Sostenibilità, sviluppo sostenibile, sono oggi termini molto utilizzati, financo abusati forse, ma stanno a testimoniare come siano di estrema attualità e soprattutto importanza. Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti dei cambiamenti climatici, che stanno ormai fortemente condizionando l’ambiente in cui viviamo. Inizialmente, quando si parlava di sostenibilità, ci si riferiva prettamente alla sfera ambientale, ma con il tempo il termine ha assunto un’accezione più articolata, complessa, sistemica. Oggi è comunemente riconosciuto come questo poggi su tre pilastri fondamentali, strettamente interconnessi tra loro, ovvero la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Solo tenendo conto di tutte le componenti sarà possibile raggiungere uno sviluppo sostenibile. Ci si sta rendendo conto, forse con un po’ troppo ritardo, che uno dei principali artefici, se non il principale, delle condizioni del nostro Pianeta è proprio l’uomo, con le sue azioni, pertanto è l’uomo che ora deve cercare di “rimediare”. Finalmente anche a livello di politica internazionale si sono prese decisioni importanti e sono stati sanciti accordi e definiti obiettivi per cercare di salvaguardare la Terra e poter credere concretamente in uno sviluppo sostenibile, basti pensare all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che contiene gli ormai notissimi 17 Obiettivi (SDGs) da raggiungere entro il 2030, attraverso un articolato piano d’azione. Tutto ciò richiede ovviamente ingenti sforzi anche da un punto di vista economico e finanziario, ecco, quindi, che molto importante può risultare il ruolo della Finanza, ma non solo da un punto si vista strettamente quantitativo, ma anche qualitativo, perché oggi più che mai è fondamentale valutare bene chi finanziare e su quali progetti investire. La parola d’ordine è ancora una volta sostenibilità. Si parla di Finanza Sostenibile, che nasce proprio dalla necessità di integrare lo sviluppo sostenibile all’interno dell’attività finanziaria, quindi individuare strategie di investimento che permettano di ottenere rendimenti socialmente condivisi insieme al ritorno economico. Vengono introdotti nuovi indicatori per valutare la sostenibilità, gli ESG, per indicare come un’impresa affronti rispettivamente il cambiamento climatico e la sostenibilità nella propria strategia, i problemi legati alle persone e ai diritti umani, e infine come valuta l’operato dei managers della società sui temi ambientali e sociali. Complicato valutare l’impatto concreto, tangibile, di queste azioni, ma può risultare interessante andare ad analizzare e comparare realtà importanti del sistema bancario italiano ed internazionale per cercare di capire come si pongono oggi le banche di fronte al tema della sostenibilità e che ruolo possono giocare nella complicata sfida per uno sviluppo sostenibile. Nell’elaborato verranno studiati tre importanti Istituti bancari, che operano a livello globale, attraverso un analisi non finanziaria, che prevede una presentazione delle banche in oggetto, quindi si indagherà la loro governance della sostenibilità, dall’assetto organizzativo alla gestione dei rischi, e come viene comunicato il loro approccio. Seguirà un attenta valutazione dei rispettivi report di sostenibilità, per evidenziare il contributo dei tre Istituti agli SDGs. Quest’ultimo è il core delle ricerca che metterà in luce il forte orientamento di queste banche per un futuro sostenibile, per il quale forniscono un apporto concreto.
Sostenibilità e Finanza: il ruolo del sistema bancario
DESSÌ, MIRKO
2021/2022
Abstract
Sostenibilità, sviluppo sostenibile, sono oggi termini molto utilizzati, financo abusati forse, ma stanno a testimoniare come siano di estrema attualità e soprattutto importanza. Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti dei cambiamenti climatici, che stanno ormai fortemente condizionando l’ambiente in cui viviamo. Inizialmente, quando si parlava di sostenibilità, ci si riferiva prettamente alla sfera ambientale, ma con il tempo il termine ha assunto un’accezione più articolata, complessa, sistemica. Oggi è comunemente riconosciuto come questo poggi su tre pilastri fondamentali, strettamente interconnessi tra loro, ovvero la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Solo tenendo conto di tutte le componenti sarà possibile raggiungere uno sviluppo sostenibile. Ci si sta rendendo conto, forse con un po’ troppo ritardo, che uno dei principali artefici, se non il principale, delle condizioni del nostro Pianeta è proprio l’uomo, con le sue azioni, pertanto è l’uomo che ora deve cercare di “rimediare”. Finalmente anche a livello di politica internazionale si sono prese decisioni importanti e sono stati sanciti accordi e definiti obiettivi per cercare di salvaguardare la Terra e poter credere concretamente in uno sviluppo sostenibile, basti pensare all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che contiene gli ormai notissimi 17 Obiettivi (SDGs) da raggiungere entro il 2030, attraverso un articolato piano d’azione. Tutto ciò richiede ovviamente ingenti sforzi anche da un punto di vista economico e finanziario, ecco, quindi, che molto importante può risultare il ruolo della Finanza, ma non solo da un punto si vista strettamente quantitativo, ma anche qualitativo, perché oggi più che mai è fondamentale valutare bene chi finanziare e su quali progetti investire. La parola d’ordine è ancora una volta sostenibilità. Si parla di Finanza Sostenibile, che nasce proprio dalla necessità di integrare lo sviluppo sostenibile all’interno dell’attività finanziaria, quindi individuare strategie di investimento che permettano di ottenere rendimenti socialmente condivisi insieme al ritorno economico. Vengono introdotti nuovi indicatori per valutare la sostenibilità, gli ESG, per indicare come un’impresa affronti rispettivamente il cambiamento climatico e la sostenibilità nella propria strategia, i problemi legati alle persone e ai diritti umani, e infine come valuta l’operato dei managers della società sui temi ambientali e sociali. Complicato valutare l’impatto concreto, tangibile, di queste azioni, ma può risultare interessante andare ad analizzare e comparare realtà importanti del sistema bancario italiano ed internazionale per cercare di capire come si pongono oggi le banche di fronte al tema della sostenibilità e che ruolo possono giocare nella complicata sfida per uno sviluppo sostenibile. Nell’elaborato verranno studiati tre importanti Istituti bancari, che operano a livello globale, attraverso un analisi non finanziaria, che prevede una presentazione delle banche in oggetto, quindi si indagherà la loro governance della sostenibilità, dall’assetto organizzativo alla gestione dei rischi, e come viene comunicato il loro approccio. Seguirà un attenta valutazione dei rispettivi report di sostenibilità, per evidenziare il contributo dei tre Istituti agli SDGs. Quest’ultimo è il core delle ricerca che metterà in luce il forte orientamento di queste banche per un futuro sostenibile, per il quale forniscono un apporto concreto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
863538_dims-tesi.magistrale-matr.863538-dessi.mirko.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
7.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.3 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/85908