Study design: narrative revision of literature. Objective: to analyse the problems of physiotherapy relevance following the side effects given by the use of doping. Background: the use of doping, in particular anabolic steroids (AAS) is a widespread practice transversally within the professional sport and not; however, there are no certain epidemiological data causes the difficult tracing of these substances. Doping substances are banned from all competition and from the law of the state, as they determine a series of adverse events of different entities. Among the most serious side effects we can include cardiovascular problems, multiorgan damage and psychological consequences, other very important effects that do not threaten the survival of the user are damage to the musculoskeletal system. Materials and methods: Literature research has been conducted. Some authoritative databases were consulted: pubmed, Scopus, Cinahl and pedro. The research was carried out by building several research strings in collaboration with the UNITO librarian and with consequent complete revision of all the results issued. Initially a filter was applied that included only systematic and meta-analytic reviews, then other reviews and other types of studies were analysed, to search for information not analysed by the most authoritative literature. Results: following the analysis of the selected articles, it is emphasized that there are no certainties from the epidemiological point of view, but also from the etiopathological one. The bibliographical research has analysed the main side effects and being necessary a physiotherapy cut the revision has been oriented more towards the musculoskeletal problems, where an increased ratio of tendon lesions has emerged, in particular the tendon of the brachial biceps and the Achilles tendon. The rehabilitation of musculoskeletal injuries does not differ from a person who does not take any doping substances. The data in the literature are very detailed about the ruptures of the Achilles tendon, from which it emerges as a rehabilitative approach with mobilization, Early loading and management gives better results from the functional point of view in the short term and how this positively affects the quality of life of the subject than a classic approach. Conversely, the data on the ruptures of the brachial biceps are deficient, as they focus more on surgical techniques, leaving little room for the rehabilitation part. Conclusions: the use of doping substances has multifactorial causes, but there is always a pre-existing psychopathological aspect in users. The fight against doping must be widespread and through a primary prevention intervention that must focus especially on the youngest, but also on better tests capable of detecting the positivity of substances. As for the rehabilitation aspect, it can be concluded that the approach with mobilization, load and early management gives the best results, while studies on the tendon of the brachial biceps need further study, as a lack of rehabilitation focus.

Disegno dello studio: revisione narrativa della letteratura. Obbiettivo: analizzare le problematiche di pertinenza fisioterapica in seguito agli effetti collaterali dati dall’utilizzo del doping. Background: l’utilizzo del doping, in particolare di steroidi anabolizzanti (AAS) è una pratica diffusa trasversalmente all’interno dello sport professionistico e non; tuttavia, non vi sono dati epidemiologici certi causa il difficile rintracciamento delle suddette sostanze. Le sostanze dopanti sono bandite da ogni competizione e dalla legge dello stato, in quanto determinano una serie di eventi avversi di differente entità. Tra gli effetti collaterali più gravi possiamo annoverare le problematiche cardiovascolari, danni multiorgano e conseguenze psicologiche. Altri effetti molto importanti ma che non minacciano la sopravvivenza dell’utilizzatore sono i danni al sistema muscoloscheletrico. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica in letteratura. Sono state consultate alcune banche dati autorevoli: PubMed, Scopus, Cinahl e PEDro. La ricerca è stata effettuata mediante la costruzione di più stringhe di ricerca in collaborazione con il bibliotecario di UNITO e con conseguente revisione integrale di tutti i risultati emessi. Inizialmente è stato applicato un filtro che ha incluso solamente le revisioni sistematiche e metanalisi, poi sono stati utilizzati altri tipi di studi, per ricercare informazioni non analizzate dalla letteratura più autorevole. Risultati: in seguito all’analisi degli articoli selezionati, si sottolinea come non vi siano certezze dal punto di vista epidemiologico, ma anche da quello eziopatologico. La ricerca bibliografica ha analizzato i principali effetti collaterali, ed essendo necessario un taglio fisioterapico la revisione è stata orientata maggiormente verso le problematiche muscoloscheletriche, dove è emerso un aumentato ratio di lesioni tendinee, in particolare al tendine del bicipite brachiale ed al tendine d’Achille. La riabilitazione delle lesioni muscolo scheletriche non presenta differenze rispetto ad un soggetto che non assume sostanze dopanti. I dati presenti in letteratura sono molto dettagliati per quanto riguarda le rotture del tendine d’Achille, dai quali si evince come un approccio riabilitativo con mobilizzazione, carico e presa in carico precoce dia migliori risultati dal punto di vista funzionale nel breve termine e di come questo influisca positivamente sulla qualità di vita del soggetto rispetto ad un approccio classico. Per contro i dati sulle rotture del bicipite brachiale sono lacunosi, in quanto si concentrano maggiormente sulle tecniche chirurgiche, lasciando poco spazio alla parte riabilitativa. Conclusioni: l’utilizzo di sostanze dopanti ha cause multifattoriali, ma si ritrova sempre un aspetto psicopatologico preesistente nei soggetti utilizzatori. La lotta al doping deve essere capillare e diffusa, mediante un intervento di prevenzione primaria che deve puntare soprattutto sui più giovani, ma anche su migliori test capaci di rilevare la positività alle sostanze. Per quanto riguarda l’aspetto riabilitativo si può concludere come l’approccio con mobilizzazione, carico e presa in carico precoce dia i migliori risultati, per contro gli studi sul tendine del bicipite brachiale hanno bisogno di ulteriori approfondimenti, in quanto lacunosi dal punto di vista riabilitativo.

