La L-carnitina è un composto endogeno con un ruolo fondamentale nel trasporto degli acidi grassi nei mitocondri, dove subiscono β-ossidazione. Inoltre, recenti studi riportati in letteratura hanno descritto l’utilità della L carnitina come agente di targeting per il drug delivery. In questi anni, sta ricevendo attenzione per essere utilizzata come ligando su nanoparticelle polimeriche per veicolare molecole attive a livello muscolare, in modo da sfruttare la sua interazione con i recettori OCTN2. Da qui, si è pensato di usare la L-carnitina per funzionalizzare la superficie di nanoparticelle di PLGA caricate con pentamidina. Lo scopo del nostro studio è stato quello di quantificare la stearoil-L-carnitina su nanoparticelle di PLGA, in modo da verificare l’efficienza di coniugazione e, di conseguenza, l’efficacia di targeting. È stato messo a punto un metodo HPLC, utilizzando una colonna a fase inversa (C18) ed un detector UV, impostato a λ=215 nm. Attraverso la colonna, è stata fatta eluire, con un flusso di 0,7 mL/min, la fase mobile, composta da tampone fosfato di sodio e metanolo (98:2 v/v), contenente 1-eptansulfonato di sodio come agente di coppia ionica. Sono stati analizzati sia campioni di nanoparticelle preparate in PBS sia di nanoparticelle preparate in acqua: le analisi hanno dimostrato che il protocollo di estrazione più adeguato è quello con diclorometano e metanolo. Il metodo ha dimostrato di essere lineare, nel range tra 0,212 e 4,244 mg/mL, e ripetibile.

Messa a punto di un protocollo HPLC per il dosaggio di stearoil-L-carnitina in nanoparticelle di PLGA

MARTINO, RITA
2021/2022

Abstract

La L-carnitina è un composto endogeno con un ruolo fondamentale nel trasporto degli acidi grassi nei mitocondri, dove subiscono β-ossidazione. Inoltre, recenti studi riportati in letteratura hanno descritto l’utilità della L carnitina come agente di targeting per il drug delivery. In questi anni, sta ricevendo attenzione per essere utilizzata come ligando su nanoparticelle polimeriche per veicolare molecole attive a livello muscolare, in modo da sfruttare la sua interazione con i recettori OCTN2. Da qui, si è pensato di usare la L-carnitina per funzionalizzare la superficie di nanoparticelle di PLGA caricate con pentamidina. Lo scopo del nostro studio è stato quello di quantificare la stearoil-L-carnitina su nanoparticelle di PLGA, in modo da verificare l’efficienza di coniugazione e, di conseguenza, l’efficacia di targeting. È stato messo a punto un metodo HPLC, utilizzando una colonna a fase inversa (C18) ed un detector UV, impostato a λ=215 nm. Attraverso la colonna, è stata fatta eluire, con un flusso di 0,7 mL/min, la fase mobile, composta da tampone fosfato di sodio e metanolo (98:2 v/v), contenente 1-eptansulfonato di sodio come agente di coppia ionica. Sono stati analizzati sia campioni di nanoparticelle preparate in PBS sia di nanoparticelle preparate in acqua: le analisi hanno dimostrato che il protocollo di estrazione più adeguato è quello con diclorometano e metanolo. Il metodo ha dimostrato di essere lineare, nel range tra 0,212 e 4,244 mg/mL, e ripetibile.
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