Europe has a lack of studies on the variation of bat communities and activities along an altitudinal gradient, especially at altitudes above 2000 metres. In particular, Italian data are punctual and fragmented. In the present study, the Pipistrellus group was investigated, comprising 4 species: Hypsugo savii, Pipistrellus pipistrellus, P. kuhlii and P. nathusii. The objectives of the research were: i) to identify the altitude and peak month of activity for each species; ii) to identify the altitude and peak month for foraging activity (feeding buzzes, FB); iii) to determine which environmental factors influence the activity level and foraging activity of the bats. The study sites were located in the Gran Paradiso National Park, Orco Valley. Bat-detectors were installed at each site at 300 m altitude intervals, from 700 m to 3100 m. Sampling was carried out for two nights per month per site, from March to November 2023. Data on air temperature and vegetation structure were also acquired. The habitats in which the bat detectors were placed were classified as: deciduous forest, mixed forest, alpine grassland and rocky. Bat records obtained by bat-detector were then manually identified to species level, when possible, and records containing FB were also counted. To identify which variables were most related to bat activity, GLMMs were performed for each species for activity and FB, including environmental covariates, sampling site and month entered as random effects. The maximum altitude recorded was 3046 m for P. pipistrellus, 2224 m P. kuhlii / P. nathusii and 2850 m H. savii. The altitudinal peak of activity was observed at 1600 m for P. pipistrellus, H. savii and FB, and at 700 m for P. kuhlii/P. nathusii. Peak activity during the season was observed in August for H. savii, in September for P. pipistrellus and in November for P. kuhlii/P. nathusii. Analysing the latter, however, three distinct peaks are visible in March, August and November. The species activity models show a significant positive relationship with temperature, vegetation structure, alpine grassland and rocky habitat for P. pipistrellus and H. savii and a significant positive relationship with vegetation structure for P. kuhlii/P. nathusii. Finally, the model for FB identifies a significant positive relationship with temperature, vegetation and rocky habitat. The study identified the highest altitudes recorded to date for these species in Italy. The altitudinal activity peaks show that the more generalist species, such as P. pipistrellus and H. savii, peak at intermediate altitudes, being affected by the trade-off between temperature and water availability. Theory further supported by the FB peak at the same altitude and model results. In contrast, P. kuhlii / P. nathusii have a peak activity at lower altitudes, probably due to P. nathusii strong link with the forest habitat. In fact, the model shows that they are only linked to the vegetation structure. The peak of activity in the warmer summer months reflects the temperature link of the activity of these animals, while the two peaks in March and November of P. kuhlii / P. nathusii could be due to the migratory activity of P. nathusii.
L’Europa presenta una carenza di studi sulla variazione delle comunità e attività dei chirotteri lungo un gradiente altitudinale, specialmente a quote superiori di 2000 m. In particolare, i dati italiani risultano puntuali e frammentati. Nel presente studio si è indagato il Pipistrellus group, comprendente 4 specie: Hypsugo savii, Pipistrellus pipistrellus, P. kuhlii e P. nathusii. Gli obiettivi della ricerca sono stati: i) individuare la quota ed il mese di picco di attività per ogni specie; ii) individuare la quota ed il mese di picco per l’attività di foraggiamento (feeding buzzes, FB); iii) determinare quali sono i fattori ambientali che influenzano il livello di attività e l’attività di foraggiamento dei chirotteri. I siti di studio si trovavano nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, Valle dell'Orco. Presso ogni sito sono stati installati bat-detector a intervalli di 300 m di altitudine, da 700 m a 3100 m. Il campionamento è stato effettuato per due notti al mese per sito, da marzo a novembre 2023. Sono inoltre stati acquisiti dati sulla temperatura dell’aria e struttura della vegetazione. Gli habitat in cui sono stati posizionati i bat-detector sono stati classificati come: foresta decidua, foresta mista, prateria alpina e roccioso. Le registrazioni dei chirotteri ottenute tramite bat-detector sono state poi identificate manualmente a livello di specie, quando possibile, e sono state contate anche le registrazioni contenenti FB. Per individuare quali variabili fossero maggiormente legate all’attività dei chirotteri, sono stati eseguiti dei GLMM per ciascuna specie per l’attività e FB, includendo le covariate ambientali, il sito di campionamento e il mese inseriti come random effect. L’altitudine massima registrata è stata di 3046 m per P. pipistrellus, 2224 m P. kuhlii / P. nathusii e 2850 m H. savii. Il picco altitudinale dell'attività è stato osservato a 1600 m per P. pipistrellus, H. savii e per gli FB, mentre a 700 m per P. kuhlii/P. nathusii. Il picco di attività durante stagione è stato osservato ad agosto per H. savii, a settembre per P. pipistrellus e a novembre per P. kuhlii/P. nathusii. Analizzando quest’ultimo però sono visibili tre distinti picchi a: marzo, agosto e novembre. I modelli sull’attività delle specie mostrano una relazione significativa positiva con la temperatura, la struttura vegetazionale, l’habitat di prateria alpina e roccioso per P. pipistrellus e H. savii e una relazione positiva significativa con la struttura della vegetazione per P. kuhlii/P. nathusii. Infine, il modello per i FB individua una relazione positiva significativa con la temperatura, la vegetazione e l'habitat roccioso. Nello studio sono state individuate le quote più alte finora registrate per queste specie in Italia. I picchi di attività altitudinale mostrano come le specie più generaliste, quali P. pipistrellus e H. savii, abbiano un picco ad altitudini intermedie, risentendo del compromesso tra la temperatura e la disponibilità d’acqua che vanno ad aumentare il numero di risorse trofiche. Teoria ulteriormente avvalorata dal picco di FB alla stessa altitudine e dai risultati dei modelli. Al contrario, P. kuhlii / P. nathusii ha un picco di attività a quote inferiori, probabilmente per via del forte legame con l’habitat forestale di P. nathusii. Infatti, dal modello risulta solamente legato alla struttura vegetazionale. Il picco di attività nei mesi estivi più caldi riflette il legame con la temperatura dell’attività di questi animali, mentre i due picchi a marzo e novembre di P. kuhlii / P. nathusii potrebbero essere dovuti all’attività migratoria di P. nathusii.
