La presente tesi sviluppa l’evoluzione della narrazione di una “icona” all’interno del mondo delle bambole, la Barbie, e dell’azienda produttrice che l’ha creata, la Mattel. La Barbie, pur essendo stata per molto tempo portatrice di stereotipi di vita e di estetica femminile contrari agli ideali di emancipazione, uguaglianza sociale e inclusività, nei decenni ha cambiato ruolo, adeguandosi ad una società che, almeno in una parte del mondo, si è evoluta e all’interno della quale il ruolo della donna ha conosciuto una importante emancipazione. La Mattel ha quindi trasformato il concept della Barbie sia dal punto di vista esteriore che simbolico: sono nate bambole dall’estetica inclusiva (differenti fisicità, anche disabilità) e che rappresentano donne che rivestono ruoli sociali e lavorativi di rilievo. Nel 2020 sono state presentate Barbie con 5 tipi diversi di corporatura tra cui curvy, petit e tall. Sono state inoltre create negli ultimi anni intere collezioni dedicate a donne importanti del passato e del presente: la bambola con le sembianze di Frida Khalo, Amelia Earhart (aviatrice ed esploratrice), Gabby Douglas (ginnasta para-olimpica). Sono 17 complessivamente le bambole che prendono ispirazione da donne d’eccellenza per ricordare alle bambine quanto sia possibile fare e diventare tutto quello che vogliono con la costanza e l’impegno. Tutto ciò ha necessariamente condotto all’evoluzione di uno storytelling di prodotto e di brand che ha assunto le caratteristiche di una vera e propria rivoluzione nel corso dei decenni, passando dalla rappresentazione di discutibili stereotipi estetici al racconto di una nuova e più inclusiva concezione di modello femminile, al passo con i tempi attuali. Dall’attuale narrazione presentata dal sito ufficiale dell’azienda, al canale YouTube, all’interessante progetto di podcast veicolati su Spotify, nei quali il personaggio di Barbie racconta le biografie esemplari di donne come Samantha Cristoforetti e Bebe Vio, la Mattel ha dato vita a nuove storie di un nuovo modello femminile.
Evoluzioni e rivoluzioni di narrazioni di prodotto e di brand: il caso studio Barbie/Mattel
DIBIASE, GIULIA
2021/2022
Abstract
La presente tesi sviluppa l’evoluzione della narrazione di una “icona” all’interno del mondo delle bambole, la Barbie, e dell’azienda produttrice che l’ha creata, la Mattel. La Barbie, pur essendo stata per molto tempo portatrice di stereotipi di vita e di estetica femminile contrari agli ideali di emancipazione, uguaglianza sociale e inclusività, nei decenni ha cambiato ruolo, adeguandosi ad una società che, almeno in una parte del mondo, si è evoluta e all’interno della quale il ruolo della donna ha conosciuto una importante emancipazione. La Mattel ha quindi trasformato il concept della Barbie sia dal punto di vista esteriore che simbolico: sono nate bambole dall’estetica inclusiva (differenti fisicità, anche disabilità) e che rappresentano donne che rivestono ruoli sociali e lavorativi di rilievo. Nel 2020 sono state presentate Barbie con 5 tipi diversi di corporatura tra cui curvy, petit e tall. Sono state inoltre create negli ultimi anni intere collezioni dedicate a donne importanti del passato e del presente: la bambola con le sembianze di Frida Khalo, Amelia Earhart (aviatrice ed esploratrice), Gabby Douglas (ginnasta para-olimpica). Sono 17 complessivamente le bambole che prendono ispirazione da donne d’eccellenza per ricordare alle bambine quanto sia possibile fare e diventare tutto quello che vogliono con la costanza e l’impegno. Tutto ciò ha necessariamente condotto all’evoluzione di uno storytelling di prodotto e di brand che ha assunto le caratteristiche di una vera e propria rivoluzione nel corso dei decenni, passando dalla rappresentazione di discutibili stereotipi estetici al racconto di una nuova e più inclusiva concezione di modello femminile, al passo con i tempi attuali. Dall’attuale narrazione presentata dal sito ufficiale dell’azienda, al canale YouTube, all’interessante progetto di podcast veicolati su Spotify, nei quali il personaggio di Barbie racconta le biografie esemplari di donne come Samantha Cristoforetti e Bebe Vio, la Mattel ha dato vita a nuove storie di un nuovo modello femminile.File | Dimensione | Formato | |
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