un grande database numerico e cartografico. Sono stati successivamente interpretati dati di sondaggi, analizzato report di indagini geotecniche e geofisiche. Unitamente ad analisi di modelli di elevazione digitali, tramite software GIS e correlazioni tra le varie indagini censite, è stato realizzato un modello del sistema di frana attraverso 7 sezioni geologico-tecniche EW e 8 sezioni NS. In questo modo la frana di San Vito Romano è stata interpretata come un grande scorrimento traslativo in roccia e detrito nella parte alta del versante che si trasforma in scorrimento rotazionale nelle porzione finale dell’accumulo, caratterizzata da spessori massimi della coltre di 35-50 m. Il modello geologico-tecnico è stato utilizzato per individuare e caratterizzare le aree più critiche consentendo di pianificare il posizionamento delle strumentazioni più appropriate per il monitoraggio e di eventuali opere di mitigazione del rischio.
ITA
The geomorphological and geotechnical assessment of a large landslide should be always carried out to plan the best solution for monitoring and risk mitigation works. Too many times monitoring and works were realised following standard procedures without preventively comprehending the morphoevolution of the landslide system. This work aims to offer a full and multidisciplinary analysis in an anthropized area to supply strategic support for civil protection activities, to deepen the local natural hazard and try to reduce them. It was investigated a complex landslide system located in San Vito Romano, Central Italy, 40 km east from Rome. It has a spatial extent of about 1 km2. The geological context is characterised by a Tortonian sequence of turbidite deposits, characterised by marls and arenaceous intercalations, forming a monocline with 15-20° dip-direction eastward, parallel to slope inclination. Moreover, a complex hydrogeological system characterises the groundwaters. A field survey has been carried out to recognize the geomorphological features and elements as crowns, scarps, tension cracks and all other geomorphic evidence. The survey also focused on building damages. It has analysed a large number of geological and geotechnical report of San Vito Romano municipality, in order to find information and to create a numerical and cartographic database for spatial data about boreholes, piezometers, geognostic data and geophisycal data. The information has be used for realized 7 geological-technical EW section and 8 NS section. In this way the San Vito Romano landslide has been interpreted as a large rock translational slide in the upper part of the slope turning into a rotational slide in its accumulation zone. The geological-technical model has been used to find and to characterize the most critical areas allow to plan where locate further instrumentations and choosing the most appropriate ones for the landslide system. Based on it, the suggested work consists in a drainage trench system upstream the main scarp to canalize the surface running waters avoiding infiltration in recharging area for the purpose of limiting the water table changes downstream in the accumulation zone.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/86789