Dai romanzi del XIX secolo ai prodotti audiovisivi di oggi, questo elaborato intende soffermarsi sull'inettitudine che ha caratterizzato l'uomo del secolo scorso e che si perpetua nell'attualità attraverso disagi psicologici e caratteriali. Il caso preso in analisi è quello del cavallo Bojack Horseman, esempio di inadeguatezza sociale e profonda depressione: la serie è articolata in diverse sezioni che affrontano, attraverso riferimenti e citazioni dal cinema hollywoodiano, la psiche di prototipi umani reali e la volubilità della vita. Una satira incisiva del culto cinematografico, insieme all’utilizzo di flashback estemporanei della storia personale dei protagonisti, conferiscono alla narrazione un senso di piacere/dispiacere della visione, al contempo dolce e amara. Gli episodi passati in rassegna, poi, sono, da un punto di vista semiotico, i più significativi: la semantica del testo audiovisivo, la regia e il progetto artistico li rendono facilmente estraibili dal contesto della serie quali lungometraggi a sé fortemente d’impatto. A conclusione di questo lavoro, l’indagine sull’utilizzo del doppio finale e la psicologica dell’io del protagonista, condannato a morte o destinato a redenzione: in questo caso, il creatore Raphael Bob-Waksberg lascia la scelta allo spettatore non del destino di Bojack, ma effettivamente del proprio.
L'inettitudine dell'uomo contemporaneo: un'analisi della serie televisiva BoJack Horseman
MARRA, BENEDETTA
2021/2022
Abstract
Dai romanzi del XIX secolo ai prodotti audiovisivi di oggi, questo elaborato intende soffermarsi sull'inettitudine che ha caratterizzato l'uomo del secolo scorso e che si perpetua nell'attualità attraverso disagi psicologici e caratteriali. Il caso preso in analisi è quello del cavallo Bojack Horseman, esempio di inadeguatezza sociale e profonda depressione: la serie è articolata in diverse sezioni che affrontano, attraverso riferimenti e citazioni dal cinema hollywoodiano, la psiche di prototipi umani reali e la volubilità della vita. Una satira incisiva del culto cinematografico, insieme all’utilizzo di flashback estemporanei della storia personale dei protagonisti, conferiscono alla narrazione un senso di piacere/dispiacere della visione, al contempo dolce e amara. Gli episodi passati in rassegna, poi, sono, da un punto di vista semiotico, i più significativi: la semantica del testo audiovisivo, la regia e il progetto artistico li rendono facilmente estraibili dal contesto della serie quali lungometraggi a sé fortemente d’impatto. A conclusione di questo lavoro, l’indagine sull’utilizzo del doppio finale e la psicologica dell’io del protagonista, condannato a morte o destinato a redenzione: in questo caso, il creatore Raphael Bob-Waksberg lascia la scelta allo spettatore non del destino di Bojack, ma effettivamente del proprio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/86408