L’obiettivo della tesi è quello di analizzare la propaganda murale fascista partendo dal ruolo che hanno avuto i muri nella comunicazione, arrivando ad un’analisi degli slogan murali rinvenuti nel Canavese. Le scritte murali, contenenti i motti estratti dai numerosi discorsi tenuti dal Duce, sono state una delle maggiori strategie di propaganda durante il Ventennio fascista. Il grande utilizzo di questo strumento di comunicazione è dovuto al fatto che ha consentito di far arrivare le massime di Mussolini ad ogni ceto sociale, dai muri delle città ai casolari più remoti. Gli slogan rimangono ancora oggi impressi nelle pareti italiane, nonostante il passare del tempo e il processo di defascistizzazione che ha attraversato il Paese. Continuano a riemergere dopo anni dalla loro realizzazione quando la calce che li ricopriva si polverizza spogliando il muro e lasciando così riaffiorare una delle testimonianze delle vicende politiche del Ventennio. Nell’elaborato tratteremo la nascita e l’ideatore delle scritte, la posizione, il contenuto, e la metodologia di realizzazione di esse, per poi passare al ruolo che ha avuto il Piemonte, nel particolare il Canavese, nella propaganda murale di Mussolini, raccogliendo alcune delle scritte che ancora oggi sono presenti sui muri canavesani.

I muri come mezzo di propaganda: nascita e sviluppo delle scritte murali fasciste e analisi degli slogan rinvenuti nel Canavese.

FADEL, MAGDA
2021/2022

Abstract

L’obiettivo della tesi è quello di analizzare la propaganda murale fascista partendo dal ruolo che hanno avuto i muri nella comunicazione, arrivando ad un’analisi degli slogan murali rinvenuti nel Canavese. Le scritte murali, contenenti i motti estratti dai numerosi discorsi tenuti dal Duce, sono state una delle maggiori strategie di propaganda durante il Ventennio fascista. Il grande utilizzo di questo strumento di comunicazione è dovuto al fatto che ha consentito di far arrivare le massime di Mussolini ad ogni ceto sociale, dai muri delle città ai casolari più remoti. Gli slogan rimangono ancora oggi impressi nelle pareti italiane, nonostante il passare del tempo e il processo di defascistizzazione che ha attraversato il Paese. Continuano a riemergere dopo anni dalla loro realizzazione quando la calce che li ricopriva si polverizza spogliando il muro e lasciando così riaffiorare una delle testimonianze delle vicende politiche del Ventennio. Nell’elaborato tratteremo la nascita e l’ideatore delle scritte, la posizione, il contenuto, e la metodologia di realizzazione di esse, per poi passare al ruolo che ha avuto il Piemonte, nel particolare il Canavese, nella propaganda murale di Mussolini, raccogliendo alcune delle scritte che ancora oggi sono presenti sui muri canavesani.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/86586