The title of the presented thesis is: The tragic tale of the Two lotrices: sources, commentary, interpretation. The topic concerns a 12th-century work of which the author is John of Garlandia. In fact, the choice was to study the medieval period, the attention that the period arouses and, consequently, the interesting theatrical aspect of the time, in the variety of themes and events, changes and novelties that there are. The research carried out consists of seven chapters. After a brief introduction, the author's biography and his studies in the particular Epoch of the Middle Ages are presented in the first part; then the discourse related to history is compared with the Ancient World and the aspects that are maintained or totally lost due to the models no longer present in the 12th century, where the only source of knowledge was Isidore of Seville. For this reason, a paragraph also addresses the philosophers' view of the tragic genre and what it really is. The Two lotrices are then placed in a panorama of innovation, where authors attempt to breathe new life into "tragedy": in Ch. III, Middle Latin works are analyzed, from Bernardo Silvestre's Mathematicus to the anonymous De Affra et Flavio, concluding with a focus devoted to Albertino Mussato's Ecerinis, a text that faces Humanism with new awareness and major changes. After a careful analysis of John of Garlandia's own work of interest, intrinsic with hidden meanings, the fifth ch. sees a special focus. In fact, all the meanings inferred from the text about the washerwomen are studied in detail. In particular, the female sphere that is the protagonist of the story and the many allusions that can be inferred from it are explored in depth: religious, epic, but also related to the style and narrative technique of the work. To conclude, the final chapter defines whether the tragic tale of the Two lotrices can be called a tragedy and whether it has anything theatrical about it; having drawn the threads of all the considerations seen along the research, a critical view is given as clear and comprehensive as possible.
Il titolo della tesi presentata è: Il tragico racconto delle Due lotrices: fonti, commento, interpretazione. L’argomento riguarda un’opera del XII sec. di cui l’autore è Giovanni di Garlandia. La scelta infatti è stata quella di studiare il periodo medievale, l’attenzione che l’epoca suscita e, di conseguenza, l’interessante aspetto teatrale del tempo, nella varietà di tematiche e avvenimenti, cambi e novità che ci sono. La ricerca effettuata si compone di sette capitoli. Dopo una breve premessa, nella prima parte è presentata la biografia dell’autore e i suoi studi nell’Epoca particolare del Medioevo; successivamente il discorso legato alla storia è in confronto con il Mondo Antico e con gli aspetti che si mantengono o si perdono totalmente a causa dei modelli non più presenti nel XII sec., dove l’unica fonte di sapere era Isidoro di Siviglia. Per questo un paragrafo affronta anche la visione dei filosofi sul genere tragico e su cosa esso realmente sia. Le Due lotrices si collocano allora in un panorama di innovazione, dove gli autori tentano di dar nuova vita alla «tragedia»: nel III cap. sono analizzate le opere mediolatine, dal Mathematicus di Bernardo Silvestre al De Affra et Flavio, anonimo, per concludere con un’attenzione dedicata all’Ecerinis di Albertino Mussato, testo che si affaccia sull’Umanesimo con nuove consapevolezze e grandi cambiamenti. Dopo un’attenta analisi della stessa opera d’interesse di Giovanni di Garlandia, intrinseca di significati nascosti, il quinto cap. vede un focus particolare. Infatti tutti i significati desumibili dal testo sulle lavandaie, vengono studiati nel dettaglio. In particolare viene approfondita la sfera femminile protagonista della vicenda e le molteplici allusioni che se ne possono dedurre: religiose, epiche, ma anche legate allo stile e alla tecnica narrativa dell’opera. Per concludere, il capitolo finale definisce se il tragico racconto delle Due lotrices possa chiamarsi tragedia e se ha qualcosa di teatrale; tratte le fila di tutte le considerazioni viste lungo la ricerca, si dà una visione critica il più possibile chiara ed esaustiva.
Il tragico racconto delle Due lotrices: fonti, commento, interpretazione
FERRERO, MELANIA
2021/2022
Abstract
Il titolo della tesi presentata è: Il tragico racconto delle Due lotrices: fonti, commento, interpretazione. L’argomento riguarda un’opera del XII sec. di cui l’autore è Giovanni di Garlandia. La scelta infatti è stata quella di studiare il periodo medievale, l’attenzione che l’epoca suscita e, di conseguenza, l’interessante aspetto teatrale del tempo, nella varietà di tematiche e avvenimenti, cambi e novità che ci sono. La ricerca effettuata si compone di sette capitoli. Dopo una breve premessa, nella prima parte è presentata la biografia dell’autore e i suoi studi nell’Epoca particolare del Medioevo; successivamente il discorso legato alla storia è in confronto con il Mondo Antico e con gli aspetti che si mantengono o si perdono totalmente a causa dei modelli non più presenti nel XII sec., dove l’unica fonte di sapere era Isidoro di Siviglia. Per questo un paragrafo affronta anche la visione dei filosofi sul genere tragico e su cosa esso realmente sia. Le Due lotrices si collocano allora in un panorama di innovazione, dove gli autori tentano di dar nuova vita alla «tragedia»: nel III cap. sono analizzate le opere mediolatine, dal Mathematicus di Bernardo Silvestre al De Affra et Flavio, anonimo, per concludere con un’attenzione dedicata all’Ecerinis di Albertino Mussato, testo che si affaccia sull’Umanesimo con nuove consapevolezze e grandi cambiamenti. Dopo un’attenta analisi della stessa opera d’interesse di Giovanni di Garlandia, intrinseca di significati nascosti, il quinto cap. vede un focus particolare. Infatti tutti i significati desumibili dal testo sulle lavandaie, vengono studiati nel dettaglio. In particolare viene approfondita la sfera femminile protagonista della vicenda e le molteplici allusioni che se ne possono dedurre: religiose, epiche, ma anche legate allo stile e alla tecnica narrativa dell’opera. Per concludere, il capitolo finale definisce se il tragico racconto delle Due lotrices possa chiamarsi tragedia e se ha qualcosa di teatrale; tratte le fila di tutte le considerazioni viste lungo la ricerca, si dà una visione critica il più possibile chiara ed esaustiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/85618