La tesi tratta le conseguenze degli avvenimenti di giugno-luglio 1964 e del cosiddetto Piano Solo. Il contesto in cui si svolsero è quello del passaggio tra il primo governo di centrosinistra organico e quello seguente. Entrambi videro la partecipazione attiva del Partito Socialista Italiano e furono guidati da Aldo Moro, ma il secondo risultò ridimensionato nei progetti della componente socialista. Durante le consultazioni per la formazione di questo nuovo governo, si verificò una serie di avvenimenti poco chiari, che coinvolse Antonio Segni, il presidente della Repubblica, e Giovanni De Lorenzo, il comandante dell’Arma dei Carabinieri. Nel 1967, un’inchiesta de “L’Espresso” ricondusse questi fatti a un progetto eversivo, il cosiddetto Piano Solo, preparato dallo stesso De Lorenzo, che aveva l’obiettivo di limitare la svolta a sinistra che stava prendendo il governo italiano. L’autore di questo articolo, Lino Jannuzzi, parlò proprio di un tentativo di colpo di Stato, ma nel corso del tempo l’importanza di questi eventi fu ridimensionata. La tesi analizza il contesto politico in cui operò il primo governo Moro e come il Piano Solo abbia influenzato la formazione del secondo, mettendo in luce gli aspetti controversi della figura di De Lorenzo e la travagliata storia processuale che si originò dall’inchiesta de “L’Espresso”. Infine, si indaga se, alla luce degli studi più recenti, gli eventi del Piano Solo si possano ancora collocare nella categoria del “doppio Stato”, che Franco De Felice applicò al caso italiano e in cui fece rientrare anche il Piano Solo.

Il Piano Solo, tra presunto golpe e “doppio Stato”

MARENGO, LUCA
2021/2022

Abstract

La tesi tratta le conseguenze degli avvenimenti di giugno-luglio 1964 e del cosiddetto Piano Solo. Il contesto in cui si svolsero è quello del passaggio tra il primo governo di centrosinistra organico e quello seguente. Entrambi videro la partecipazione attiva del Partito Socialista Italiano e furono guidati da Aldo Moro, ma il secondo risultò ridimensionato nei progetti della componente socialista. Durante le consultazioni per la formazione di questo nuovo governo, si verificò una serie di avvenimenti poco chiari, che coinvolse Antonio Segni, il presidente della Repubblica, e Giovanni De Lorenzo, il comandante dell’Arma dei Carabinieri. Nel 1967, un’inchiesta de “L’Espresso” ricondusse questi fatti a un progetto eversivo, il cosiddetto Piano Solo, preparato dallo stesso De Lorenzo, che aveva l’obiettivo di limitare la svolta a sinistra che stava prendendo il governo italiano. L’autore di questo articolo, Lino Jannuzzi, parlò proprio di un tentativo di colpo di Stato, ma nel corso del tempo l’importanza di questi eventi fu ridimensionata. La tesi analizza il contesto politico in cui operò il primo governo Moro e come il Piano Solo abbia influenzato la formazione del secondo, mettendo in luce gli aspetti controversi della figura di De Lorenzo e la travagliata storia processuale che si originò dall’inchiesta de “L’Espresso”. Infine, si indaga se, alla luce degli studi più recenti, gli eventi del Piano Solo si possano ancora collocare nella categoria del “doppio Stato”, che Franco De Felice applicò al caso italiano e in cui fece rientrare anche il Piano Solo.
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