- BACKGROUND: The aim of this retrospective study was to evaluate the correlation between the use of a CSF derivation and the onset of vasospasm, as a complication of SAH in patients with a ruptured intracranial aneurysm. In particular, its possible protective role was proposed in previous studies. Therefore, the purpose of our analysis, was to look for this positive correlation in the described cohort of patients too, in order to understand if the CSF derivation use could be actually protective againts one of the most fearful complications of SAH: the vasospasm. - METHODS: For this retrospective study, a cohort of 105 patients was considered. This patients were hospitalized, at the “AOU-Città della Salute e della Scienza” in Turin between 2015 and 2019, because of a SAH and treated by the exclusion of a ruptured intracranial anerurism via endovascolar or neurosurgical approach. The statistical analysis were performed to evaluate the correlation between vasospasm and different variables, regarding clinical presentation, hospitalization and subsequent outcomes of each patient. Then, we analyzed how he use of CSF derivation was correlated with the onset and/or the possible prevention of the vasospasm. - RESULTS: The results obtained from the statistical analysis highlighted the presence of a statistically significant association (p value 0.037) between vasospasm and Hunt and Hess score: as the latter increases, the risk of vasospasm onset increases too. A very significant association (p value 0.0001) was found between vasospasm and the number of days elapsed from the hospitalization to the exclusion of the intracianial aneurysm, highlighting how patients encountered upon exclusion within 24h presented vasospasm only in the 17% of cases; instead, patients who underwent to exclusion after 24h presented vasospasm in the 75% of cases. Moreover, it also emerged the presence of a statistically significant association (p value 0.0126) between vasospasm and the number of days in which the patient was intubated (+/- 7 days): patients who were intubated for less than 7 days had a lower incidence of vasospasm. As regard the use of a CSF derivation, it didn’t showed a statistically significant correlation with the onset of vasospasm in our cohort, though the results obtained by performing a logistic multivariate regression, indicate that it may actually have a protective value against the vasospasm. - CONCLUSIONS: Although the analysis of the relationship between the use of a CSF derivation and the onset of vasospasm didn’t provide statistically significant results within this cohort of patients, it results that actually the CSF derivation could have a protective role. Therefore, larger studies would be necessary to confirm this positive association, further investigating the role of operative timing, which from the present analysis seems to play an important role in the prevention of a serious complication of SAH, such as the vasospasm.