Distribuzione lungo il gradiente altitudinale del Pipistrellus group nelle Alpi Occidentali
SACCO, ALESSIA
2023/2024
Abstract
L’Europa presenta una carenza di studi sulla variazione delle comunità e attività dei chirotteri lungo un gradiente altitudinale, specialmente a quote superiori di 2000 m. In particolare, i dati italiani risultano puntuali e frammentati. Nel presente studio si è indagato il Pipistrellus group, comprendente 4 specie: Hypsugo savii, Pipistrellus pipistrellus, P. kuhlii e P. nathusii. Gli obiettivi della ricerca sono stati: i) individuare la quota ed il mese di picco di attività per ogni specie; ii) individuare la quota ed il mese di picco per l’attività di foraggiamento (feeding buzzes, FB); iii) determinare quali sono i fattori ambientali che influenzano il livello di attività e l’attività di foraggiamento dei chirotteri. I siti di studio si trovavano nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, Valle dell'Orco. Presso ogni sito sono stati installati bat-detector a intervalli di 300 m di altitudine, da 700 m a 3100 m. Il campionamento è stato effettuato per due notti al mese per sito, da marzo a novembre 2023. Sono inoltre stati acquisiti dati sulla temperatura dell’aria e struttura della vegetazione. Gli habitat in cui sono stati posizionati i bat-detector sono stati classificati come: foresta decidua, foresta mista, prateria alpina e roccioso. Le registrazioni dei chirotteri ottenute tramite bat-detector sono state poi identificate manualmente a livello di specie, quando possibile, e sono state contate anche le registrazioni contenenti FB. Per individuare quali variabili fossero maggiormente legate all’attività dei chirotteri, sono stati eseguiti dei GLMM per ciascuna specie per l’attività e FB, includendo le covariate ambientali, il sito di campionamento e il mese inseriti come random effect. L’altitudine massima registrata è stata di 3046 m per P. pipistrellus, 2224 m P. kuhlii / P. nathusii e 2850 m H. savii. Il picco altitudinale dell'attività è stato osservato a 1600 m per P. pipistrellus, H. savii e per gli FB, mentre a 700 m per P. kuhlii/P. nathusii. Il picco di attività durante stagione è stato osservato ad agosto per H. savii, a settembre per P. pipistrellus e a novembre per P. kuhlii/P. nathusii. Analizzando quest’ultimo però sono visibili tre distinti picchi a: marzo, agosto e novembre. I modelli sull’attività delle specie mostrano una relazione significativa positiva con la temperatura, la struttura vegetazionale, l’habitat di prateria alpina e roccioso per P. pipistrellus e H. savii e una relazione positiva significativa con la struttura della vegetazione per P. kuhlii/P. nathusii. Infine, il modello per i FB individua una relazione positiva significativa con la temperatura, la vegetazione e l'habitat roccioso. Nello studio sono state individuate le quote più alte finora registrate per queste specie in Italia. I picchi di attività altitudinale mostrano come le specie più generaliste, quali P. pipistrellus e H. savii, abbiano un picco ad altitudini intermedie, risentendo del compromesso tra la temperatura e la disponibilità d’acqua che vanno ad aumentare il numero di risorse trofiche. Teoria ulteriormente avvalorata dal picco di FB alla stessa altitudine e dai risultati dei modelli. Al contrario, P. kuhlii / P. nathusii ha un picco di attività a quote inferiori, probabilmente per via del forte legame con l’habitat forestale di P. nathusii. Infatti, dal modello risulta solamente legato alla struttura vegetazionale. Il picco di attività nei mesi estivi più caldi riflette il legame con la temperatura dell’attività di questi animali, mentre i due picchi a marzo e novembre di P. kuhlii / P. nathusii potrebbero essere dovuti all’attività migratoria di P. nathusii.File | Dimensione | Formato | |
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