The aim of this thesis is to analyse visual language, from the 1920s to the second postwar period, in order to understand how it was used to promote and sponsor products and ideologies, through the use of certain mass media and particular strategies. Advertising is a mass communication tool, the objective of which is to generate the attention of potential buyers and increase sales of goods, but it can also have non-commercial purposes, influencing, for example, people in their political choices through election posters or appeals. This paper, therefore, focuses mainly on the role and history of advertisements, highlighting the differences in use between the years of Hitler’s rule and the immediate postwar period. Interesting was the way in which propaganda minister Goebbels, on Hitler's instructions, managed visual language and the mass media to increase consensus among the population and justify war crimes by manipulating reality. Similarities can be noted with today's advertising, which, although not centrally controlled and used for different objectives, uses any medium to achieve its purpose, trying to shape the minds and opinions of consumers, pushing them to buy a certain product. The thesis is structured in five chapters. In the first chapter, the history of advertising was analysed as well as the strategies and language used, paying particular attention to the transformation of the mass media. This chapter also highlighted the importance of the use of multimedia and multimodality in advertisements and posters for the creation of good commercials. The second chapter examined the German communication system from the 1920s onwards, compared with that of the United States, and, in order to understand the propaganda choices of Nazism, focused on the concept of pangermanism, noting how the invention and defence of race also played an important role in the choice of advertising language. The third chapter analysed some advertising posters of the totalitarian regime, showing how they were used to manipulate public opinion, as censorship and total control of the mass media was present in those years. Particularly relevant was the 'pst!' campaign, the purpose of which was to warn the population against espionage and treason by instilling fear. The fourth chapter focused on the postwar period in Germany and in particular on the development and changes in the mass media, noting the differences with the totalitarian regime in the development and publication of advertisements. During the postwar period, there was more freedom of the press as a result of the Americanisation and Westernisation of the German political and economic system, although there were differences between East and West Germany due to opposing ideologies, such as communism and capitalism, which influenced the development of advertising in the two areas. In the fifth and final chapter, the advertisements analysed in the two periods were compared, highlighting the communicative differences on the basis of the strategies and characteristics studied above.
Il presente lavoro di tesi, nato dal duplice interesse per la linguistica ed il marketing, si pone l’obiettivo di analizzare il linguaggio visuale, dagli anni venti del Novecento fino al secondo dopoguerra, per comprendere come sia stato utilizzato per promuovere e sponsorizzare i prodotti e le ideologie, attraverso l’impiego di alcuni mass media e di particolari strategie. La pubblicità è uno strumento di comunicazione di massa, il cui obiettivo è quello di generare l’attenzione dei potenziali acquirenti e aumentare le vendite delle merci ma può avere anche scopi non commerciali, influenzando, ad esempio, le persone nelle scelte politiche tramite i manifesti elettorali o gli appelli. Questo elaborato, pertanto, si concentra principalmente sul ruolo e sulla storia delle inserzioni pubblicitarie, evidenziando le differenze d’uso tra gli anni del terzo Reich e quelli dell’immediato dopoguerra. Interessante è stato il modo in cui il ministro della propaganda Goebbels, su indicazioni di Hitler, ha gestito il linguaggio visuale ed i mezzi di comunicazione di massa, per accrescere il consenso nella popolazione e giustificare i crimini di guerra, manipolando la realtà. Possono essere notate delle similitudini con la pubblicità odierna che, seppur non controllata centralmente ed impiegata per obiettivi diversi, utilizza qualsiasi mezzo per raggiungere il suo scopo, cercando di plasmare la mente e le opinioni dei consumatori, spingendoli ad acquistare un determinato prodotto. La tesi è strutturata in 5 capitoli. Nel primo capitolo è stata analizzata la storia della pubblicità ma anche le strategie ed il linguaggio utilizzati, ponendo particolare attenzione alla trasformazione dei mezzi di comunicazione di massa. In questo capitolo si è evidenziata anche l’importanza dell’impiego della multimedialità e multimodalità nelle inserzioni e nei manifesti, per la realizzazione di spot validi. Nel secondo capitolo è stato esaminato il sistema comunicativo tedesco a partire dagli anni venti, confrontato con quello degli Stati Uniti, e, per comprendere le scelte propagandistiche