- PRESUPPOSTI: L’obiettivo del presente studio retrospettivo era quello di valutare la correlazione tra l’impiego di una derivazione liquorale e l’insorgenza di vasospasmo come complicanza dell’emorragia subaracnoidea in pazienti con un aneurisma intracranico rotto. In particolare, è stato proposto un suo eventuale ruolo protettivo nei confronti del vasospasmo. Scopo dello studio era quindi quello di andare a ricercare tale correlazione positiva anche all’interno della casistica presa di analisi, per comprendere se l’utilizzo della derivazione liquorale possa risultare effettivamente protettivo nei confronti di una delle più temibili complicanze dell’emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma intracranico, ovvero il vasospasmo. - METODI: Per il presente studio retrospettivo è stata considerata una a coorte di 105 pazienti, ricoverati a seguito dell’insorgenza di un’emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma intracranico e trattati tramite esclusione dell’aneurisma per via endovascolare o neurochirurgica presso la AOU Città della Salute e della Scienza di Torino tra il 2015 e il 2019. Le analisi statistiche eseguite sono state svolte per valutare la correlazione tra vasospasmo e diverse variabili considerate per ciascun paziente, sia in termini di presentazione clinica, sia per quanto concerne il ricovero e i successivi outcome. Si è poi analizzato come l’utilizzo della derivazione liquorale fosse correlato con l’insorgenza e/o la possibile prevenzione del vasospasmo stesso. - RISULTATI: i risultati ottenuti dalle analisi statistiche hanno evidenziato la presenza di un’associazione statisticamente significativa (p Value: 0,037) tra il vasospasmo e lo score Hunt & Hess, evidenziando come al crescere di quest’ultimo aumenti il rischio di insorgenza di vasospasmo post-esclusione dell’aneurisma. Un’associazione statisticamente molto significativa (p Value: 0,0001 e Odd Ratio: 0,07) è stata riscontrata tra il vasospasmo e il numero di giorni intercorsi tra il ricovero e l’esclusione dell’aneurisma, evidenziando come i pazienti andati incontro all’esclusione entro le 24 ore abbiano presentato vasospasmo solo nel 17% dei casi, contro il 75% dei pazienti in cui invece l’esclusione è avvenuta dopo le 24 ore. È inoltre emersa la presenza di un’associazione statisticamente significativa (p Value: 0,0126 e Odd Ratio: 0,34) tra il vasospasmo e il numero di giorni in cui il paziente è rimasto intubato (+/- 7 giorni), evidenziando come i pazienti intubati per meno di 7 giorni abbiano presentato con minor incidenza il vasospasmo. Per quanto riguarda la derivazione liquorale invece, essa non ha presentato un’associazione statisticamente significativa con il vasospasmo secondo le analisi eseguite, anche se, i risultati ottenuti eseguendo una regressione logistica multivariata, indicano come essa possa avere in effetti un valore protettivo nei confronti del vasospasmo. - CONCLUSIONI: Nonostante l’analisi della relazione tra utilizzo di una derivazione liquorale e insorgenza del vasospasmo non abbiano fornito risultati statisticamente significativi all’interno di questa casistica, emerge come in effetti la derivazione potrebbe avere un ruolo protettivo. Sarebbero quindi necessari studi più ampi per confermare tale associazione positiva, approfondendo inoltre il ruolo del timing operatorio, che dalla presente analisi sempre ricoprire un ruolo importante nella prevenzione di una complicanza grave come il vasospasmo.

ESA da rottura di aneurisma intracranico: il ruolo della derivazione liquorale nella prevenzione del vasospasmo

