GOOD INFLUENCER

I social media hanno un ruolo fondamentale all’interno della società, in quanto oltre a permettere l’interazione tra le persone, possono essere utilizzati come strumento per la diffusione della cultura. La percezione che si ha del mondo virtuale è spesso negativa, in quanto visto come futile e ingannevole. Se fino al secolo scorso la discussione pubblica era tenuta principalmente da intellettuali e critici, al giorno d’oggi, con l’avvento dei social, è divenuta alla mercé di tutti. Questa considerazione era già stata riportata da Umberto Eco, il quale sosteneva che i media avrebbero concesso il diritto alla parola anche alle “legioni di imbecilli”. “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano messi a tacere, ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli” (Umberto Eco, 2015) Con questa tesi si vuole dimostrare quanto in realtà i social, se utilizzati con criterio e consapevolezza, possano essere utili per la diffusione culturale. La figura necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo è quella dell’influencer. Con questo termine si indica un personaggio che, avendo un seguito piuttosto alto, è in grado di arrivare con i suoi messaggi ad un determinato numero di individui, creando i presupposti per una divulgazione di informazioni attraverso il passaparola. Solitamente è un soggetto che possiede una conoscenza piuttosto elevata rispetto ad un determinato argomento, e che quindi, è in grado di condizionare le opinioni e di orientare le scelte del follower. In sostanza, queste figure sono ormai divenute delle risorse, sia per la creazione di contenuti, sia per la diffusione di temi culturali. In questa ricerca si analizzerà il ruolo degli influencer all’interno del mondo cinematografico, in quanto questi possono essere fondamentali per la fruizione di contenuti educativi.