Negli ultimi anni è stato fatto un grande sforzo per massimizzare l'utilizzo sostenibile delle materie prime derivanti da biomassa, minimizzando le emissioni di anidride carbonica ed evitando la concorrenza con cibo umano e animale. Pertanto, l’ottenimento di prodotti chimici, farmaceutici e biocarburanti da biomassa lignocellulosica di scarto, che quindi non compete con la produzione alimentare, è di fondamentale importanza. Uno dei maggiori ostacoli, a questa trasformazione, è sicuramente lo sviluppo di nuovi processi e nuove tecnologie in grado di rendere i processi sostenibili e scalabili da un punto di vista industriale. Tra i platform chemicals provenienti da biomasse, spiccano i furano-derivati, come furfurolo e 5-idrossimetilfurfurale (5-HMF) ottenuti per disidratazione rispettivamente di zuccheri pentosi ed esosi. Queste sono molecole versatili che hanno attirato sempre più l’attenzione come materie prime per la produzione di un’ampia varietà di composti ad alto valore aggiunto. Tra questi, i calconi, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, presentano molteplici attività biologiche, tra le quali quella antiossidante, antinfiammatoria, antibatterica, antiiperglicemica, antimicotica, antimalarica e antitumorale. In questa tesi, proprio a partire dal 5-HMF verranno messe in atto strategie sostenibili per la sintesi di nuovi derivati furano-calconici con potenziali attività antivirali. In particolare, sfruttando diverse tecniche di attivazione non convenzionali, quali l’irraggiamento in microonde e la cavitazione acustica, accoppiate all’utilizzo di catalizzatori eterogenei (ossidi basici e resine basiche) era nostro interesse mettere a punto una strategia sintetica ottimizzata per la sintesi sostenibile di diversi furanocalconi tramite condensazione di Claisen-Schmidt. Infine, i derivati furano-calconici sintetizzati verranno testati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università degli Studi di Torino per la loro attività antivirale su di un’ampia gamma di virioni.
Valorizzazione di biomasse finalizzata alla sintesi di composti bioattivi a partire dal 5-idrossimetilfurfurale mediante tecniche di attivazione non convenzionali
TREVISANI, MARCO
2021/2022
Abstract
Negli ultimi anni è stato fatto un grande sforzo per massimizzare l'utilizzo sostenibile delle materie prime derivanti da biomassa, minimizzando le emissioni di anidride carbonica ed evitando la concorrenza con cibo umano e animale. Pertanto, l’ottenimento di prodotti chimici, farmaceutici e biocarburanti da biomassa lignocellulosica di scarto, che quindi non compete con la produzione alimentare, è di fondamentale importanza. Uno dei maggiori ostacoli, a questa trasformazione, è sicuramente lo sviluppo di nuovi processi e nuove tecnologie in grado di rendere i processi sostenibili e scalabili da un punto di vista industriale. Tra i platform chemicals provenienti da biomasse, spiccano i furano-derivati, come furfurolo e 5-idrossimetilfurfurale (5-HMF) ottenuti per disidratazione rispettivamente di zuccheri pentosi ed esosi. Queste sono molecole versatili che hanno attirato sempre più l’attenzione come materie prime per la produzione di un’ampia varietà di composti ad alto valore aggiunto. Tra questi, i calconi, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, presentano molteplici attività biologiche, tra le quali quella antiossidante, antinfiammatoria, antibatterica, antiiperglicemica, antimicotica, antimalarica e antitumorale. In questa tesi, proprio a partire dal 5-HMF verranno messe in atto strategie sostenibili per la sintesi di nuovi derivati furano-calconici con potenziali attività antivirali. In particolare, sfruttando diverse tecniche di attivazione non convenzionali, quali l’irraggiamento in microonde e la cavitazione acustica, accoppiate all’utilizzo di catalizzatori eterogenei (ossidi basici e resine basiche) era nostro interesse mettere a punto una strategia sintetica ottimizzata per la sintesi sostenibile di diversi furanocalconi tramite condensazione di Claisen-Schmidt. Infine, i derivati furano-calconici sintetizzati verranno testati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università degli Studi di Torino per la loro attività antivirale su di un’ampia gamma di virioni.File | Dimensione | Formato | |
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