L’oggetto della tesi è il cambiamento dell’industria cinematografica italiana negli anni, con un interesse particolare nella ripresa economica avvenuta dal 2016, anno in cui è stata emanata la “legge 14 novembre 2016, n. 220 – Disciplina del cinema e dell’audiovisivo” che è la causa di tale ripresa. L’obiettivo principale delle ricerche effettuate consiste nel comprendere se questi miglioramenti siano effettivamente avvenuti nei vari settori specifici della filiera cinematografica, se sono miglioramenti sostenibili nel tempo, se abbiano portato l’industria italiana ad essere competitiva con le altre industrie europee e se tale ripresa non sia solo economica ma anche nel consumo cinematografico da parte del pubblico italiano. Per rispondere a tali quesiti sono state analizzate le diverse valutazioni ministeriali sull’industria cinematografica italiana, le interviste annuali ad un campione rappresentativo del pubblico italiano e molti articoli e pareri degli esperti del settore. La tesi è articolata in tre capitoli: nel primo capitolo, tramite un excursus storico e sociale, viene approfondita la storia dell’industria cinematografica italiana fino ai giorni nostri. Nel secondo capitolo ci si occupa della “legge 14 novembre 2016, n. 220 – Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, con un approfondimento sul suo contenuto e con un successivo primo approfondimento sull’impatto che tale legge ha avuto. Nel terzo capitolo si procede in un’analisi statistica dettagliata di tutte le componenti dell’industria cinematografica italiana: analizzando i tre segmenti principali, comparando i cambiamenti economici tra le varie imprese nei 4 settori principali ovvero la produzione, la distribuzione, l’esercizio e la promozione, osservando le migliorie nei macro-indicatori principali ed analizzando altre categorie ancora più dettagliate come la parità di genere e l’istruzione cinematografica. Sempre in questo capitolo si presta forte attenzione, oltre al lato produttivo/economico, al punto di vista dei consumatori e quindi del pubblico italiano, più precisamente come sia cambiato il loro atteggiamento nel tempo; inoltre si analizza a fondo lo scenario europeo e come le diverse politiche nazionali comportino risultati interessanti se confrontati tra loro. Infine troveremo un confronto statistico tra le diverse annate, in modo tale da poter tracciare l’aumento o la diminuzione percentuale negli indicatori principali dell’industria cinematografica italiana. Durante tutto il terzo capitolo, per comprendere al meglio i molti dati ricavati dalle ricerche effettuate, si potranno osservare diversi grafici, fondamentali anche nel trarre conclusioni da queste ricerche: infatti grazie a questo lavoro è stato possibile analizzare un miglioramento economico in tutti i settori dell’industria, spesso con percentuali molto elevate. Delle diverse conclusioni a cui si può giungere, non tutte però sono positive: sorprendente infatti come nell’ambito economico ci siano stati aumenti importanti ma la tendenza calante del consumo in sala non sia cessata oppure come l’interesse per il cinema italiano continui a diminuire.

IN CHE DIMENSIONI I FATTORI ECONOMICI E POLITICI HANNO CAUSATO IL DECLINO E LA RIPRESA DELL’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA ITALIANA

LO CURTO, ANDREA
2022/2023

Abstract

L’oggetto della tesi è il cambiamento dell’industria cinematografica italiana negli anni, con un interesse particolare nella ripresa economica avvenuta dal 2016, anno in cui è stata emanata la “legge 14 novembre 2016, n. 220 – Disciplina del cinema e dell’audiovisivo” che è la causa di tale ripresa. L’obiettivo principale delle ricerche effettuate consiste nel comprendere se questi miglioramenti siano effettivamente avvenuti nei vari settori specifici della filiera cinematografica, se sono miglioramenti sostenibili nel tempo, se abbiano portato l’industria italiana ad essere competitiva con le altre industrie europee e se tale ripresa non sia solo economica ma anche nel consumo cinematografico da parte del pubblico italiano. Per rispondere a tali quesiti sono state analizzate le diverse valutazioni ministeriali sull’industria cinematografica italiana, le interviste annuali ad un campione rappresentativo del pubblico italiano e molti articoli e pareri degli esperti del settore. La tesi è articolata in tre capitoli: nel primo capitolo, tramite un excursus storico e sociale, viene approfondita la storia dell’industria cinematografica italiana fino ai giorni nostri. Nel secondo capitolo ci si occupa della “legge 14 novembre 2016, n. 220 – Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, con un approfondimento sul suo contenuto e con un successivo primo approfondimento sull’impatto che tale legge ha avuto. Nel terzo capitolo si procede in un’analisi statistica dettagliata di tutte le componenti dell’industria cinematografica italiana: analizzando i tre segmenti principali, comparando i cambiamenti economici tra le varie imprese nei 4 settori principali ovvero la produzione, la distribuzione, l’esercizio e la promozione, osservando le migliorie nei macro-indicatori principali ed analizzando altre categorie ancora più dettagliate come la parità di genere e l’istruzione cinematografica. Sempre in questo capitolo si presta forte attenzione, oltre al lato produttivo/economico, al punto di vista dei consumatori e quindi del pubblico italiano, più precisamente come sia cambiato il loro atteggiamento nel tempo; inoltre si analizza a fondo lo scenario europeo e come le diverse politiche nazionali comportino risultati interessanti se confrontati tra loro. Infine troveremo un confronto statistico tra le diverse annate, in modo tale da poter tracciare l’aumento o la diminuzione percentuale negli indicatori principali dell’industria cinematografica italiana. Durante tutto il terzo capitolo, per comprendere al meglio i molti dati ricavati dalle ricerche effettuate, si potranno osservare diversi grafici, fondamentali anche nel trarre conclusioni da queste ricerche: infatti grazie a questo lavoro è stato possibile analizzare un miglioramento economico in tutti i settori dell’industria, spesso con percentuali molto elevate. Delle diverse conclusioni a cui si può giungere, non tutte però sono positive: sorprendente infatti come nell’ambito economico ci siano stati aumenti importanti ma la tendenza calante del consumo in sala non sia cessata oppure come l’interesse per il cinema italiano continui a diminuire.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/85559