This work aims to reconstruct the conflict between some social actors in Sardinia about the use of the territory for energy production. The Italian State, implementing European laws aimed at increasing the production of renewable energy, requires all Italian regions to start producing energy from solar and wind. The State leaves room for private companies in managing this epochal energy change. The research was conducted in the province of Sassari, by participant observation during events organized by committees against energy speculation, contrary to the ways in which this process is taking place at a local level. I frequented the Nulvi area, not far from Sassari, which has been home to some wind farms for years. I was able to meet, asking my questions, with some activists and with some professionals in the field of renewable energy. Through a historical analysis of how the island territories have been used starting from the reign of Savoy, we want to show the continuity in the predatory approach that forms of political and economic power have towards Sardinia. Furthermore, we want to investigate, on a more general level, the characteristics of the capitalist system in Sardinia. We want to observe the consequences of this history on ways of living and on the formation of political and ideological currents. Over the last fifty years, many groups, committees and political movements have been born, united by the strong desire to decide on their territory and defend their autonomy in the face of new economic activities coming from outside, experienced as forms of exploitation and colonization of the territory. An example of this is the current mobilization which sees the committees against energy speculation working to defend the territory from numerous wind farm and solar park projects; the information meetings they organize are full of interventions that refer to this history of exploitation. The current situation of the energy transition in Sardinia will be explained with the help of an analysis of the relevant laws that allows us to understand what basis the protests of the committees against energy speculation have. Continuing, we also want to show some peculiarities of the committees against energy speculation, analyzing their fighting practices. A final part of the work aims to give a non-exhaustive account of some voices that support the ways in which the energy transition is taking place in Sardinia, and of the clash of visions that has been generated with the committees. The theoretical context of reference for the research is given by the anthropology of energy, hence the consideration of the multidimensional - and therefore also political and social - character of energy. Jaume Franquesa's research, “Power struggles. Dignity, value, and the renewable energy frontier in Spain”, was fundamental: it offered me a paradigm with which to study and address the delicate issue of the use of territories in the capitalist economic system , according to a hierarchy between energy-intensive centers and productive suburbs. Secondly, other theoretical tools are offered by the anthropology of nature and by public anthropology.
Questo lavoro mira a ricostruire il conflitto tra alcuni attori sociali in Sardegna riguardo all’uso del territorio per la produzione di energia. Lo Stato italiano, che recepisce le leggi europee finalizzate all’aumento della produzione di energie rinnovabili, impone a tutte le regioni italiane di avviarsi alla produzione di energia da solare e eolico, lasciando spazio alle aziende private nella gestione di questo cambiamento energetico epocale. La ricerca è stata condotta nella provincia di Sassari, facendo osservazione partecipante durante gli eventi organizzati dai comitati contro la speculazione energetica, contrari alle modalità con qui questo processo sta avvenendo a livello locale. E’ stata frequentata la zona di Nulvi, non distante da Sassari, che già da anni ospita alcuni parchi eolici. Si è aperto un confronto, ponendo alcune domande, con attivisti e con addetti ai lavori nel campo delle energie rinnovabili. Attraverso un’analisi storica di come i territori isolani siano stati usati a partire dal regno dei Savoia, si vuole mostrare la continuità nell’approccio predatorio che forme di potere politico ed economico hanno verso la Sardegna. Ci si vuole interrogare, inoltre, ad un livello più generale, sui caratteri del sistema capitalista in Sardegna. Si vogliono osservare le conseguenze di questa storia sui modi di vivere e sulla formazione di correnti politiche e ideologiche. Negli ultimi cinquant’anni sono nati molti gruppi, comitati e movimenti politici accomunati dalla forte volontà di decidere sul loro territorio e difendere la loro autonomia di fronte a nuove attività economiche provenienti dall’esterno vissute come forme di sfruttamento e colonizzazione del territorio. Ne è un esempio l’attuale mobilitazione che vedi i comitati contro la speculazione energetica adoperarsi per difendere il territorio da numerosi progetti di parchi eolici e parchi solari; gli incontri informativi che organizzano sono costellati da interventi che rimandano a questa storia di sfruttamento. L’attuale situazione della transizione energetica in Sardegna sarà spiegata con l’ausilio di un’analisi delle leggi in materia che permetta di capire quali fondamenti hanno le proteste dei comitati contro la speculazione energetica. Continuando, si vogliono anche mostrare alcune peculiarità dei comitati contro la speculazione energetica, analizzando quelle che sono le loro pratiche di lotta. Un’ultima parte del lavoro vuole rendere conto in modo non esaustivo di alcune voci che sostengono le modalità con cui sta avvenendo la transizione energetica in Sardegna, e dello scontro di visioni che si è generato con i comitati. Il contesto teorico di riferimento della ricerca è dato dall’antropologia dell’energia, da cui la considerazione del carattere multidimensionale -e quindi anche politico e sociale- dell’energia. E’ stata fondamentale la ricerca di Jaume Franquesa, Power struggles. Dignity, value, and the renewable energy frontier in Spain, che ha offerto un paradigma con cui studiare e affrontare il delicato tema dell’uso dei territori nel sistema economico capitalista secondo una gerarchia tra centri energivori e periferie produttive. In secondo luogo, sono strati usati strumenti teorici dell’antropologia della natura e dall’antropologia pubblica.
