Le Valli di Lanzo sono ancora da considerarsi un luogo turistico? Quanto sono apprezzate? E quanto sono conosciute da chi nelle Valli non risiede? E’ possibile ottenere un giudizio delle vallate? Tra tutte queste domande volte all’analisi della potenzialità turistica e all’ottenimento di un giudizio delle Valli di Lanzo ci sono quattro “miti” da sfatare o da confermare. Il primo riguarda i turisti: secondo alcuni residenti i turisti sono “maleducati” e irrispettosi dell’ambiente e interferiscono in maniera negativa con i modi di vivere dei residenti. E’ proprio così? Sono solo discorsi da bar e da sfogo sui social network? Il secondo mito riguarda sempre i turisti ed i villeggianti: oltre che ad essere maleducati ed irrispettosi dell’ambiente, “sfruttano” il territorio senza però portare valore? In sostanza, fruiscono dei paesaggi e dei servizi “portandosi il panino da casa” e arrivando già con la spesa acquistata nei grandi centri commerciali? Il terzo riguarda la “autostima” di chi nelle Valli risiede. I residenti sono davvero poco consapevoli della potenzialità turistica del territorio? Il territorio può considerarsi davvero meta turistica? Se sì gli abitanti ne sono consapevoli? Possono ottenere dei benefici maggiori attraverso il turismo? Le istituzioni locali sono disposte a fare rete e a lavorare assieme per rendere le Valli di Lanzo più attrattive per i potenziali turisti? Il quarto ed ultimo mito riguarda ancora i residenti: è vero che il loro atteggiamento è ostile verso i turisti? I residenti sono veramente restii ad adoperarsi per aumentare il turismo? Il presente lavoro inizia con un'analisi storico - geografica, demografica ed economica delle Valli di Lanzo, così da contestualizzare la ricerca. La crisi demografica, economica e sociale del secolo scorso ha infatti avuto un impatto molto forte nei territori oggetto di analisi, causando anche una perdita di identità. Il turismo composto da seconde case e da lunghe villeggiature è infatti declinato lasciando un solco nella società e nell’economia valligiana. In alcune analisi economiche viene evidenziato come fattore critico per la ripresa il comportamento di ogni soggetto. E’ infatti richiesto il contributo di tutti per la rinascita dell’identità territoriale. Si tratta quindi il tema del turismo e della sua importanza per l’economia del territorio, offrendo spunti di riflessione. Si arriva quindi al questionario: le finalità delle domande somministrate ai residenti, ai villeggianti abituali e agli “esterni” (che non rientrano nelle due categorie precedenti) sono quelle di confermare o meno questi miti, di ottenere una valutazione delle Valli nel suo complesso e di ottenere spunti di miglioramento e segnalazioni di criticità attraverso domande aperte. Per quanto riguarda gli “esterni” si cerca di capire poi se le valli sono conosciute da chi non vi risiede e non vi villeggia. Le risposte verranno analizzate e consegnate, unitamente ad una breve relazione, agli amministratori ed ai vari attori coinvolti nella gestione del territorio e del turismo, con la finalità di dare un contributo alle discussioni aperte nel “tavolo del turismo”. Proprio per rendere questo lavoro più “interattivo” e collegato ai vari attori locali sono state realizzate ed inserite delle brevi interviste su temi collegati a quanto trattato, in modo da avere un approfondimento concreto e vissuto. Un occhio di riguardo è stato poi posto all’attività dell’uomo sulla natura, argomento sempre delicato quando si analizza il turismo in aree naturali. Altra peculiarità sono dei “box” contenenti curiosità e caratteristiche di un territorio che può sorprendere per quanto ha da offrire come storia, tradizioni, bellezze geografiche ed eventi.

Analisi del turismo nelle Valli di Lanzo: una valutazione volta ad identificare criticità e fattori di successo

MERCURIO, FABRIZIO
2021/2022

Abstract

Le Valli di Lanzo sono ancora da considerarsi un luogo turistico? Quanto sono apprezzate? E quanto sono conosciute da chi nelle Valli non risiede? E’ possibile ottenere un giudizio delle vallate? Tra tutte queste domande volte all’analisi della potenzialità turistica e all’ottenimento di un giudizio delle Valli di Lanzo ci sono quattro “miti” da sfatare o da confermare. Il primo riguarda i turisti: secondo alcuni residenti i turisti sono “maleducati” e irrispettosi dell’ambiente e interferiscono in maniera negativa con i modi di vivere dei residenti. E’ proprio così? Sono solo discorsi da bar e da sfogo sui social network? Il secondo mito riguarda sempre i turisti ed i villeggianti: oltre che ad essere maleducati ed irrispettosi dell’ambiente, “sfruttano” il territorio senza però portare valore? In sostanza, fruiscono dei paesaggi e dei servizi “portandosi il panino da casa” e arrivando già con la spesa acquistata nei grandi centri commerciali? Il terzo riguarda la “autostima” di chi nelle Valli risiede. I residenti sono davvero poco consapevoli della potenzialità turistica del territorio? Il territorio può considerarsi davvero meta turistica? Se sì gli abitanti ne sono consapevoli? Possono ottenere dei benefici maggiori attraverso il turismo? Le istituzioni locali sono disposte a fare rete e a lavorare assieme per rendere le Valli di Lanzo più attrattive per i potenziali turisti? Il quarto ed ultimo mito riguarda ancora i residenti: è vero che il loro atteggiamento è ostile verso i turisti? I residenti sono veramente restii ad adoperarsi per aumentare il turismo? Il presente lavoro inizia con un'analisi storico - geografica, demografica ed economica delle Valli di Lanzo, così da contestualizzare la ricerca. La crisi demografica, economica e sociale del secolo scorso ha infatti avuto un impatto molto forte nei territori oggetto di analisi, causando anche una perdita di identità. Il turismo composto da seconde case e da lunghe villeggiature è infatti declinato lasciando un solco nella società e nell’economia valligiana. In alcune analisi economiche viene evidenziato come fattore critico per la ripresa il comportamento di ogni soggetto. E’ infatti richiesto il contributo di tutti per la rinascita dell’identità territoriale. Si tratta quindi il tema del turismo e della sua importanza per l’economia del territorio, offrendo spunti di riflessione. Si arriva quindi al questionario: le finalità delle domande somministrate ai residenti, ai villeggianti abituali e agli “esterni” (che non rientrano nelle due categorie precedenti) sono quelle di confermare o meno questi miti, di ottenere una valutazione delle Valli nel suo complesso e di ottenere spunti di miglioramento e segnalazioni di criticità attraverso domande aperte. Per quanto riguarda gli “esterni” si cerca di capire poi se le valli sono conosciute da chi non vi risiede e non vi villeggia. Le risposte verranno analizzate e consegnate, unitamente ad una breve relazione, agli amministratori ed ai vari attori coinvolti nella gestione del territorio e del turismo, con la finalità di dare un contributo alle discussioni aperte nel “tavolo del turismo”. Proprio per rendere questo lavoro più “interattivo” e collegato ai vari attori locali sono state realizzate ed inserite delle brevi interviste su temi collegati a quanto trattato, in modo da avere un approfondimento concreto e vissuto. Un occhio di riguardo è stato poi posto all’attività dell’uomo sulla natura, argomento sempre delicato quando si analizza il turismo in aree naturali. Altra peculiarità sono dei “box” contenenti curiosità e caratteristiche di un territorio che può sorprendere per quanto ha da offrire come storia, tradizioni, bellezze geografiche ed eventi.
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