La World Anti-Doping Agency (WADA) è una fondazione che dal 1999 coordina la lotta al doping nello sport, adottando un Codice Anti-doping e fornendo una lista delle sostanze e dei metodi proibiti nelle competizioni sportive. Tra le varie sostanze proibite rientrano gli steroidi androgeni anabolizzanti (AAS), derivati sintetici del testosterone, che risultano essere i composti più utilizzati e diffusi nel mondo sportivo. Nello specifico, si ritrova un uso frequente di stanozolo, AAS sempre più rilevato nelle analisi anti-doping. Infatti, secondo un rapporto WADA, gli steroidi androgeni anabolizzanti rappresentano il 44% dei risultati analitici avversi, in quanto sono stati per molti anni, e ancora adesso lo sono, le sostanze illecite più utilizzate dagli sportivi. Il loro continuo impiego sia da parte di atleti professionisti sia di amatori ha portato ad una maggiore e più facile disponibilità di questi composti sul mercato illegale. Tale evoluzione ha reso l’uso di agenti dopanti un vero e proprio problema di salute pubblica, non più circoscrivibile al solo panorama sportivo. A tal proposito, in questa tesi è stato sviluppato e convalidato un metodo sperimentale in grado di rivelare la presenza di AAS in matrici biologiche e, in particolare, viene proposto un metodo basato sul microcampionamento di sangue essiccato. I campioni biologici da analizzare si presentano sotto forma di DBS (Dried Blood Spot) ottenuti dalla deposizione di 10 μL di sangue su un’apposita card. Successivamente, per la fase di validazione, una soluzione standard contenente gli analiti viene aggiunta al DBS, per poi essere estratti in metanolo fornendo buone rese di estrazione, precisione e selettività. L’analisi è stata eseguita utilizzando un originale metodo di cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS) che ha permesso di quantificare sei diversi steroidi androgeni anabolizzanti, tra cui lo stanozololo. Nonostante i ridotti volumi previsti dal microcampionamento, i risultati ottenuti presentano buoni valori di LOD e LOQ, inferiori rispettivamente a 2 ng/mL e a 5 ng/mL, e di RSD% inferiori al 15%. Il punto di forza di questo metodo è quello di andare a superare alcuni inconvenienti comuni nel classico campionamento di sangue, come la possibile instabilità di alcuni composti e le difficoltà nella conservazione e il trasporto dei campioni ematici.

DRIED BLOOD SPOT E LC-MS/MS PER L’ANALISI DI STEROIDI ANDROGENI ANABOLIZZANTI

GIOVANNETTI, REBECCA
2021/2022

Abstract

La World Anti-Doping Agency (WADA) è una fondazione che dal 1999 coordina la lotta al doping nello sport, adottando un Codice Anti-doping e fornendo una lista delle sostanze e dei metodi proibiti nelle competizioni sportive. Tra le varie sostanze proibite rientrano gli steroidi androgeni anabolizzanti (AAS), derivati sintetici del testosterone, che risultano essere i composti più utilizzati e diffusi nel mondo sportivo. Nello specifico, si ritrova un uso frequente di stanozolo, AAS sempre più rilevato nelle analisi anti-doping. Infatti, secondo un rapporto WADA, gli steroidi androgeni anabolizzanti rappresentano il 44% dei risultati analitici avversi, in quanto sono stati per molti anni, e ancora adesso lo sono, le sostanze illecite più utilizzate dagli sportivi. Il loro continuo impiego sia da parte di atleti professionisti sia di amatori ha portato ad una maggiore e più facile disponibilità di questi composti sul mercato illegale. Tale evoluzione ha reso l’uso di agenti dopanti un vero e proprio problema di salute pubblica, non più circoscrivibile al solo panorama sportivo. A tal proposito, in questa tesi è stato sviluppato e convalidato un metodo sperimentale in grado di rivelare la presenza di AAS in matrici biologiche e, in particolare, viene proposto un metodo basato sul microcampionamento di sangue essiccato. I campioni biologici da analizzare si presentano sotto forma di DBS (Dried Blood Spot) ottenuti dalla deposizione di 10 μL di sangue su un’apposita card. Successivamente, per la fase di validazione, una soluzione standard contenente gli analiti viene aggiunta al DBS, per poi essere estratti in metanolo fornendo buone rese di estrazione, precisione e selettività. L’analisi è stata eseguita utilizzando un originale metodo di cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS) che ha permesso di quantificare sei diversi steroidi androgeni anabolizzanti, tra cui lo stanozololo. Nonostante i ridotti volumi previsti dal microcampionamento, i risultati ottenuti presentano buoni valori di LOD e LOQ, inferiori rispettivamente a 2 ng/mL e a 5 ng/mL, e di RSD% inferiori al 15%. Il punto di forza di questo metodo è quello di andare a superare alcuni inconvenienti comuni nel classico campionamento di sangue, come la possibile instabilità di alcuni composti e le difficoltà nella conservazione e il trasporto dei campioni ematici.
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