Il PNRR prevede una clausola di condizionalità, ossia un vincolo per gli operatori economici aggiudicatari di bandi da destinare a giovani under 36 e alle donne senza limiti di età, almeno il 30% dell’occupazione aggiuntiva creata in esecuzione del contratto per le attività essenziali connesse. La misura, disciplinata dall’art.47 del d.l. 31 maggio 2021 n.77 di disegno del sistema di governance del PNRR, stabilisce che le stazioni appaltanti inseriscano nei bandi di gara,specifiche clausole dirette all’inserimento di obblighi, anche assunzionali, come requisito necessario per la partecipa-zione nonché l’eventuale assegnazione di punteggio aggiuntivo all’offerente che rispetti determinati requisiti in materia di pari opportunità. La difficoltà strutturale di accesso dei giovani al mercato al lavoro, la quota NEET più elevata di Europa e la differenza strutturale tra uomini e donne nella partecipazione al lavoro, rappresentano la prima e più grande diseguaglianza nel nostro Paese. Una distorsione che incide direttamente sul PIL nazionale e porta con sé inefficienze produttive.

la riforma degli appalti pubblici e le clausole sociali per le pari opportunità generazionali nel piano nazionale di ripresa e resilienza

CRIVELLER, VALENTINA
2022/2023

Abstract

Il PNRR prevede una clausola di condizionalità, ossia un vincolo per gli operatori economici aggiudicatari di bandi da destinare a giovani under 36 e alle donne senza limiti di età, almeno il 30% dell’occupazione aggiuntiva creata in esecuzione del contratto per le attività essenziali connesse. La misura, disciplinata dall’art.47 del d.l. 31 maggio 2021 n.77 di disegno del sistema di governance del PNRR, stabilisce che le stazioni appaltanti inseriscano nei bandi di gara,specifiche clausole dirette all’inserimento di obblighi, anche assunzionali, come requisito necessario per la partecipa-zione nonché l’eventuale assegnazione di punteggio aggiuntivo all’offerente che rispetti determinati requisiti in materia di pari opportunità. La difficoltà strutturale di accesso dei giovani al mercato al lavoro, la quota NEET più elevata di Europa e la differenza strutturale tra uomini e donne nella partecipazione al lavoro, rappresentano la prima e più grande diseguaglianza nel nostro Paese. Una distorsione che incide direttamente sul PIL nazionale e porta con sé inefficienze produttive.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/85273