La seguente dissertazione finale presentata vuole portare alla conoscenza trame di significati a volte invisibili, assimilati al lavoro di cura, in riferimento a schemi di pensiero adottati da educatori, sotto forma di fantasmi pedagogici esistenti nelle professioni educative. Con l’intento di far emergere e rintracciare tali sfumature che si intrecciano all’interno di ideali e sfondi valoriali, traducendosi in convinzioni e idea di buona professione intrinseca nella mente e nelle azioni degli insegnanti nelle varie pratiche educative. Attraverso l’analisi di testi storici e pedagogici si è potuta sviluppare la ricerca delle origini di tali fantasmi, definendone modelli, conseguenze e relativi punti di forza, se consciamente esaminati ed analizzati in modo opportuno e critico da parte dell’educatore. Sottolineando l’importanza di una postura sempre razionale e riflessiva, aperta al confronto e alla decostruzione di significati impliciti nel quotidiano lavoro di cura, impiegata da colui che quotidianamente negozia idee, sentimenti, dubbi e valori per provare ad essere ogni giorno un “buon educatore” pur essendo un essere umano e come tale, imperfetto.

I fantasmi dell'educatore nel lavoro di cura

BILANZUOLI, SARA
2021/2022

Abstract

La seguente dissertazione finale presentata vuole portare alla conoscenza trame di significati a volte invisibili, assimilati al lavoro di cura, in riferimento a schemi di pensiero adottati da educatori, sotto forma di fantasmi pedagogici esistenti nelle professioni educative. Con l’intento di far emergere e rintracciare tali sfumature che si intrecciano all’interno di ideali e sfondi valoriali, traducendosi in convinzioni e idea di buona professione intrinseca nella mente e nelle azioni degli insegnanti nelle varie pratiche educative. Attraverso l’analisi di testi storici e pedagogici si è potuta sviluppare la ricerca delle origini di tali fantasmi, definendone modelli, conseguenze e relativi punti di forza, se consciamente esaminati ed analizzati in modo opportuno e critico da parte dell’educatore. Sottolineando l’importanza di una postura sempre razionale e riflessiva, aperta al confronto e alla decostruzione di significati impliciti nel quotidiano lavoro di cura, impiegata da colui che quotidianamente negozia idee, sentimenti, dubbi e valori per provare ad essere ogni giorno un “buon educatore” pur essendo un essere umano e come tale, imperfetto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/86253