The aim of this thesis is to investigate how 5 year old boys and girls approach mathematical thinking through coding (considered the first step for the development of computational thought). To this end, a group of about thirty children aged 5 years from the Comprehensive Institute Chieri III was examined and proposed various activities involving the use of an educational robot in the form of a bee called Blue-Bot. The observation of what happened in class makes it possible to highlight that through these activities children begin to build important mathematical concepts such as those of rotation, straight or measure, to understand some geometric properties, to develop important skills such as problem solving (problem solving) or the ability to argue and collaborate with others. In addition, it is still observed that the activity helps children to gain greater confidence in their own abilities, encourages the taste for exploration and reduces fear of error. The questions we wish to answer in this paper are: How can we introduce computational and mathematical thinking into early childhood? What benefit do children get? The first question will be answered by referring more to the theories of assembly and "thinking in motion", which emphasize the centrality of the body and the interaction with the teacher, between peers and with the objects used in the construction of meanings. For the second question we will base on the direct observation of children and video, and the analysis of videos and protocols asking us what mathematical concepts and related to computational thinking have built up and which skills have improved. The thesis is divided as follows: in chapter 1 we study the definition of computational thinking and coding and the theoretical framework of the educational research used as a basis for the analysis of the activities is reported; in chapter 2 the project proposed at the Chieri III nursery school is described in more detail; Chapter 3 analyzes some of the moments of the activity considered most significant. Finally, a fourth chapter follows containing the conclusions of the work.
L’intento di questo lavoro di tesi è quello di indagare come bambini e bambine di 5 anni si avvicinano al pensiero matematico attraverso il coding (considerato il primo passo per lo sviluppo di pensiero computazionale). A tal fine è stato preso in esame un gruppo di una trentina di bambini e bambine di 5 anni della scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Chieri III, a cui sono state proposte diverse attività che prevedono l’uso di un robot educativo a forma di ape detto Blue-Bot. L’osservazione di ciò che è avvenuto in classe permette di mettere in luce che attraverso queste attività i bambini iniziano a costruire importanti concetti matematici come quelli di rotazione, retta o misura, a comprendere alcune proprietà geometriche, a sviluppare importanti capacità come quella di problem solving (risoluzione di problemi) o quelle di argomentare e di collaborare con gli altri. Inoltre, si osserva ancora come l’attività aiuti i bambini ad acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità, incentivi il gusto per l’esplorazione e riduca la paura dell’errore. Le domande a cui nel corso della trattazione desideriamo rispondere sono: Come possiamo introdurre il pensiero computazionale e quello matematico nella prima infanzia? Quale beneficio ne traggono i bambini? Alla prima domanda risponderemo facendo riferimento maggiormente alle teorie dell’assemblaggio e del “pensare in movimento”, che sottolineano la centralità del corpo e dell’interazione con l’insegnante, tra pari e con gli oggetti utilizzati nella costruzione dei significati. Per la seconda domanda ci baseremo sull’osservazione dei bambini, diretta e tramite video, e sull’analisi dei video e dei protocolli domandandoci quali concetti matematici e legati al pensiero computazionale hanno costruito e quali competenze sono migliorate. La tesi è così suddivisa: nel capitolo 1 si fa riferimento agli studi relativi alla definizione di pensiero computazionale e di coding e si riporta la cornice teorica della ricerca didattica utilizzata come base per l’analisi delle attività; nel capitolo 2 si descrive in modo più dettagliato il progetto proposto alla scuola dell’infanzia di Chieri III; nel capitolo 3 si analizzano alcuni dei momenti dell’attività ritenuti più significativi. Segue infine un quarto capitolo contenente le conclusioni del lavoro.
Avvio al pensiero computazionale per apprendere la matematica nella scuola dell'infanzia
BRUNETTI, ARIANNA
2023/2024
Abstract
L’intento di questo lavoro di tesi è quello di indagare come bambini e bambine di 5 anni si avvicinano al pensiero matematico attraverso il coding (considerato il primo passo per lo sviluppo di pensiero computazionale). A tal fine è stato preso in esame un gruppo di una trentina di bambini e bambine di 5 anni della scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Chieri III, a cui sono state proposte diverse attività che prevedono l’uso di un robot educativo a forma di ape detto Blue-Bot. L’osservazione di ciò che è avvenuto in classe permette di mettere in luce che attraverso queste attività i bambini iniziano a costruire importanti concetti matematici come quelli di rotazione, retta o misura, a comprendere alcune proprietà geometriche, a sviluppare importanti capacità come quella di problem solving (risoluzione di problemi) o quelle di argomentare e di collaborare con gli altri. Inoltre, si osserva ancora come l’attività aiuti i bambini ad acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità, incentivi il gusto per l’esplorazione e riduca la paura dell’errore. Le domande a cui nel corso della trattazione desideriamo rispondere sono: Come possiamo introdurre il pensiero computazionale e quello matematico nella prima infanzia? Quale beneficio ne traggono i bambini? Alla prima domanda risponderemo facendo riferimento maggiormente alle teorie dell’assemblaggio e del “pensare in movimento”, che sottolineano la centralità del corpo e dell’interazione con l’insegnante, tra pari e con gli oggetti utilizzati nella costruzione dei significati. Per la seconda domanda ci baseremo sull’osservazione dei bambini, diretta e tramite video, e sull’analisi dei video e dei protocolli domandandoci quali concetti matematici e legati al pensiero computazionale hanno costruito e quali competenze sono migliorate. La tesi è così suddivisa: nel capitolo 1 si fa riferimento agli studi relativi alla definizione di pensiero computazionale e di coding e si riporta la cornice teorica della ricerca didattica utilizzata come base per l’analisi delle attività; nel capitolo 2 si descrive in modo più dettagliato il progetto proposto alla scuola dell’infanzia di Chieri III; nel capitolo 3 si analizzano alcuni dei momenti dell’attività ritenuti più significativi. Segue infine un quarto capitolo contenente le conclusioni del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8617