IL DOPING E IL RUOLO DEL FISIOTERAPISTA NELLA PREVENZIONE E NELLA RIABILITAZIONE DEGLI SPORTIVI: UNA REVISIONE NARRATIVA DELLA LETTERATURA

MICHELETTI, MARCO
2021/2022

Abstract

Disegno dello studio: revisione narrativa della letteratura. Obbiettivo: analizzare le problematiche di pertinenza fisioterapica in seguito agli effetti collaterali dati dall’utilizzo del doping. Background: l’utilizzo del doping, in particolare di steroidi anabolizzanti (AAS) è una pratica diffusa trasversalmente all’interno dello sport professionistico e non; tuttavia, non vi sono dati epidemiologici certi causa il difficile rintracciamento delle suddette sostanze. Le sostanze dopanti sono bandite da ogni competizione e dalla legge dello stato, in quanto determinano una serie di eventi avversi di differente entità. Tra gli effetti collaterali più gravi possiamo annoverare le problematiche cardiovascolari, danni multiorgano e conseguenze psicologiche. Altri effetti molto importanti ma che non minacciano la sopravvivenza dell’utilizzatore sono i danni al sistema muscoloscheletrico. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica in letteratura. Sono state consultate alcune banche dati autorevoli: PubMed, Scopus, Cinahl e PEDro. La ricerca è stata effettuata mediante la costruzione di più stringhe di ricerca in collaborazione con il bibliotecario di UNITO e con conseguente revisione integrale di tutti i risultati emessi. Inizialmente è stato applicato un filtro che ha incluso solamente le revisioni sistematiche e metanalisi, poi sono stati utilizzati altri tipi di studi, per ricercare informazioni non analizzate dalla letteratura più autorevole. Risultati: in seguito all’analisi degli articoli selezionati, si sottolinea come non vi siano certezze dal punto di vista epidemiologico, ma anche da quello eziopatologico. La ricerca bibliografica ha analizzato i principali effetti collaterali, ed essendo necessario un taglio fisioterapico la revisione è stata orientata maggiormente verso le problematiche muscoloscheletriche, dove è emerso un aumentato ratio di lesioni tendinee, in particolare al tendine del bicipite brachiale ed al tendine d’Achille. La riabilitazione delle lesioni muscolo scheletriche non presenta differenze rispetto ad un soggetto che non assume sostanze dopanti. I dati presenti in letteratura sono molto dettagliati per quanto riguarda le rotture del tendine d’Achille, dai quali si evince come un approccio riabilitativo con mobilizzazione, carico e presa in carico precoce dia migliori risultati dal punto di vista funzionale nel breve termine e di come questo influisca positivamente sulla qualità di vita del soggetto rispetto ad un approccio classico. Per contro i dati sulle rotture del bicipite brachiale sono lacunosi, in quanto si concentrano maggiormente sulle tecniche chirurgiche, lasciando poco spazio alla parte riabilitativa. Conclusioni: l’utilizzo di sostanze dopanti ha cause multifattoriali, ma si ritrova sempre un aspetto psicopatologico preesistente nei soggetti utilizzatori. La lotta al doping deve essere capillare e diffusa, mediante un intervento di prevenzione primaria che deve puntare soprattutto sui più giovani, ma anche su migliori test capaci di rilevare la positività alle sostanze. Per quanto riguarda l’aspetto riabilitativo si può concludere come l’approccio con mobilizzazione, carico e presa in carico precoce dia i migliori risultati, per contro gli studi sul tendine del bicipite brachiale hanno bisogno di ulteriori approfondimenti, in quanto lacunosi dal punto di vista riabilitativo.
ITA
Study design: narrative revision of literature. Objective: to analyse the problems of physiotherapy relevance following the side effects given by the use of doping. Background: the use of doping, in particular anabolic steroids (AAS) is a widespread practice transversally within the professional sport and not; however, there are no certain epidemiological data causes the difficult tracing of these substances. Doping substances are banned from all competition and from the law of the state, as they determine a series of adverse events of different entities. Among the most serious side effects we can include cardiovascular problems, multiorgan damage and psychological consequences, other very important effects that do not threaten the survival of the user are damage to the musculoskeletal system. Materials and methods: Literature research has been conducted. Some authoritative databases were consulted: pubmed, Scopus, Cinahl and pedro. The research was carried out by building several research strings in collaboration with the UNITO librarian and with consequent complete revision of all the results issued. Initially a filter was applied that included only systematic and meta-analytic reviews, then other reviews and other types of studies were analysed, to search for information not analysed by the most authoritative literature. Results: following the analysis of the selected articles, it is emphasized that there are no certainties from the epidemiological point of view, but also from the etiopathological one. The bibliographical research has analysed the main side effects and being necessary a physiotherapy cut the revision has been oriented more towards the musculoskeletal problems, where an increased ratio of tendon lesions has emerged, in particular the tendon of the brachial biceps and the Achilles tendon. The rehabilitation of musculoskeletal injuries does not differ from a person who does not take any doping substances. The data in the literature are very detailed about the ruptures of the Achilles tendon, from which it emerges as a rehabilitative approach with mobilization, Early loading and management gives better results from the functional point of view in the short term and how this positively affects the quality of life of the subject than a classic approach. Conversely, the data on the ruptures of the brachial biceps are deficient, as they focus more on surgical techniques, leaving little room for the rehabilitation part. Conclusions: the use of doping substances has multifactorial causes, but there is always a pre-existing psychopathological aspect in users. The fight against doping must be widespread and through a primary prevention intervention that must focus especially on the youngest, but also on better tests capable of detecting the positivity of substances. As for the rehabilitation aspect, it can be concluded that the approach with mobilization, load and early management gives the best results, while studies on the tendon of the brachial biceps need further study, as a lack of rehabilitation focus.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/86551