Il seguente elaborato vuole focalizzare la sua attenzione sul tema del cineturismo, termine che in Italia viene utilizzato quando si vuole fare riferimento al fenomeno turistico che si genera in determinati territori dopo essere stati rappresentati sugli schermi grazie ad un film o ad una serie televisiva. La decisione di approfondire e studiare questo argomento è stata suggerita da un interesse personale in quanto, come spettatrice, sono la prima a porre attenzione ai luoghi in cui vengono effettuate le riprese e ambientate le vicende e di conseguenza ero curiosa di capire quanto questo fenomeno fosse importante non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Nel primo capitolo viene fatta una panoramica iniziale del film-induced tourism (termine inglese usato per riferirsi al cineturismo) partendo da una sua definizione e analisi per poi successivamente descrivere la figura del cineturista, il ruolo che ricoprono le Film Commission e infine quanto il cinema, attraverso una buona strategia di marketing culturale e territoriale, può contribuire a costruire la giusta identità del luogo di riferimento. Nel secondo capitolo vengono presi in esame cinque casi studio, due internazionali e tre italiani: "Game of Thrones" ponendo particolare attenzione alla città di Dubrovnik, "Il Signore degli Anelli" e quanto sia stato fondamentale per il settore turistico in Nuova Zelanda; Napoli focalizzandosi principalmente sull’utilità della piattaforma dedicata ai set cinematografici presenti in città, "Un passo dal cielo" in quanto caso di overtourism che ha provocato uno spostamento di riprese dal Trentino Alto Adige al Veneto e infine "Il Commissario Montalbano" che rappresenta uno dei più importanti casi di cineturismo italiani. La tesi si conclude con un terzo capitolo che prevede l’analisi della realtà Film Commission Torino Piemonte attraverso anche l’intervista al suo direttore Paolo Manera.
Cineturismo: relazioni tra cinema, cultura e territori
NEIRONE, ELENA
2022/2023
Abstract
Il seguente elaborato vuole focalizzare la sua attenzione sul tema del cineturismo, termine che in Italia viene utilizzato quando si vuole fare riferimento al fenomeno turistico che si genera in determinati territori dopo essere stati rappresentati sugli schermi grazie ad un film o ad una serie televisiva. La decisione di approfondire e studiare questo argomento è stata suggerita da un interesse personale in quanto, come spettatrice, sono la prima a porre attenzione ai luoghi in cui vengono effettuate le riprese e ambientate le vicende e di conseguenza ero curiosa di capire quanto questo fenomeno fosse importante non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Nel primo capitolo viene fatta una panoramica iniziale del film-induced tourism (termine inglese usato per riferirsi al cineturismo) partendo da una sua definizione e analisi per poi successivamente descrivere la figura del cineturista, il ruolo che ricoprono le Film Commission e infine quanto il cinema, attraverso una buona strategia di marketing culturale e territoriale, può contribuire a costruire la giusta identità del luogo di riferimento. Nel secondo capitolo vengono presi in esame cinque casi studio, due internazionali e tre italiani: "Game of Thrones" ponendo particolare attenzione alla città di Dubrovnik, "Il Signore degli Anelli" e quanto sia stato fondamentale per il settore turistico in Nuova Zelanda; Napoli focalizzandosi principalmente sull’utilità della piattaforma dedicata ai set cinematografici presenti in città, "Un passo dal cielo" in quanto caso di overtourism che ha provocato uno spostamento di riprese dal Trentino Alto Adige al Veneto e infine "Il Commissario Montalbano" che rappresenta uno dei più importanti casi di cineturismo italiani. La tesi si conclude con un terzo capitolo che prevede l’analisi della realtà Film Commission Torino Piemonte attraverso anche l’intervista al suo direttore Paolo Manera.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/86679