Un breve excursus, che vede il suo punto di partenza nella “scoperta dell'autismo” avvenuta intorno agli anni Quaranta, passerà attraverso i vari studi condotti negli anni rispetto alle cause, alla sintomatologia e le possibili metodologie di lavoro, attraverso cui progettare dei percorsi educativi e riabilitativi funzionali. L’autismo si manifesta coinvolgendo diversi ambiti dello sviluppo: troviamo difficoltà a livello comunicativo e sociale, anomalie d’attenzione, difficoltà di pianificazione, anomalie sensoriali; per recuperare abilità e competenze è bene, il più precocemente possibile, iniziare attività di riabilitazione nella sfera sociale, comunicativa, cognitiva, affettivo-relazionale, ecc. Tra le strategie di intervento più documentate troviamo l'analisi comportamentale applicata (ABA), il programma TEEACH, le procedure di comunicazione aumentativa e alternativa, ecc. ma sarà sul finire degli anni Sessanta il momento in cui viene posta l'attenzione nei confronti delle figure genitoriali di soggetti con autismo, i quali cominciano ad essere considerati come parte integrante del progetto educativo del proprio figlio. Ad oggi il Parent Training è considerato un efficace metodo di intervento, che si pone come finalità quella di aiutare le figure genitoriali a gestire al meglio l'importante varietà di problematiche e carico emotivo che si trovano ad affrontare. Esiste un'ampia varietà di Parent Training proposti alle famiglie ma le principali linee d’intervento sono due: il Parent Training individuale, destinato al lavoro con la singola famiglia, nel quale il percorso viene “cucito su misura” sulle caratteristiche del bambino e dell’intero nucleo famigliare, ed il Parent training di gruppo, un percorso costituito da lezioni che spaziano tra le varie caratteristiche dello Spettro, per poi predisporre lavori di gruppo, esercitazioni, compiti a casa; questo tipo di supporto permette un confronto diretto tra genitori che condividono la stessa situazione, favorendo la nascita di una rete di supporto tra genitori. La presa in carico della famiglia e l'attivazione di un supporto psicoeducativo è di indubbia importanza per il miglioramento della qualità della vita di tutto il nucleo familiare e del bambino stesso. Le modalità di intervento possono essere disparate, possono essere attivati Parent Training individuali o gruppali, ma tutti sono mirati a sostenere la genitorialità in termini psicologici, emotivi e di competenze educative. Ciò che viene presentato in questo lavoro è un'esperienza pilota di Parent Training “misto” realizzata a SpaziOblu, centro ludico educativo destinato all’autismo. Il progetto, chiamato “Mano nella Mano” prevede un percorso che vede coinvolte nelle sedute svariate figure in contemporanea: una Terapista della Neuro e Psicomotricità, un’educatrice e tre bambini con una diagnosi di autismo, ciascuno con una figura genitoriale. Parallelamente è stata predisposta una serie d’incontri che prende in carico le figure genitoriali coinvolte attraverso incontri gruppali, in presenza della Terapista e della Psicologa, volti ad accogliere domande, paure e riflessioni delle famiglie, sia legate a quanto emerge dal percorso di gioco condiviso con i bambini, sia legate ad altri aspetti della genitorialità. Gli incontri si propongono anche di suggerire ai genitori strategie e modalità di approccio al proprio figlio, finalizzate al miglioramento del benessere dell’intero nucleo familiare. La recente conclusione del progetto ha permesso di valutare l’effettiva evoluzione dei bambini, di riflettere sui punti di forza del progetto stesso e sui miglioramenti possibili rispetto a ciò che è risultato meno funzionale, ai fini di una migliore progettazione futura.
Autismo e Parent Training: progettazione e valutazione di un percorso di supporto alla genitorialità
PARZIALE, MARTA
2021/2022
Abstract
Un breve excursus, che vede il suo punto di partenza nella “scoperta dell'autismo” avvenuta intorno agli anni Quaranta, passerà attraverso i vari studi condotti negli anni rispetto alle cause, alla sintomatologia e le possibili metodologie di lavoro, attraverso cui progettare dei percorsi educativi e riabilitativi funzionali. L’autismo si manifesta coinvolgendo diversi ambiti dello sviluppo: troviamo difficoltà a livello comunicativo e sociale, anomalie d’attenzione, difficoltà di pianificazione, anomalie sensoriali; per recuperare abilità e competenze è bene, il più precocemente possibile, iniziare attività di riabilitazione nella sfera sociale, comunicativa, cognitiva, affettivo-relazionale, ecc. Tra le strategie di intervento più documentate troviamo l'analisi comportamentale applicata (ABA), il programma TEEACH, le procedure di comunicazione aumentativa e alternativa, ecc. ma sarà sul finire degli anni Sessanta il momento in cui viene posta l'attenzione nei confronti delle figure genitoriali di soggetti con autismo, i quali cominciano ad essere considerati come parte integrante del progetto educativo del proprio figlio. Ad oggi il Parent Training è considerato un efficace metodo di intervento, che si pone come finalità quella di aiutare le figure genitoriali a gestire al meglio l'importante varietà di problematiche e carico emotivo che si trovano ad affrontare. Esiste un'ampia varietà di Parent Training proposti alle famiglie ma le principali linee d’intervento sono due: il Parent Training individuale, destinato al lavoro con la singola famiglia, nel quale il percorso viene “cucito su misura” sulle caratteristiche del bambino e dell’intero nucleo famigliare, ed il Parent training di gruppo, un percorso costituito da lezioni che spaziano tra le varie caratteristiche dello Spettro, per poi predisporre lavori di gruppo, esercitazioni, compiti a casa; questo tipo di supporto permette un confronto diretto tra genitori che condividono la stessa situazione, favorendo la nascita di una rete di supporto tra genitori. La presa in carico della famiglia e l'attivazione di un supporto psicoeducativo è di indubbia importanza per il miglioramento della qualità della vita di tutto il nucleo familiare e del bambino stesso. Le modalità di intervento possono essere disparate, possono essere attivati Parent Training individuali o gruppali, ma tutti sono mirati a sostenere la genitorialità in termini psicologici, emotivi e di competenze educative. Ciò che viene presentato in questo lavoro è un'esperienza pilota di Parent Training “misto” realizzata a SpaziOblu, centro ludico educativo destinato all’autismo. Il progetto, chiamato “Mano nella Mano” prevede un percorso che vede coinvolte nelle sedute svariate figure in contemporanea: una Terapista della Neuro e Psicomotricità, un’educatrice e tre bambini con una diagnosi di autismo, ciascuno con una figura genitoriale. Parallelamente è stata predisposta una serie d’incontri che prende in carico le figure genitoriali coinvolte attraverso incontri gruppali, in presenza della Terapista e della Psicologa, volti ad accogliere domande, paure e riflessioni delle famiglie, sia legate a quanto emerge dal percorso di gioco condiviso con i bambini, sia legate ad altri aspetti della genitorialità. Gli incontri si propongono anche di suggerire ai genitori strategie e modalità di approccio al proprio figlio, finalizzate al miglioramento del benessere dell’intero nucleo familiare. La recente conclusione del progetto ha permesso di valutare l’effettiva evoluzione dei bambini, di riflettere sui punti di forza del progetto stesso e sui miglioramenti possibili rispetto a ciò che è risultato meno funzionale, ai fini di una migliore progettazione futura.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
717402_tesimartaparzialemat.717402.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.16 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.16 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/85160