Finora il monitoraggio della vegetazione è stato condotto principalmente in campo, con modalità che possono richiedere tempi lunghi e difficoltà logistiche. Negli ultimi anni, però, il telerilevamento sta assumendo sempre più importanza e rappresenta un utile strumento e un'adeguata fonte di dati per la classificazione della vegetazione. Gli approcci più comuni sono attualmente il telerilevamento satellitare, seguito da altre immagini. Attraverso l'interpretazione di foto aeree, la Regione Valle d'Aosta, in ottemperanza alla Direttiva Europea 92/43/CEE (Habitat), ha provveduto allo sviluppo di mappe degli habitat dei siti Natura 2000 della regione. Tuttavia, questi approcci possono produrre grandi errori se applicati a vegetazione altamente eterogenea su piccola scala e quando la dimensione dei pixel non è sufficientemente piccola da evitare una combinazione di specie diverse al suo interno. Per superare questo ostacolo, gli unmanned aerial vehicles (UAV), che possono raggiungere una risoluzione molto elevata con dimensioni dei pixel di pochi centimetri, rappresentano una grande opportunità per monitorare la dinamica della vegetazione, sostituire parte del lavoro sul campo, ridurre i costi e acquisire immagini ad alta risoluzione temporale. Tuttavia, finora pochi studi hanno utilizzato le immagini acquisite dagli UAV per classificare la vegetazione. In questo lavoro abbiamo aggiornato la cartografia degli habitat di 5 siti Natura 2000 in Valle d'Aosta attraverso la foto-interpretazione delle immagini acquisite dagli UAV e il confronto con i dati delle indagini di campo. Scopo del lavoro era definire e testare un protocollo per il rilevamento di immagini da UAV che tenesse conto della fenologia della vegetazione e garantisse l'acquisizione delle immagini migliori. Il disegno e la classificazione dei poligoni sono stati effettuati a seguito dei rilievi in campo volti a verificare le fitocenosi, la composizione degli strati e l'andamento fenologico. Infine è stato effettuato un confronto tra le vecchie mappe e quelle aggiornate per quantificare l'aumento di dettaglio delle informazioni ottenute dalle nuove immagini ad alta risoluzione e la validità dell'approccio seguito. Il lavoro è stato integrato da uno studio fitosociologico condotto sul sito IT1205082 “Stagno Loditor” con particolare interesse per le tipologie di vegetazione delle torbiere. I risultati mostrano un aumento della risoluzione della cartografia dell'habitat, la corretta definizione delle migliori condizioni e periodi dell'anno per l'acquisizione delle immagini, e la necessità di verificare le reali condizioni della vegetazione in campo per la sua corretta classificazione.
Mappatura degli habitat nei siti Natura 2000 in Valle d'Aosta attraverso la fotointerpretazione di immagini da drone (UAV) e rilievi sul campo
EUSEBIO BERGÒ, SIMONE
2021/2022
Abstract
Finora il monitoraggio della vegetazione è stato condotto principalmente in campo, con modalità che possono richiedere tempi lunghi e difficoltà logistiche. Negli ultimi anni, però, il telerilevamento sta assumendo sempre più importanza e rappresenta un utile strumento e un'adeguata fonte di dati per la classificazione della vegetazione. Gli approcci più comuni sono attualmente il telerilevamento satellitare, seguito da altre immagini. Attraverso l'interpretazione di foto aeree, la Regione Valle d'Aosta, in ottemperanza alla Direttiva Europea 92/43/CEE (Habitat), ha provveduto allo sviluppo di mappe degli habitat dei siti Natura 2000 della regione. Tuttavia, questi approcci possono produrre grandi errori se applicati a vegetazione altamente eterogenea su piccola scala e quando la dimensione dei pixel non è sufficientemente piccola da evitare una combinazione di specie diverse al suo interno. Per superare questo ostacolo, gli unmanned aerial vehicles (UAV), che possono raggiungere una risoluzione molto elevata con dimensioni dei pixel di pochi centimetri, rappresentano una grande opportunità per monitorare la dinamica della vegetazione, sostituire parte del lavoro sul campo, ridurre i costi e acquisire immagini ad alta risoluzione temporale. Tuttavia, finora pochi studi hanno utilizzato le immagini acquisite dagli UAV per classificare la vegetazione. In questo lavoro abbiamo aggiornato la cartografia degli habitat di 5 siti Natura 2000 in Valle d'Aosta attraverso la foto-interpretazione delle immagini acquisite dagli UAV e il confronto con i dati delle indagini di campo. Scopo del lavoro era definire e testare un protocollo per il rilevamento di immagini da UAV che tenesse conto della fenologia della vegetazione e garantisse l'acquisizione delle immagini migliori. Il disegno e la classificazione dei poligoni sono stati effettuati a seguito dei rilievi in campo volti a verificare le fitocenosi, la composizione degli strati e l'andamento fenologico. Infine è stato effettuato un confronto tra le vecchie mappe e quelle aggiornate per quantificare l'aumento di dettaglio delle informazioni ottenute dalle nuove immagini ad alta risoluzione e la validità dell'approccio seguito. Il lavoro è stato integrato da uno studio fitosociologico condotto sul sito IT1205082 “Stagno Loditor” con particolare interesse per le tipologie di vegetazione delle torbiere. I risultati mostrano un aumento della risoluzione della cartografia dell'habitat, la corretta definizione delle migliori condizioni e periodi dell'anno per l'acquisizione delle immagini, e la necessità di verificare le reali condizioni della vegetazione in campo per la sua corretta classificazione.File | Dimensione | Formato | |
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