The present thesis originated from an interest in psychopathology and its evaluation. Starting from the study of these areas, its central topic was the treatment of two different approaches for the understanding of psychopathological treats: Hierarchical Taxonomy of Psychopatology, (HiTOP) and SPECTRA, Psychopathology Indices. The first model, of a dimensional-hierarchical type, proposes to consider the issues concerning mental disorders through an evaluation of different areas to arrive at a diagnostic formulation through an approach based on scientific evidence, based on DSM. The second evaluates a wide range of psychopathological disorders investigated through a self-administered questionnaire consisting of 96 items, also analyzed through a dimensional-hierarchical structure, with the aim of assesing the patient's personality. The work begins from an historical overview of psychiatric classifications: from the decline of the categorical methodology until the dawn of the new dimensional model. The first, from Kreapelin onwards, defined mental illnesses as categorical entities for the cataloging of adult pathology. On the other hand, the new dimensional model, solves the problems of the previous one and, starting from the study in developmental age, stands as the best human classification while maintaining a certain harmony with the DSM. In the third and last chapter a particular diagnostic problem is considered: Borderline Personality Disorder (BPD), defined accordingly to the DSM and the PDM. In the case of the HiTOP taxonomy, the internalizing and externalizing psychopathology is enclosed in the BPD but involves two superspectra: Emotional dysfunction and Externalization, whereas, if we consider the general approach of the SPECTRA taxonomy, the presence of the BPD, is at the intersection of two spectra, the Internalising and Externalising. This work focuses on the classification methodology of psychopathology and analyses its changes from an historical and evolutionary perspective. Starting from the definition of HiTOP it arrives to that of SPECTRA, a new tool for the evaluation of the indices, and it supports the hypothesis that includes BPD in the latter. It is also important to take into consideration another relevant and inherent aspect, namely how the therapist undertakes a clinical and treatment path together with his patient, agreeing on a real therapeutic contract, of desirable change, in which the fulcrum lies precisely in the diagnosis that brings with it a coherent nosography, be it categorical or dimensional and a relationship that is established between the two. Diagnostic evaluation is the last stage of the clinical diagnostic process, whose goal is the clear and relevant communication. The diagnosis is therefore a procedural and collaborative task, in which I believe the active collaboration between all the subjects involved is of fundamental importance. In conclusion, the objective is to provide a review of studies and researches that demonstrate in a chronological and deductive order the common thread of the advantages of the dimensional-hierarchical model, while maintaining a nosographic balance between past and present, the usefulness of SPECTRA for the evaluation of psychopathology and the presence of Borderline Disorder as a novelty in this tool in order to improve the general evaluation of the psychopathologies of all subjects.
La Tesi ha origine da un interesse per la psicopatologia e la sua valutazione e, a partire dallo studio di questi ambiti, ha come argomento centrale la trattazione di due diversi approcci rispetto alla comprensione degli aspetti psicopatologici: Hierarchical Taxonomy of Psychopatology, (HiTOP) e SPECTRA, Indici di Psicopatologia. Il primo modello, di tipo dimensionale-gerarchico, si propone di considerare le questioni riguardanti i disturbi mentali attraverso una valutazione di diverse aree per arrivare ad una formulazione diagnostica mediante un approccio basato su prove scientifiche, basandosi sul DSM. Il secondo valuta un’ampia gamma di disturbi psicopatologici indagati attraverso un questionario auto somministrato composto da 96 item ed analizzato attraverso una struttura simile alla precedente avente lo scopo di valutare la personalità del paziente. Il lavoro ha inizio dalla storia e quindi dal tramonto della metodologia categoriale, utilizzata per le classificazioni psichiatriche da Kreapelin in poi in cui le malattie mentali sono abitualmente intese come entità categoriali per la catalogazione della patologia adulta fino all’alba del nuovo modello dimensionale, il quale risolve i problemi della precedente e, partendo dallo studio in età evolutiva, si pone come migliore classificazione umana pur mantenendo una certa sintonia con la tradizione nosografica. Nel terzo capitolo viene preso in considerazione un particolare problema diagnostico: il Disturbo Borderline di Personalità (BPD). Esso viene definito secondo il DSM ed il PDM; nel caso della tassonomia HiTOP la psicopatologia Internalizzante ed Esternalizzante è sussunta all’interno del BPD ma coinvolge due superspectra: Disfunzione emozionale ed Esternalizzante, infine se si considera l’approccio generale della tassonomia degli SPECTRA viene sostenuta e dimostrata anche la presenza del BPD, in particolare all’incrocio tra due spettri, quali Internalizzante ed Esternalizzante. Il presente lavoro è stato realizzato tramite un’analisi evolutiva del cambiamento della metodologia di classificazione della psicopatologia, passando per la definizione di HiTOP e successivamente di SPECTRA come nuovo strumento di valutazione degli indici fino a sostenere l’ipotesi della presenza del BPD nello stesso. È inoltre importante tenere in considerazione un altro aspetto rilevante ed inerente, vale a dire come il terapeuta intraprende insieme al proprio paziente un percorso clinico e di cura, pattuendo un vero e proprio contratto terapeutico, di auspicabile cambiamento, in cui il fulcro risiede proprio nella diagnosi che porta con sé una nosografia coerente, sia essa categoriale o dimensionale ed una relazione che si instaura tra i due. La valutazione diagnostica è l'ultima tappa del processo clinico diagnostico, il cui obiettivo è la comunicazione. In questo modo la diagnosi risulta dunque un’impresa di natura processuale e collaborativa, in cui ritengo essere di fondamentale importanza la collaborazione attiva tra tutte le parti componenti da parte di tutti i soggetti coinvolti in modo attivo nella valutazione diagnostica. In conclusione l’obiettivo è quello di fornire una rassegna di studi e ricerche che dimostrino in un ordine cronologico e deduttivo il fil rouge dei vantaggi del modello dimensionale-gerarchico, pur mantenendo un equilibrio nosografico tra passato e presente, l’utilità di SPECTRA per la valutazione della psicopatologia e la presenza del Disturbo Borderline come novità in questo strumento al fine ultimo di migliorare la generale valutazione delle psicopatologie di tutti i soggetti.
