La Bohème di Giacomo Puccini, che vanta una storia di oltre un secolo, è uno dei capisaldi del repertorio operistico dei tempi moderni. Puccini ha creato un capolavoro che è ancora attuale ai nostri giorni, la sua versatilità può essere capita non solo con le analisi musicali oppure del libretto, ma con analisi di produzioni specifiche. Questa opera rappresenta un materiale estremamente fertile. Confrontando le esecuzioni nei diversi anni, che vanno dalla fine del 1800 fino ai nostri giorni, si può scoprire non solo il mondo vario e eterogeneo delle incarnazioni di un capolavoro operistico, ma anche vedere in loro, come in uno specchio, il riflesso di un dato momento storico. In considerazione della conformità delle interpretazioni con le aspettative e le preferenze del pubblico, diventa evidente l'idea che le differenze nelle produzioni sono dettate non solo dalla fantasia artistica e dalla volontà dei registi e artisti. La risposta alla domanda, da quali circostanze e fatti della vita sociale le produzioni siano figlie, si rivela essenziale per comprendere il significato di specifiche versioni esecutive nella proiezione storico-culturale. La tesi presenta una serie di versioni iconiche, che permettono di illuminare le basi culturali e storiche che hanno dato vita a specifiche interpretazioni di La Bohème. Questa tesi enfatizza la necessità di una maggiore attenzione all'aspetto storico-sociale nell'analisi complessiva di un'opera, dalla sua ideazione fino alla sua realizzazione scenica. Ciò consente di «capire il messaggio» dello spettacolo carpendo alcuni dettagli che fanno intuire come una rappresentazione sia figlia del tempo in cui viene realizzata. L'oggetto di questa ricerca sono le produzioni di La Bohème di Puccini in varie fasi della sua incarnazione teatrale al Teatro Regio. Il soggetto della ricerca è la dinamica storica, con le trasformazioni delle interpretazioni di La Bohème di Puccini, il loro essere condizionate dalle percezioni e richieste sociali che trasformano il mito di La Bohème. Lo scopo dello studio è quello di analizzare le vari incarnazioni dell'opera come risultato della dinamica dei contesti culturali e storici. Questa tesi analizza quattro rappresentazioni emblematiche al Regio di Torino, la prima del 1896, quella del centenario del 1996, quella del 2016 e quella del 2022. Questo viaggio lungo oltre un secolo ci mostrerà come Puccini sia riuscito a creare un'opera eternamente giovane.

La Regia di Bohème. Il caso del Teatro Regio di Torino.

VOSTRETSOVA, POLINA
2021/2022

Abstract

La Bohème di Giacomo Puccini, che vanta una storia di oltre un secolo, è uno dei capisaldi del repertorio operistico dei tempi moderni. Puccini ha creato un capolavoro che è ancora attuale ai nostri giorni, la sua versatilità può essere capita non solo con le analisi musicali oppure del libretto, ma con analisi di produzioni specifiche. Questa opera rappresenta un materiale estremamente fertile. Confrontando le esecuzioni nei diversi anni, che vanno dalla fine del 1800 fino ai nostri giorni, si può scoprire non solo il mondo vario e eterogeneo delle incarnazioni di un capolavoro operistico, ma anche vedere in loro, come in uno specchio, il riflesso di un dato momento storico. In considerazione della conformità delle interpretazioni con le aspettative e le preferenze del pubblico, diventa evidente l'idea che le differenze nelle produzioni sono dettate non solo dalla fantasia artistica e dalla volontà dei registi e artisti. La risposta alla domanda, da quali circostanze e fatti della vita sociale le produzioni siano figlie, si rivela essenziale per comprendere il significato di specifiche versioni esecutive nella proiezione storico-culturale. La tesi presenta una serie di versioni iconiche, che permettono di illuminare le basi culturali e storiche che hanno dato vita a specifiche interpretazioni di La Bohème. Questa tesi enfatizza la necessità di una maggiore attenzione all'aspetto storico-sociale nell'analisi complessiva di un'opera, dalla sua ideazione fino alla sua realizzazione scenica. Ciò consente di «capire il messaggio» dello spettacolo carpendo alcuni dettagli che fanno intuire come una rappresentazione sia figlia del tempo in cui viene realizzata. L'oggetto di questa ricerca sono le produzioni di La Bohème di Puccini in varie fasi della sua incarnazione teatrale al Teatro Regio. Il soggetto della ricerca è la dinamica storica, con le trasformazioni delle interpretazioni di La Bohème di Puccini, il loro essere condizionate dalle percezioni e richieste sociali che trasformano il mito di La Bohème. Lo scopo dello studio è quello di analizzare le vari incarnazioni dell'opera come risultato della dinamica dei contesti culturali e storici. Questa tesi analizza quattro rappresentazioni emblematiche al Regio di Torino, la prima del 1896, quella del centenario del 1996, quella del 2016 e quella del 2022. Questo viaggio lungo oltre un secolo ci mostrerà come Puccini sia riuscito a creare un'opera eternamente giovane.
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