Premessa e obiettivo Il diabete mellito di tipo 2 (DM2) si associa ad un precoce declino cognitivo. L’alimentazione contribuisce alla patogenesi del diabete, tuttavia la sua rilevanza nello sviluppo di decadimento cognitivo rimane incerta. Lo scopo di questo studio era di valutare se il consumo di carne (bianca, rossa processata/non processata) fosse associato a decadimento cognitivo iniziale in soggetti affetti da DM2. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto su 218 pazienti affetti da DM2 arruolati nel progetto TESEO sulle complicanze del DM2. Durante la visita sono state raccolte informazioni su parametri demografici e fisiologici, storia di diabete, fattori di rischio, comorbidità e complicanze ed eseguito un esame clinico completo. Sono stati somministrati questionari: l’RBANS per la valutazione del declino cognitivo, il MEDAS per l’adesione alla dieta mediterranea, l’EPIC per le abitudini alimentari, il COMPASS-31 per la neuropatia diabetica. Sulla base delle risposte al questionario EPIC è stata calcolata la frequenza di assunzione di carne bianca, carne rossa non processata (manzo, maiale, hamburger, agnello) e processata (affettati, insaccati, carne in scatola, pancetta e bacon). Sono stati dosati: glicemia, HbA1c, insulinemia, profilo lipidico, creatininemia, hs-PCR, uricemia, rapporto albumina/creatinina sul campione urinario spot ed eseguiti analisi bioimpedenziometrica, ECG, ecodoppler-TSA, ecocardiogramma, esame del fundus oculi ed elastografia epatica. L’analisi di regressione logistica stepwise è stata condotta per stimare l’odds ratio (OR) di un punteggio borderline/basso del RBANS (<80) e la frequenza di consumo di carne. Risultati I soggetti reclutati (età: 62,4 ± 7,8 anni, sesso maschile: 57,3%, durata DM2: 4,5 ± 5,3 anni, BMI: 31,7 ± 5,7 kg/m2) avevano un punteggio medio del RBANS di 93,5 ± 16,6, ma il 25,7% aveva un punteggio borderline o molto basso (<80) a suggerire un iniziale deficit cognitivo. Il punteggio RBANS correlava direttamente con il MEDAS (r = 0,136 p = 0,047) e con il livello di scolarità (r = 0,459 p < 0,001) e inversamente con il COMPASS-31 (r = -0,142 p = 0,039). Nell’analisi di regressione logistica stepwise il rischio di un iniziale deficit cognitivo (RBANS <80) era aumentato di oltre 4 volte (OR: 4,233 IC: 1,479-12,114) nei soggetti con frequente consumo di carne di maiale (>1/settimana), ridotto del 25% nei soggetti con frequente consumo di carne di manzo (≥1 volta/settimana) (OR: 0,255 IC: 0,112-0,579) e ridotto del 90% (OR: 0,105 IC: 0,030-0,370) nei soggetti con più elevata scolarità (secondaria II e superiore) indipendentemente da età, sesso, BMI, HbA1c, colesterolo totale, trigliceridi, acido urico, MEDAS e COMPASS-31. Conclusioni Questi risultati dimostrano che un consumo frequente di carne di maiale si associa ad un aumentato rischio di declino cognitivo iniziale, mentre il frequente consumo di carne di manzo e un più alto grado di istruzione sembrano avere un effetto protettivo.

Relazione tra funzione cognitiva e consumo di carne in pazienti affetti da Diabete Mellito di tipo 2

EMONTILLE, ENRICA
2021/2022

Abstract

Premessa e obiettivo Il diabete mellito di tipo 2 (DM2) si associa ad un precoce declino cognitivo. L’alimentazione contribuisce alla patogenesi del diabete, tuttavia la sua rilevanza nello sviluppo di decadimento cognitivo rimane incerta. Lo scopo di questo studio era di valutare se il consumo di carne (bianca, rossa processata/non processata) fosse associato a decadimento cognitivo iniziale in soggetti affetti da DM2. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto su 218 pazienti affetti da DM2 arruolati nel progetto TESEO sulle complicanze del DM2. Durante la visita sono state raccolte informazioni su parametri demografici e fisiologici, storia di diabete, fattori di rischio, comorbidità e complicanze ed eseguito un esame clinico completo. Sono stati somministrati questionari: l’RBANS per la valutazione del declino cognitivo, il MEDAS per l’adesione alla dieta mediterranea, l’EPIC per le abitudini alimentari, il COMPASS-31 per la neuropatia diabetica. Sulla base delle risposte al questionario EPIC è stata calcolata la frequenza di assunzione di carne bianca, carne rossa non processata (manzo, maiale, hamburger, agnello) e processata (affettati, insaccati, carne in scatola, pancetta e bacon). Sono stati dosati: glicemia, HbA1c, insulinemia, profilo lipidico, creatininemia, hs-PCR, uricemia, rapporto albumina/creatinina sul campione urinario spot ed eseguiti analisi bioimpedenziometrica, ECG, ecodoppler-TSA, ecocardiogramma, esame del fundus oculi ed elastografia epatica. L’analisi di regressione logistica stepwise è stata condotta per stimare l’odds ratio (OR) di un punteggio borderline/basso del RBANS (<80) e la frequenza di consumo di carne. Risultati I soggetti reclutati (età: 62,4 ± 7,8 anni, sesso maschile: 57,3%, durata DM2: 4,5 ± 5,3 anni, BMI: 31,7 ± 5,7 kg/m2) avevano un punteggio medio del RBANS di 93,5 ± 16,6, ma il 25,7% aveva un punteggio borderline o molto basso (<80) a suggerire un iniziale deficit cognitivo. Il punteggio RBANS correlava direttamente con il MEDAS (r = 0,136 p = 0,047) e con il livello di scolarità (r = 0,459 p < 0,001) e inversamente con il COMPASS-31 (r = -0,142 p = 0,039). Nell’analisi di regressione logistica stepwise il rischio di un iniziale deficit cognitivo (RBANS <80) era aumentato di oltre 4 volte (OR: 4,233 IC: 1,479-12,114) nei soggetti con frequente consumo di carne di maiale (>1/settimana), ridotto del 25% nei soggetti con frequente consumo di carne di manzo (≥1 volta/settimana) (OR: 0,255 IC: 0,112-0,579) e ridotto del 90% (OR: 0,105 IC: 0,030-0,370) nei soggetti con più elevata scolarità (secondaria II e superiore) indipendentemente da età, sesso, BMI, HbA1c, colesterolo totale, trigliceridi, acido urico, MEDAS e COMPASS-31. Conclusioni Questi risultati dimostrano che un consumo frequente di carne di maiale si associa ad un aumentato rischio di declino cognitivo iniziale, mentre il frequente consumo di carne di manzo e un più alto grado di istruzione sembrano avere un effetto protettivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/85759