BENNA, RICCARDO
2019/2020

Abstract

- PRESUPPOSTI: L’obiettivo del presente studio retrospettivo era quello di valutare la correlazione tra l’impiego di una derivazione liquorale e l’insorgenza di vasospasmo come complicanza dell’emorragia subaracnoidea in pazienti con un aneurisma intracranico rotto. In particolare, è stato proposto un suo eventuale ruolo protettivo nei confronti del vasospasmo. Scopo dello studio era quindi quello di andare a ricercare tale correlazione positiva anche all’interno della casistica presa di analisi, per comprendere se l’utilizzo della derivazione liquorale possa risultare effettivamente protettivo nei confronti di una delle più temibili complicanze dell’emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma intracranico, ovvero il vasospasmo. - METODI: Per il presente studio retrospettivo è stata considerata una a coorte di 105 pazienti, ricoverati a seguito dell’insorgenza di un’emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma intracranico e trattati tramite esclusione dell’aneurisma per via endovascolare o neurochirurgica presso la AOU Città della Salute e della Scienza di Torino tra il 2015 e il 2019. Le analisi statistiche eseguite sono state svolte per valutare la correlazione tra vasospasmo e diverse variabili considerate per ciascun paziente, sia in termini di presentazione clinica, sia per quanto concerne il ricovero e i successivi outcome. Si è poi analizzato come l’utilizzo della derivazione liquorale fosse correlato con l’insorgenza e/o la possibile prevenzione del vasospasmo stesso. - RISULTATI: i risultati ottenuti dalle analisi statistiche hanno evidenziato la presenza di un’associazione statisticamente significativa (p Value: 0,037) tra il vasospasmo e lo score Hunt & Hess, evidenziando come al crescere di quest’ultimo aumenti il rischio di insorgenza di vasospasmo post-esclusione dell’aneurisma. Un’associazione statisticamente molto significativa (p Value: 0,0001 e Odd Ratio: 0,07) è stata riscontrata tra il vasospasmo e il numero di giorni intercorsi tra il ricovero e l’esclusione dell’aneurisma, evidenziando come i pazienti andati incontro all’esclusione entro le 24 ore abbiano presentato vasospasmo solo nel 17% dei casi, contro il 75% dei pazienti in cui invece l’esclusione è avvenuta dopo le 24 ore. È inoltre emersa la presenza di un’associazione statisticamente significativa (p Value: 0,0126 e Odd Ratio: 0,34) tra il vasospasmo e il numero di giorni in cui il paziente è rimasto intubato (+/- 7 giorni), evidenziando come i pazienti intubati per meno di 7 giorni abbiano presentato con minor incidenza il vasospasmo. Per quanto riguarda la derivazione liquorale invece, essa non ha presentato un’associazione statisticamente significativa con il vasospasmo secondo le analisi eseguite, anche se, i risultati ottenuti eseguendo una regressione logistica multivariata, indicano come essa possa avere in effetti un valore protettivo nei confronti del vasospasmo. - CONCLUSIONI: Nonostante l’analisi della relazione tra utilizzo di una derivazione liquorale e insorgenza del vasospasmo non abbiano fornito risultati statisticamente significativi all’interno di questa casistica, emerge come in effetti la derivazione potrebbe avere un ruolo protettivo. Sarebbero quindi necessari studi più ampi per confermare tale associazione positiva, approfondendo inoltre il ruolo del timing operatorio, che dalla presente analisi sempre ricoprire un ruolo importante nella prevenzione di una complicanza grave come il vasospasmo.
SAH caused by ruptured intracranial aneurysm: the role of CSF drainage in the prevention of vasospasm
- BACKGROUND: The aim of this retrospective study was to evaluate the correlation between the use of a CSF derivation and the onset of vasospasm, as a complication of SAH in patients with a ruptured intracranial aneurysm. In particular, its possible protective role was proposed in previous studies. Therefore, the purpose of our analysis, was to look for this positive correlation in the described cohort of patients too, in order to understand if the CSF derivation use could be actually protective againts one of the most fearful complications of SAH: the vasospasm. - METHODS: For this retrospective study, a cohort of 105 patients was considered. This patients were hospitalized, at the “AOU-Città della Salute e della Scienza” in Turin between 2015 and 2019, because of a SAH and treated by the exclusion of a ruptured intracranial anerurism via endovascolar or neurosurgical approach. The statistical analysis were performed to evaluate the correlation between vasospasm and different variables, regarding clinical presentation, hospitalization and subsequent outcomes of each patient. Then, we analyzed how he use of CSF derivation was correlated with the onset and/or the possible prevention of the vasospasm. - RESULTS: The results obtained from the statistical analysis highlighted the presence of a statistically significant association (p value 0.037) between vasospasm and Hunt and Hess score: as the latter increases, the risk of vasospasm onset increases too. A very significant association (p value 0.0001) was found between vasospasm and the number of days elapsed from the hospitalization to the exclusion of the intracianial aneurysm, highlighting how patients encountered upon exclusion within 24h presented vasospasm only in the 17% of cases; instead, patients who underwent to exclusion after 24h presented vasospasm in the 75% of cases. Moreover, it also emerged the presence of a statistically significant association (p value 0.0126) between vasospasm and the number of days in which the patient was intubated (+/- 7 days): patients who were intubated for less than 7 days had a lower incidence of vasospasm. As regard the use of a CSF derivation, it didn’t showed a statistically significant correlation with the onset of vasospasm in our cohort, though the results obtained by performing a logistic multivariate regression, indicate that it may actually have a protective value against the vasospasm. - CONCLUSIONS: Although the analysis of the relationship between the use of a CSF derivation and the onset of vasospasm didn’t provide statistically significant results within this cohort of patients, it results that actually the CSF derivation could have a protective role. Therefore, larger studies would be necessary to confirm this positive association, further investigating the role of operative timing, which from the present analysis seems to play an important role in the prevention of a serious complication of SAH, such as the vasospasm.
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