In a society like the current one, where digital media have become the environment in which a large number of daily activities take place, digital natives are subjected to continuous stimuli, to which they respond differently depending on their condition as teenagers. Pedagogy must question itself on how to accompany young people and chilrens in the use of digital media, which are increasingly "portable" and less and less controllable. The dissertation deals with a possible approach to mediation that should take place between educator and student, through literacy and conscientization. Precisely these processes are two of the cornerstones of Paulo Freire's thought which, although elaborated in the mid-nineties, is increasingly current. Through the development of critical thinking and the study of media languages, education aims to decrease the digital divide, the main cause of the increase in the newly oppressed.
In una società come quella attuale, in cui i media digitali sono diventati l’ambiente all'interno del quale si svolgono un grande numero di attività quotidiane, i nativi digitali sono sottoposti a stimoli continui, a cui rispondo in modo diverso a seconda della loro condizione di adolescenti. La pedagogia si deve interrogare su come accompagnare i ragazzi e i bambini nell’uso dei media digitali, sempre più “portabili” e sempre meno controllabili. Nella dissertazione viene trattato un possibile approccio alla mediazione che dovrebbe svolgersi tra educatore ed educando, tramite l’alfabetizzazione e la coscientizzazione. Proprio questi processi sono due dei capisaldi del pensiero di Paulo Freire che, seppur elaborato a metà degli anni Novanta, risulta sempre più attale. Tramite lo sviluppo del pensiero critico e lo studio dei linguaggi mediali, l’educazione si prefigge di diminuire il digital divide, maggiore causa dell’aumento nei nuovi oppressi.
ALFABETIZZAZIONE E COSCIENTIZZAZIONE: STRUMENTI DELL’EDUCATORE PER LA MEDIAZIONE TRA NATIVI DIGITALI E NUOVI MEDIA
CAPELLINO, CRISTINA
2021/2022
Abstract
In una società come quella attuale, in cui i media digitali sono diventati l’ambiente all'interno del quale si svolgono un grande numero di attività quotidiane, i nativi digitali sono sottoposti a stimoli continui, a cui rispondo in modo diverso a seconda della loro condizione di adolescenti. La pedagogia si deve interrogare su come accompagnare i ragazzi e i bambini nell’uso dei media digitali, sempre più “portabili” e sempre meno controllabili. Nella dissertazione viene trattato un possibile approccio alla mediazione che dovrebbe svolgersi tra educatore ed educando, tramite l’alfabetizzazione e la coscientizzazione. Proprio questi processi sono due dei capisaldi del pensiero di Paulo Freire che, seppur elaborato a metà degli anni Novanta, risulta sempre più attale. Tramite lo sviluppo del pensiero critico e lo studio dei linguaggi mediali, l’educazione si prefigge di diminuire il digital divide, maggiore causa dell’aumento nei nuovi oppressi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/86403