Dal tramonto della nosografia categoriale all'alba di quella dimensionale per mezzo di HiTOP e SPECTRA
ALBERTO, ELISA
2021/2022
Abstract
La Tesi ha origine da un interesse per la psicopatologia e la sua valutazione e, a partire dallo studio di questi ambiti, ha come argomento centrale la trattazione di due diversi approcci rispetto alla comprensione degli aspetti psicopatologici: Hierarchical Taxonomy of Psychopatology, (HiTOP) e SPECTRA, Indici di Psicopatologia. Il primo modello, di tipo dimensionale-gerarchico, si propone di considerare le questioni riguardanti i disturbi mentali attraverso una valutazione di diverse aree per arrivare ad una formulazione diagnostica mediante un approccio basato su prove scientifiche, basandosi sul DSM. Il secondo valuta un’ampia gamma di disturbi psicopatologici indagati attraverso un questionario auto somministrato composto da 96 item ed analizzato attraverso una struttura simile alla precedente avente lo scopo di valutare la personalità del paziente. Il lavoro ha inizio dalla storia e quindi dal tramonto della metodologia categoriale, utilizzata per le classificazioni psichiatriche da Kreapelin in poi in cui le malattie mentali sono abitualmente intese come entità categoriali per la catalogazione della patologia adulta fino all’alba del nuovo modello dimensionale, il quale risolve i problemi della precedente e, partendo dallo studio in età evolutiva, si pone come migliore classificazione umana pur mantenendo una certa sintonia con la tradizione nosografica. Nel terzo capitolo viene preso in considerazione un particolare problema diagnostico: il Disturbo Borderline di Personalità (BPD). Esso viene definito secondo il DSM ed il PDM; nel caso della tassonomia HiTOP la psicopatologia Internalizzante ed Esternalizzante è sussunta all’interno del BPD ma coinvolge due superspectra: Disfunzione emozionale ed Esternalizzante, infine se si considera l’approccio generale della tassonomia degli SPECTRA viene sostenuta e dimostrata anche la presenza del BPD, in particolare all’incrocio tra due spettri, quali Internalizzante ed Esternalizzante. Il presente lavoro è stato realizzato tramite un’analisi evolutiva del cambiamento della metodologia di classificazione della psicopatologia, passando per la definizione di HiTOP e successivamente di SPECTRA come nuovo strumento di valutazione degli indici fino a sostenere l’ipotesi della presenza del BPD nello stesso. È inoltre importante tenere in considerazione un altro aspetto rilevante ed inerente, vale a dire come il terapeuta intraprende insieme al proprio paziente un percorso clinico e di cura, pattuendo un vero e proprio contratto terapeutico, di auspicabile cambiamento, in cui il fulcro risiede proprio nella diagnosi che porta con sé una nosografia coerente, sia essa categoriale o dimensionale ed una relazione che si instaura tra i due. La valutazione diagnostica è l'ultima tappa del processo clinico diagnostico, il cui obiettivo è la comunicazione. In questo modo la diagnosi risulta dunque un’impresa di natura processuale e collaborativa, in cui ritengo essere di fondamentale importanza la collaborazione attiva tra tutte le parti componenti da parte di tutti i soggetti coinvolti in modo attivo nella valutazione diagnostica. In conclusione l’obiettivo è quello di fornire una rassegna di studi e ricerche che dimostrino in un ordine cronologico e deduttivo il fil rouge dei vantaggi del modello dimensionale-gerarchico, pur mantenendo un equilibrio nosografico tra passato e presente, l’utilità di SPECTRA per la valutazione della psicopatologia e la presenza del Disturbo Borderline come novità in questo strumento al fine ultimo di migliorare la generale valutazione delle psicopatologie di tutti i soggetti.File | Dimensione | Formato | |
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