This thesis discusses the outcomes of the transnational qualitative research on biodynamic agriculture I carried from September 2021 to July 2022 in three European countries (Greece, France and Italy). Biodynamic farming is the agro-ecological technique conceived by Austrian philosopher, pedagogist and esotericist Rudolf Steiner (1861-1925) starting by the 1924 Koberwitz Lectures and relying on a synthesis of informal expertise, empirical research and spiritual assumptions. The main aim of the research is to provide a preliminary framing of the biodynamic phenomenon social impacts and their backlashes in the production of public discourse. After a brief historical framing of biodynamic practice, the thesis addresses three key macro-themes. At first, I evaluated the social debate through the analysis of mainstream communication and public narratives conceived as story lines and discourse coalitions (Hajer 1995), framing a dialectic of conflict among science, pseudoscience and post-science. Assuming it as a battle of representations (Beck 2013), I then argued a competition of contrasting epistemologies, now targeting at validating, now at disproving biodynamic assumptions. Secondly, I analysed the concept of sustainability in agriculture, in its environmental, socio-economic and cultural perspectives, assessing its adherence to the applications of agro-ecological practices with particular focus on biodynamic farmers. Finally, I contextualised the biodynamic narratives within the perimeter of food security (World Food Summit 1996, Rome) and food sovereignty (La Via Campesina 1996), in the light of global market implications and alternative strategies for food autonomy, oriented to balance asymmetrical political processes (Gorz 2015) in the context of agribusiness. The thesis documentation consists of semi-structured interviews with farmers and biodynamic associations, analysis of primary and secondary online and offline literature, and institutional sources.
La tesi discute gli esiti della ricerca qualitativa transnazionale sull’agricoltura biodinamica, che ho condotto dal settembre 2021 al luglio 2022 in tre paesi europei (Grecia, Francia e Italia). La biodinamica è la tecnica agroecologica concepita dal filosofo, pedagogista ed esoterista austriaco Rudolf Steiner (1861-1925) a partire dalle conferenze di Koberwitz del 1924, che prevede una sintesi di expertise informale, ricerca empirica e assunti di natura spirituale. Scopo principale della ricerca è quello di fornire un quadro preliminare degli impatti sociali del fenomeno e del suo riflettersi nella costruzione di discorso pubblico. Dopo un framing storico della pratica biodinamica, la tesi affronta tre macro-tematiche fondamentali. Innanzitutto ho indagato lo scenario sociale sulla base dell’analisi della comunicazione mainstream e delle narrazioni pubbliche concepite come story lines e discourse coalitions (Hajer 1995), esaminando la dialettica di conflitto tra scienza, pseudoscienza e post-scienza. Ipotizzando una battaglia di rappresentazioni (Beck 2013), ho quindi argomentato una competizione di epistemologie contrastanti, tese ora alla convalida, ora alla confutazione degli assunti biodinamici. In secondo luogo ho analizzato il concetto di sostenibilità in agricoltura, nelle sue declinazioni ambientali, socio-economiche e culturali, valutandone l’aderenza con le applicazioni delle tecniche agroecologiche con particolare riferimento agli operatori biodinamici. Infine, ho contestualizzato le narrazioni biodinamiche nel perimetro della sicurezza alimentare (World Food Summit 1996, Roma) e della sovranità alimentare (La Via Campesina 1996), alla luce delle implicazioni del mercato globale e delle strategie alternative per l’autonomia alimentare, orientate al bilanciamento dei processi politici asimmetrici (Gorz 2015) nel contesto dell’agribusiness. La documentazione è costituita da interviste semistrutturate ad agricoltori e ad associazioni di settore, dall’analisi della letteratura primaria e secondaria online e offline e dalle fonti istituzionali.
Biologico non basta. L’agricoltura biodinamica in tre casi studio europei.
AIROLDI, ANNA
2021/2022
Abstract
La tesi discute gli esiti della ricerca qualitativa transnazionale sull’agricoltura biodinamica, che ho condotto dal settembre 2021 al luglio 2022 in tre paesi europei (Grecia, Francia e Italia). La biodinamica è la tecnica agroecologica concepita dal filosofo, pedagogista ed esoterista austriaco Rudolf Steiner (1861-1925) a partire dalle conferenze di Koberwitz del 1924, che prevede una sintesi di expertise informale, ricerca empirica e assunti di natura spirituale. Scopo principale della ricerca è quello di fornire un quadro preliminare degli impatti sociali del fenomeno e del suo riflettersi nella costruzione di discorso pubblico. Dopo un framing storico della pratica biodinamica, la tesi affronta tre macro-tematiche fondamentali. Innanzitutto ho indagato lo scenario sociale sulla base dell’analisi della comunicazione mainstream e delle narrazioni pubbliche concepite come story lines e discourse coalitions (Hajer 1995), esaminando la dialettica di conflitto tra scienza, pseudoscienza e post-scienza. Ipotizzando una battaglia di rappresentazioni (Beck 2013), ho quindi argomentato una competizione di epistemologie contrastanti, tese ora alla convalida, ora alla confutazione degli assunti biodinamici. In secondo luogo ho analizzato il concetto di sostenibilità in agricoltura, nelle sue declinazioni ambientali, socio-economiche e culturali, valutandone l’aderenza con le applicazioni delle tecniche agroecologiche con particolare riferimento agli operatori biodinamici. Infine, ho contestualizzato le narrazioni biodinamiche nel perimetro della sicurezza alimentare (World Food Summit 1996, Roma) e della sovranità alimentare (La Via Campesina 1996), alla luce delle implicazioni del mercato globale e delle strategie alternative per l’autonomia alimentare, orientate al bilanciamento dei processi politici asimmetrici (Gorz 2015) nel contesto dell’agribusiness. La documentazione è costituita da interviste semistrutturate ad agricoltori e ad associazioni di settore, dall’analisi della letteratura primaria e secondaria online e offline e dalle fonti istituzionali.File | Dimensione | Formato | |
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