Si analizza il disegno infantile, in tutti i suoi aspetti, per capirne il suo significato evolutivo nella fascia d’età che va dagli 0 ai 3 anni. L’analisi svolta ripercorre la storia e lo sviluppo dell’arte infantile, ponendo l’accento sull’attività dello scarabocchio, messa in atto dal bambino come prima attività grafica. Si cerca anche di andare a guardare i risvolti dell’arte infantile dal punto di vista psico-motorio nel bambino stesso. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli; nel primo si va ad analizzare la nascita del segno, comprendendone l’importanza e andando a guardare le sue origini, sia dal punto di vista psico-analitico, sia da quello storico. Nel secondo capitolo, nonché il cuore dell’elaborato, si approfondisce la struttura portante dell’attività grafica del bambino: lo scarabocchio. Verrà analizzato il suo sviluppo, dando voce ai più grandi esperti che, per primi, si sono cimentati nell’analisi di questa branca di studi, citando quindi le indagini svolte Roda Kellogg (1969), gli studi sullo sviluppo grafico di Haag (1995) e gli schemi psichici fondamentali di Tisseron (1995). Sempre in questo capitolo si analizzano anche le prospettive di lettura dello scarabocchio, ponendo un particolare accento sulla tecnica ideata da Donald Winnicott, che prende il nome di “gioco dello scarabocchio”. Il capitolo di chiusura dell’elaborato analizza i benefici che porta con sé la pratica grafica per il bambino e le correlazioni con lo sviluppo psico-motorio che ad essa si associano. Tra gli svariati benefici che si possono riconoscere a questa pratica, ne possiamo individuarne di rilevanti, sia per quegli aspetti che contraddistinguono lo sviluppo motorio, sia per quello psicologico ed emotivo dell’individuo. L’accrescimento delle abilità motorie fini e la coordinazione occhio-mano sono i due indicatori motori che vengono più potenziati dalla pratica grafica. L’aumento delle abilità attentive e della produzione creativa indicano invece i punti di potenziale sviluppo psicologico che il disegno può permettere al bambino. Risulta anche di fondamentale importanza ricordare quanto la produzione grafica dia la possibilità al bambino di imparare a rappresentare al meglio la sua vita emotiva interiore. L’ultimo tipo di beneficio che l’attività grafica lascia al bambino è l’essere base solida per le abilità di pre-scrittura, diventando così trampolino di lancio per tutti i futuri successi e le future conquiste grafiche del bambino.
Il significato evolutivo del disegno nella fascia 0-3 anni.
TONATTO, LUCREZIA
2022/2023
Abstract
Si analizza il disegno infantile, in tutti i suoi aspetti, per capirne il suo significato evolutivo nella fascia d’età che va dagli 0 ai 3 anni. L’analisi svolta ripercorre la storia e lo sviluppo dell’arte infantile, ponendo l’accento sull’attività dello scarabocchio, messa in atto dal bambino come prima attività grafica. Si cerca anche di andare a guardare i risvolti dell’arte infantile dal punto di vista psico-motorio nel bambino stesso. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli; nel primo si va ad analizzare la nascita del segno, comprendendone l’importanza e andando a guardare le sue origini, sia dal punto di vista psico-analitico, sia da quello storico. Nel secondo capitolo, nonché il cuore dell’elaborato, si approfondisce la struttura portante dell’attività grafica del bambino: lo scarabocchio. Verrà analizzato il suo sviluppo, dando voce ai più grandi esperti che, per primi, si sono cimentati nell’analisi di questa branca di studi, citando quindi le indagini svolte Roda Kellogg (1969), gli studi sullo sviluppo grafico di Haag (1995) e gli schemi psichici fondamentali di Tisseron (1995). Sempre in questo capitolo si analizzano anche le prospettive di lettura dello scarabocchio, ponendo un particolare accento sulla tecnica ideata da Donald Winnicott, che prende il nome di “gioco dello scarabocchio”. Il capitolo di chiusura dell’elaborato analizza i benefici che porta con sé la pratica grafica per il bambino e le correlazioni con lo sviluppo psico-motorio che ad essa si associano. Tra gli svariati benefici che si possono riconoscere a questa pratica, ne possiamo individuarne di rilevanti, sia per quegli aspetti che contraddistinguono lo sviluppo motorio, sia per quello psicologico ed emotivo dell’individuo. L’accrescimento delle abilità motorie fini e la coordinazione occhio-mano sono i due indicatori motori che vengono più potenziati dalla pratica grafica. L’aumento delle abilità attentive e della produzione creativa indicano invece i punti di potenziale sviluppo psicologico che il disegno può permettere al bambino. Risulta anche di fondamentale importanza ricordare quanto la produzione grafica dia la possibilità al bambino di imparare a rappresentare al meglio la sua vita emotiva interiore. L’ultimo tipo di beneficio che l’attività grafica lascia al bambino è l’essere base solida per le abilità di pre-scrittura, diventando così trampolino di lancio per tutti i futuri successi e le future conquiste grafiche del bambino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/86132