del nazismo, ci si è soffermati sul concetto di pangermanismo, notando come l’invenzione e la difesa delle razze abbia giocato un ruolo importante anche nella scelta del linguaggio pubblicitario. All’interno del terzo capitolo sono stati analizzati alcuni manifesti pubblicitari del terzo Reich, dimostrando come siano stati utilizzati per manipolare l’opinione pubblica, essendo presente, in quegli anni, la censura ed il controllo totale dei mezzi di comunicazione di massa. Particolarmente rilevante è stata la campagna “pst!” il cui scopo era mettere in guardia la popolazione contro lo spionaggio ed il tradimento, incutendo timore. Nel quarto capitolo, invece, ci si è soffermati sul periodo del dopoguerra in Germania ed in maniera particolare sullo sviluppo e i cambiamenti dei mass media, notando le differenze con il regime totalitario nell’elaborazione e pubblicazione di inserzioni pubblicitarie. Durante il dopoguerra c’è stata maggiore libertà di stampa a seguito dell’americanizzazione e dell’occidentalizzazione del sistema politico ed economico tedesco, sebbene fossero presenti delle differenze tra la Germania dell’est e quella dell’ovest a causa delle ideologie contrapposte, quali comunismo e capitalismo, che hanno influenzato lo sviluppo della pubblicità nelle due zone. Nel quinto ed ultimo capitolo, sono state confrontate le pubblicità analizzate nei due periodi, evidenzi
La comunicazione pubblicitaria in Germania: un'analisi del linguaggio visuale dagli anni Venti del Novecento al secondo Dopoguerra
SCAMARCIA, YLENIA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro di tesi, nato dal duplice interesse per la linguistica ed il marketing, si pone l’obiettivo di analizzare il linguaggio visuale, dagli anni venti del Novecento fino al secondo dopoguerra, per comprendere come sia stato utilizzato per promuovere e sponsorizzare i prodotti e le ideologie, attraverso l’impiego di alcuni mass media e di particolari strategie. La pubblicità è uno strumento di comunicazione di massa, il cui obiettivo è quello di generare l’attenzione dei potenziali acquirenti e aumentare le vendite delle merci ma può avere anche scopi non commerciali, influenzando, ad esempio, le persone nelle scelte politiche tramite i manifesti elettorali o gli appelli. Questo elaborato, pertanto, si concentra principalmente sul ruolo e sulla storia delle inserzioni pubblicitarie, evidenziando le differenze d’uso tra gli anni del terzo Reich e quelli dell’immediato dopoguerra. Interessante è stato il modo in cui il ministro della propaganda Goebbels, su indicazioni di Hitler, ha gestito il linguaggio visuale ed i mezzi di comunicazione di massa, per accrescere il consenso nella popolazione e giustificare i crimini di guerra, manipolando la realtà. Possono essere notate delle similitudini con la pubblicità odierna che, seppur non controllata centralmente ed impiegata per obiettivi diversi, utilizza qualsiasi mezzo per raggiungere il suo scopo, cercando di plasmare la mente e le opinioni dei consumatori, spingendoli ad acquistare un determinato prodotto. La tesi è strutturata in 5 capitoli. Nel primo capitolo è stata analizzata la storia della pubblicità ma anche le strategie ed il linguaggio utilizzati, ponendo particolare attenzione alla trasformazione dei mezzi di comunicazione di massa. In questo capitolo si è evidenziata anche l’importanza dell’impiego della multimedialità e multimodalità nelle inserzioni e nei manifesti, per la realizzazione di spot validi. Nel secondo capitolo è stato esaminato il sistema comunicativo tedesco a partire dagli anni venti, confrontato con quello degli Stati Uniti, e, per comprendere le scelte propagandistiche del nazismo, ci si è soffermati sul concetto di pangermanismo, notando come l’invenzione e la difesa delle razze abbia giocato un ruolo importante anche nella scelta del linguaggio pubblicitario. All’interno del terzo capitolo sono stati analizzati alcuni manifesti pubblicitari del terzo Reich, dimostrando come siano stati utilizzati per manipolare l’opinione pubblica, essendo presente, in quegli anni, la censura ed il controllo totale dei mezzi di comunicazione di massa. Particolarmente rilevante è stata la campagna “pst!” il cui scopo era mettere in guardia la popolazione contro lo spionaggio ed il tradimento, incutendo timore. Nel quarto capitolo, invece, ci si è soffermati sul periodo del dopoguerra in Germania ed in maniera particolare sullo sviluppo e i cambiamenti dei mass media, notando le differenze con il regime totalitario nell’elaborazione e pubblicazione di inserzioni pubblicitarie. Durante il dopoguerra c’è stata maggiore libertà di stampa a seguito dell’americanizzazione e dell’occidentalizzazione del sistema politico ed economico tedesco, sebbene fossero presenti delle differenze tra la Germania dell’est e quella dell’ovest a causa delle ideologie contrapposte, quali comunismo e capitalismo, che hanno influenzato lo sviluppo della pubblicità nelle due zone. Nel quinto ed ultimo capitolo, sono state confrontate le pubblicità analizzate nei due periodi, evidenziFile | Dimensione | Formato | |
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