La resistenza agli antibiotici (AMR) rappresenta una minaccia per la salute globale, poiché rende molti degli antimicrobici attualmente in uso meno efficaci. La ricerca attuale si sta focalizzando sull’identificazione di sostanze alternative con attività antibiotica, al fine di proteggere l’uomo, gli allevamenti e le coltivazioni da microorganismi patogeni. Un gruppo di sostanze che ha evidenziato caratteristiche interessanti è quello degli oli essenziali. L’elaborato approfondisce le caratteristiche dell’olio essenziale di cannella (Cinnamomum zeylanicum) ottenuto da estratti di corteccia: la sua composizione, le possibili applicazioni e gli effetti antibatterici riscontrati a seguito di combinazioni tra quest’olio e altre sostanze. L’olio essenziale di cannella è costituito per la maggior parte da cinnamaldeide, molecola volatile in grado di intaccare l’integrità di membrana di alcuni batteri patogeni causandone, la lisi, e di alterarne l’espressione genica. Le specie batteriche su cui è stata testata l’efficacia dell’olio di cannella sono: Staphylococcus aureus, Lysteria monocytogenes, Escherichia coli O157:H7, Pseudomonas aeruginosa e Salmonella typhi. I risultati ottenuti suggeriscono che la cinnamaldeide sia la molecola maggiormente responsabile dell’azione antimicrobica esercitata dall’olio. Tuttavia, la presenza di altri componenti dell’olio può aumentare o ridurre l’effetto antibiotico. Alcuni batteri sono in grado di creare comunità microbiche circondate da una matrice extracellulare chiamate biofilm. L’azione dell’olio essenziale di cannella è stata testata sui biofilm prodotti da Streptococcus pyogenes, P. aeruginosa, E. coli, Staphylococcus epidermidis e S. aureus. I risultati mostrano che i biofilm prodotti da S. pyogenes e P.aeruginosa sono i più suscettibili tra tutti quelli analizzati, in quanto le concentrazioni efficaci dell’olio sono le più basse tra tutte quelle testate. L’olio di cannella potrebbe essere utilizzato negli allevamenti di animali: per sostituire gli antibiotici attualmente in uso. Gli effetti dell’olio di cannella e di altri oli essenziali sono stati valutati contro batteri patogeni per il pollame come Avibacterium endocarditis, Pasteurella multilocida, Ornitobacterium rhinotracheale, E. coli e Gallibacterium anatis. I risultati ottenuti evidenziano che l’olio di cannella possiede la maggior capacità inibitoria, con concentrazioni medie più basse tra tutti gli oli testati. L’olio di cannella può essere applicato anche in combinazione con altre sostanze, molecole pure o altri oli essenziali. Da questa associazione può risultare un effetto sinergico, additivo, indifferente o antagonista. Alcuni dei risultati ottenuti testando l’effetto delle combinazioni di olio di cannella con varie sostanze sono promettenti: la somministrazione congiunta di olio di cannella estratto dalla corteccia e vanillina ha mostrato un effetto sinergico contro E. coli.

Analisi delle proprietà antimicrobiche dell'olio essenziale di cannella e dei suoi componenti

CALANDRI, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

La resistenza agli antibiotici (AMR) rappresenta una minaccia per la salute globale, poiché rende molti degli antimicrobici attualmente in uso meno efficaci. La ricerca attuale si sta focalizzando sull’identificazione di sostanze alternative con attività antibiotica, al fine di proteggere l’uomo, gli allevamenti e le coltivazioni da microorganismi patogeni. Un gruppo di sostanze che ha evidenziato caratteristiche interessanti è quello degli oli essenziali. L’elaborato approfondisce le caratteristiche dell’olio essenziale di cannella (Cinnamomum zeylanicum) ottenuto da estratti di corteccia: la sua composizione, le possibili applicazioni e gli effetti antibatterici riscontrati a seguito di combinazioni tra quest’olio e altre sostanze. L’olio essenziale di cannella è costituito per la maggior parte da cinnamaldeide, molecola volatile in grado di intaccare l’integrità di membrana di alcuni batteri patogeni causandone, la lisi, e di alterarne l’espressione genica. Le specie batteriche su cui è stata testata l’efficacia dell’olio di cannella sono: Staphylococcus aureus, Lysteria monocytogenes, Escherichia coli O157:H7, Pseudomonas aeruginosa e Salmonella typhi. I risultati ottenuti suggeriscono che la cinnamaldeide sia la molecola maggiormente responsabile dell’azione antimicrobica esercitata dall’olio. Tuttavia, la presenza di altri componenti dell’olio può aumentare o ridurre l’effetto antibiotico. Alcuni batteri sono in grado di creare comunità microbiche circondate da una matrice extracellulare chiamate biofilm. L’azione dell’olio essenziale di cannella è stata testata sui biofilm prodotti da Streptococcus pyogenes, P. aeruginosa, E. coli, Staphylococcus epidermidis e S. aureus. I risultati mostrano che i biofilm prodotti da S. pyogenes e P.aeruginosa sono i più suscettibili tra tutti quelli analizzati, in quanto le concentrazioni efficaci dell’olio sono le più basse tra tutte quelle testate. L’olio di cannella potrebbe essere utilizzato negli allevamenti di animali: per sostituire gli antibiotici attualmente in uso. Gli effetti dell’olio di cannella e di altri oli essenziali sono stati valutati contro batteri patogeni per il pollame come Avibacterium endocarditis, Pasteurella multilocida, Ornitobacterium rhinotracheale, E. coli e Gallibacterium anatis. I risultati ottenuti evidenziano che l’olio di cannella possiede la maggior capacità inibitoria, con concentrazioni medie più basse tra tutti gli oli testati. L’olio di cannella può essere applicato anche in combinazione con altre sostanze, molecole pure o altri oli essenziali. Da questa associazione può risultare un effetto sinergico, additivo, indifferente o antagonista. Alcuni dei risultati ottenuti testando l’effetto delle combinazioni di olio di cannella con varie sostanze sono promettenti: la somministrazione congiunta di olio di cannella estratto dalla corteccia e vanillina ha mostrato un effetto sinergico contro E. coli.
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