Transizione energetica, "speculazione", "colonizzazione". Etnografia su un conflitto in Sardegna
BOTTAZZI, ELENA
2023/2024
Abstract
Questo lavoro mira a ricostruire il conflitto tra alcuni attori sociali in Sardegna riguardo all’uso del territorio per la produzione di energia. Lo Stato italiano, che recepisce le leggi europee finalizzate all’aumento della produzione di energie rinnovabili, impone a tutte le regioni italiane di avviarsi alla produzione di energia da solare e eolico, lasciando spazio alle aziende private nella gestione di questo cambiamento energetico epocale. La ricerca è stata condotta nella provincia di Sassari, facendo osservazione partecipante durante gli eventi organizzati dai comitati contro la speculazione energetica, contrari alle modalità con qui questo processo sta avvenendo a livello locale. E’ stata frequentata la zona di Nulvi, non distante da Sassari, che già da anni ospita alcuni parchi eolici. Si è aperto un confronto, ponendo alcune domande, con attivisti e con addetti ai lavori nel campo delle energie rinnovabili. Attraverso un’analisi storica di come i territori isolani siano stati usati a partire dal regno dei Savoia, si vuole mostrare la continuità nell’approccio predatorio che forme di potere politico ed economico hanno verso la Sardegna. Ci si vuole interrogare, inoltre, ad un livello più generale, sui caratteri del sistema capitalista in Sardegna. Si vogliono osservare le conseguenze di questa storia sui modi di vivere e sulla formazione di correnti politiche e ideologiche. Negli ultimi cinquant’anni sono nati molti gruppi, comitati e movimenti politici accomunati dalla forte volontà di decidere sul loro territorio e difendere la loro autonomia di fronte a nuove attività economiche provenienti dall’esterno vissute come forme di sfruttamento e colonizzazione del territorio. Ne è un esempio l’attuale mobilitazione che vedi i comitati contro la speculazione energetica adoperarsi per difendere il territorio da numerosi progetti di parchi eolici e parchi solari; gli incontri informativi che organizzano sono costellati da interventi che rimandano a questa storia di sfruttamento. L’attuale situazione della transizione energetica in Sardegna sarà spiegata con l’ausilio di un’analisi delle leggi in materia che permetta di capire quali fondamenti hanno le proteste dei comitati contro la speculazione energetica. Continuando, si vogliono anche mostrare alcune peculiarità dei comitati contro la speculazione energetica, analizzando quelle che sono le loro pratiche di lotta. Un’ultima parte del lavoro vuole rendere conto in modo non esaustivo di alcune voci che sostengono le modalità con cui sta avvenendo la transizione energetica in Sardegna, e dello scontro di visioni che si è generato con i comitati. Il contesto teorico di riferimento della ricerca è dato dall’antropologia dell’energia, da cui la considerazione del carattere multidimensionale -e quindi anche politico e sociale- dell’energia. E’ stata fondamentale la ricerca di Jaume Franquesa, Power struggles. Dignity, value, and the renewable energy frontier in Spain, che ha offerto un paradigma con cui studiare e affrontare il delicato tema dell’uso dei territori nel sistema economico capitalista secondo una gerarchia tra centri energivori e periferie produttive. In secondo luogo, sono strati usati strumenti teorici dell’antropologia della natura e dall’antropologia pubblica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8578