Non esistono sport maschili o femminili, esistono semplicemente gli sport. Numerose sono le attività sportive nate come “solo maschili” o “solo femminili” che, nel corso degli anni, hanno aperto i loro confini all’altro sesso dimostrando, cosi, che lo sport è un mezzo importante per la formazione e per lo sviluppo della personalità e non priva gli individui della propria mascolinità o femminilità. La ginnastica ritmica nasce, originariamente come forma di espressione artistica ed emotiva aperta a tutti, maschi e femmine. Le combinazioni dei movimenti sulla musica esaltanti l’armonia e l’espressione del corpo hanno, tuttavia, nel corso del tempo, portato a classificare questo sport come prettamente femminile e, ad oggi, rimane l’unica disciplina sportiva a non riconoscere il settore maschile a livello di Federazione Internazionale. Settore maschile che, negli ultimi decenni, è in crescita e che, oggi, si evolve secondo due diversi filoni quello giapponese che si presenta come una disciplina con caratteristiche e peculiarità proprie e quello spagnolo che adotta lo stesso regolamento e codice dei punteggi della ginnastica ritmica femminile. La linea giapponese è, attualmente, seguita da Russia, Corea, Malesia, Australia, Stati Uniti e Canada, mentre quella spagnola si sta diffondendo maggiormente in Francia, in Grecia e in Italia. Guardando al nostro paese, l’impegno, da parte del mondo accademico e sportivo, ha portato all’insegnamento della ritmica, nel piano di studi universitario, anche agli uomini e alla sperimentazione della coppia mista nelle competizioni di Federazione. Studi scientifici hanno dimostrato che nulla osta alla pratica della ginnastica ritmica da parte dei maschi, studi sociali hanno dimostrato che per i ragazzi è possibile costruire la propria mascolinità anche praticando uno sport storicamente considerato femminile, si rende adesso necessario che la Federazione Internazionale Ginnastica prenda atto del fenomeno crescente e dia inizio ai progetti necessari per la definizione di un regolamento e di un codice di punteggi dell’attività agonistica della ginnastica ritmica maschile.

Lo sviluppo del settore maschile nella ginnastica ritmica: programmi consolidati e sperimentazioni.

LEUCI, SOFIA ALESSANDRA
2021/2022

Abstract

Non esistono sport maschili o femminili, esistono semplicemente gli sport. Numerose sono le attività sportive nate come “solo maschili” o “solo femminili” che, nel corso degli anni, hanno aperto i loro confini all’altro sesso dimostrando, cosi, che lo sport è un mezzo importante per la formazione e per lo sviluppo della personalità e non priva gli individui della propria mascolinità o femminilità. La ginnastica ritmica nasce, originariamente come forma di espressione artistica ed emotiva aperta a tutti, maschi e femmine. Le combinazioni dei movimenti sulla musica esaltanti l’armonia e l’espressione del corpo hanno, tuttavia, nel corso del tempo, portato a classificare questo sport come prettamente femminile e, ad oggi, rimane l’unica disciplina sportiva a non riconoscere il settore maschile a livello di Federazione Internazionale. Settore maschile che, negli ultimi decenni, è in crescita e che, oggi, si evolve secondo due diversi filoni quello giapponese che si presenta come una disciplina con caratteristiche e peculiarità proprie e quello spagnolo che adotta lo stesso regolamento e codice dei punteggi della ginnastica ritmica femminile. La linea giapponese è, attualmente, seguita da Russia, Corea, Malesia, Australia, Stati Uniti e Canada, mentre quella spagnola si sta diffondendo maggiormente in Francia, in Grecia e in Italia. Guardando al nostro paese, l’impegno, da parte del mondo accademico e sportivo, ha portato all’insegnamento della ritmica, nel piano di studi universitario, anche agli uomini e alla sperimentazione della coppia mista nelle competizioni di Federazione. Studi scientifici hanno dimostrato che nulla osta alla pratica della ginnastica ritmica da parte dei maschi, studi sociali hanno dimostrato che per i ragazzi è possibile costruire la propria mascolinità anche praticando uno sport storicamente considerato femminile, si rende adesso necessario che la Federazione Internazionale Ginnastica prenda atto del fenomeno crescente e dia inizio ai progetti necessari per la definizione di un regolamento e di un codice di punteggi dell’attività agonistica della ginnastica ritmica maschile.
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