Tourism is a very recent historical phenomenon, but the movement of people has remote origins. The birth of tourism in Italy dates back to the 1930s when it was still an elite phenomenon. Mass tourism started spreading in Europe following the economic boom. Holidays became a mass product, very standardized and lacking quality. The society of the late nineties had entered into a crisis due to the flattening of cultural and aesthetic values the world was facing. Since the 2000s, the high number of tourists concentrated in a limited space has led many tourist destinations to be under strong pressure. This led to the birth of overtourism, "sovraturismo " in Italian, a situation where the most popular tourist destinations suffer numerous risks and negative consequences and where the forces at the basis of tourism are not managed adequately. Linked to overtourism is overcrowding, which connects tourist overpopulation to individual sensitivity focusing more on the psychological sphere and studying the overtourism-destination/ tourist/ resident relationship. The negative and unsustainable impact of tourism on residents has led to the development of a real phobia towards tourism, called "tourism-phobia". In Italy, for example, in 2012, the so-called "Venice Syndrome" spread. Residents were forced to flee from the city centre due to rising prices and the invasion of hotels and apartments, but also the refreshment points frequented by residents. Italy is a country with strong tourist attractions, known worldwide for its natural, historical, cultural and architectural beauty. To make tourism a valuable resource for all and to keep travelling, we must learn how to live consciously and sustainably.
Il turismo è un fenomeno storicamente molto recente, ma il movimento delle persone ha origini remote. La nascita del turismo in Italia risale agli anni Trenta quando ancora era un fenomeno elitario. Nel periodo successivo al boom economico, in Europa si è diffuso il turismo di massa. La vacanza è divenuta un prodotto di massa, standardizzata e ha perso notevolmente di qualità. La società della fine degli anni Novanta è entrata in crisi a causa dell’appiattimento dei valori culturali ed estetici che il mondo sta affrontando. A partire dagli anni Duemila l’alto numero di turisti concentrato in uno spazio limitato ha portato molte località turistiche a subire una forte pressione. Così è nato l’overtourism, sovraturismo in italiano, situazione in cui le destinazioni più popolari subiscono numerosi rischi e conseguenze negative che non vengono gestite in maniera adeguata. Legato all’overtourism è l’overcrowding, il quale connette il sovraffollamento turistico alla sensibilità individuale concentrandosi maggiormente sulla sfera psicologica e studiando il rapporto overtourism-destinazione/turista/residente. L’impatto negativo ed insostenibile da parte dei residenti ha portato allo sviluppo di una fobia vera e propria verso il turismo, chiamata “turismo-fobia”. In Italia, per esempio, nel 2012, per esempio, si è diffusa la cosiddetta “Sindrome di Venezia” per cui i residenti sono stati costretti a fuggire dal centro urbano a causa dell’aumento dei prezzi e dell’invasione non solo negli hotel e negli appartamenti, ma anche nei punti di ristoro frequentati anche dai residenti. L’Italia è un Paese a forte attrattività turistica, conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze naturali, storiche, culturali, architettoniche. Per far sì che il turismo ritorni ad essere una risorsa preziosa per tutti e che si continui a viaggiare bisogna imparare a vivere consapevolmente e in modo sostenibile.
Turismo e Sovraffollamento turistico: il caso Italia
OLIVERI, CRISTINA
2023/2024
Abstract
Il turismo è un fenomeno storicamente molto recente, ma il movimento delle persone ha origini remote. La nascita del turismo in Italia risale agli anni Trenta quando ancora era un fenomeno elitario. Nel periodo successivo al boom economico, in Europa si è diffuso il turismo di massa. La vacanza è divenuta un prodotto di massa, standardizzata e ha perso notevolmente di qualità. La società della fine degli anni Novanta è entrata in crisi a causa dell’appiattimento dei valori culturali ed estetici che il mondo sta affrontando. A partire dagli anni Duemila l’alto numero di turisti concentrato in uno spazio limitato ha portato molte località turistiche a subire una forte pressione. Così è nato l’overtourism, sovraturismo in italiano, situazione in cui le destinazioni più popolari subiscono numerosi rischi e conseguenze negative che non vengono gestite in maniera adeguata. Legato all’overtourism è l’overcrowding, il quale connette il sovraffollamento turistico alla sensibilità individuale concentrandosi maggiormente sulla sfera psicologica e studiando il rapporto overtourism-destinazione/turista/residente. L’impatto negativo ed insostenibile da parte dei residenti ha portato allo sviluppo di una fobia vera e propria verso il turismo, chiamata “turismo-fobia”. In Italia, per esempio, nel 2012, per esempio, si è diffusa la cosiddetta “Sindrome di Venezia” per cui i residenti sono stati costretti a fuggire dal centro urbano a causa dell’aumento dei prezzi e dell’invasione non solo negli hotel e negli appartamenti, ma anche nei punti di ristoro frequentati anche dai residenti. L’Italia è un Paese a forte attrattività turistica, conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze naturali, storiche, culturali, architettoniche. Per far sì che il turismo ritorni ad essere una risorsa preziosa per tutti e che si continui a viaggiare bisogna imparare a vivere consapevolmente e in modo sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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Oliveri_1042340.pdf
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Descrizione: La tesi è finalizzata ad analizzare il fenomeno del turismo, dall'evoluzione del concetto alla sua relazione con il turismo di massa e alle molteplici motivazioni che spingono le persone a viaggiare. Si concentra, infine, sul caso italiano.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8626