Lo scopo di questa tesi è quello di fornire da un lato un breve inquadramento del bodybuilding come disciplina sportiva con gli eventuali risvolti ed un’analisi del rischio di incorrere in manifestazioni cliniche come la vigoressia con le conseguenze negative che essa può indurre a livello personale e sociale. Tale fenomeno porta in modo, anche inconsapevole, il soggetto che ne è affetto in un circolo vizioso in cui non si vede realizzato nel suo obiettivo di performance fisica (dismorfia muscolare), il che gli genera malessere e frustrazione. La vigoressia, a sua volta, innesca tutta una serie di comportamenti e mutazioni a livello psicologico che rendono l’atleta facilmente vulnerabile a disturbi psicologici e comportamentali con ripercussioni sulla loro qualità di vita. In questa tesi vengono esposti una serie di risultati sulla letteratura esistente nel campo della dismorfia muscolare tratti da Web of Science, PubMed, Scopus e altri database scientifici. Gli articoli presi in considerazione non sono limitati dalla data di pubblicazione siccome l’obiettivo principale è di procurare una conoscenza sull’investigazione iniziale sulla vigoressia e la mappatura di questo disturbo. La ricerca è stata effettuata utilizzando parole chiave relative all’argomento. La ricerca ha rivelato che il problema della vigoressia è maggiormente affrontato e analizzato nei paesi esteri ed è spesso applicata alla popolazione prevalentemente maschile. Nelle conclusioni viene sottolineato come partendo dal concetto di ‘ mens sana in corpore sano’, lo sport, qualunque esso sia e nel caso di questa trattazione, il bodybuilding, deve mirare al benessere fisico ma non diventare uno strumento di insoddisfazione e frustrazione.

Bodybuilding: le due facce della medaglia

PALLISCO, LORENZO
2021/2022

Abstract

Lo scopo di questa tesi è quello di fornire da un lato un breve inquadramento del bodybuilding come disciplina sportiva con gli eventuali risvolti ed un’analisi del rischio di incorrere in manifestazioni cliniche come la vigoressia con le conseguenze negative che essa può indurre a livello personale e sociale. Tale fenomeno porta in modo, anche inconsapevole, il soggetto che ne è affetto in un circolo vizioso in cui non si vede realizzato nel suo obiettivo di performance fisica (dismorfia muscolare), il che gli genera malessere e frustrazione. La vigoressia, a sua volta, innesca tutta una serie di comportamenti e mutazioni a livello psicologico che rendono l’atleta facilmente vulnerabile a disturbi psicologici e comportamentali con ripercussioni sulla loro qualità di vita. In questa tesi vengono esposti una serie di risultati sulla letteratura esistente nel campo della dismorfia muscolare tratti da Web of Science, PubMed, Scopus e altri database scientifici. Gli articoli presi in considerazione non sono limitati dalla data di pubblicazione siccome l’obiettivo principale è di procurare una conoscenza sull’investigazione iniziale sulla vigoressia e la mappatura di questo disturbo. La ricerca è stata effettuata utilizzando parole chiave relative all’argomento. La ricerca ha rivelato che il problema della vigoressia è maggiormente affrontato e analizzato nei paesi esteri ed è spesso applicata alla popolazione prevalentemente maschile. Nelle conclusioni viene sottolineato come partendo dal concetto di ‘ mens sana in corpore sano’, lo sport, qualunque esso sia e nel caso di questa trattazione, il bodybuilding, deve mirare al benessere fisico ma non diventare uno strumento di insoddisfazione e frustrazione.
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