The Tragedy of Julius Caesar by William Shakespeare has been analyzed by the majority of critics as a purely political reflection. Since its first appearance on the stage in 1599 to its later adaptations in the 1930s, the play was also seen as a warning regarding Republicanism vs Despotism. Through direct analysis and parallelisms with other plays by Shakespeare, we will bring to light how Julius Caesar is neither of the previously proposed analyses, instead it was fashioned to be a deeply complex set of ideas encapsulated in a historical motif everyone was familiar with. The rise of two empires from different eras, the role of the artist in a shifting social scale, Brutus as a prototype for Hamlet: these are elements which give the play a meaning beyond what is usually ascribed to it and make it a timeless work on par with Shakespeare’s most successful and more widely read.
La tragedia di Giulio Cesare di William Shakespeare è stata considerata come un’opera di pura riflessione politica dalla maggioranza dei critici. Dal suo debutto nel 1599 fino agli adattamenti moderni negli anni Trenta, l’opera era anche vista come un’esplorazione della contrapposizione tra Repubblicanesimo e Dispotismo. Attraverso l’analisi diretta e confronti con altre opere di Shakespeare, dimostreremo come Giulio Cesare non è riassumibile per intero con nessuna delle due precedenti chiavi di lettura, al contrario fu scritta come una serie di idee complesse all’interno di un tema storico a tutti familiare. La nascita di due imperi in diverse ere, il ruolo dell’artista in un clima sociale variabile, Bruto come prototipo di Amleto: questi sono gli elementi che donano alla tragedia un significato oltre quello solitamente ad essa ascritto e la rendono un’opera alla pari delle altre di Shakespeare che tuttavia sono più lette.
Il Giulio Cesare di Shakespeare: più della politica
COSTARELLA, GABRIELE
2021/2022
Abstract
La tragedia di Giulio Cesare di William Shakespeare è stata considerata come un’opera di pura riflessione politica dalla maggioranza dei critici. Dal suo debutto nel 1599 fino agli adattamenti moderni negli anni Trenta, l’opera era anche vista come un’esplorazione della contrapposizione tra Repubblicanesimo e Dispotismo. Attraverso l’analisi diretta e confronti con altre opere di Shakespeare, dimostreremo come Giulio Cesare non è riassumibile per intero con nessuna delle due precedenti chiavi di lettura, al contrario fu scritta come una serie di idee complesse all’interno di un tema storico a tutti familiare. La nascita di due imperi in diverse ere, il ruolo dell’artista in un clima sociale variabile, Bruto come prototipo di Amleto: questi sono gli elementi che donano alla tragedia un significato oltre quello solitamente ad essa ascritto e la rendono un’opera alla pari delle altre di Shakespeare che tuttavia sono più lette.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/86330