INTRODUZIONE L’OMS ha posto come obiettivo l’eradicazione dell’epatite C entro il 2030; l’Italia, ha avviato la “Campagna Nazionale di Screening e Cura dell’epatite C” nei confronti di tre popolazioni: la popolazione dei Ser.D, la popolazione delle carceri e la coorte di popolazione nata tra gli anni 1969-1989. L’obiettivo della tesi è quello di andare ad analizzare le motivazioni per le quali i pazienti abbandonano, rifiutano o non portano a termine il percorso di screening e cura offerto dalla Campagna nei Ser.D dell’ASL TO 5. MATERIALI e METODI I dati sono stati rilevati a partire dalla documentazione clinica e dal confronto con gli operatori del servizio, è stato costruito uno strumento di raccolta dati affinché venisse individuato il punto esatto in cui il paziente si è fosse rifiutato, avesse abbandonato o concluso il percorso con difficoltà e la motivazione della sua scelta. Sono state individuate 11 motivazioni e i pazienti ne sono stati attribuiti ad una o più, per ciascun gruppo di pazienti si sono indagati svariati items. RISULTATI Le motivazioni identificate sono: difficoltà a raggiungere il centro specialistico per la terapia, deficit cura di sé, ago fobia dovuta allo scarso patrimonio venoso, doppia diagnosi psichiatrica, bassa percezione del rischio, comportamento sfuggente e scontroso, motivazioni di lavoro, positività HIV, perdita di contatto con il servizio, ingresso nelle comunità e deficit organizzativo dei servizi. DISCUSSIONI Le categorie più quotate, con una frequenza quasi sovrapponibile, sono state deficit della cura di sé e bassa percezione del rischio. Sono state, poi, ipotizzate delle strategie per ridurre la frequenza nelle 11 categorie. CONCLUSIONI Al termine dello studio è possibile affermare che per ridurre le frequenze in ciascuna categoria e, quindi, aumentare l’aderenza alla Campagna, è opportuno aumentare il tempo dedicato ad i colloqui individuali, potenziare il lavoro d’equipe nei servizi e dotare gli stessi di risorse aggiuntive.
L’INFERMIERE E LA CAMPAGNA NAZIONALE DI SCREENING E CURA DELL’EPATITE C: Analisi della mancata adesione dell’utenza afferente ai Ser.D dell’ASL TO5.
VENITUCCI, DENISE
2021/2022
Abstract
INTRODUZIONE L’OMS ha posto come obiettivo l’eradicazione dell’epatite C entro il 2030; l’Italia, ha avviato la “Campagna Nazionale di Screening e Cura dell’epatite C” nei confronti di tre popolazioni: la popolazione dei Ser.D, la popolazione delle carceri e la coorte di popolazione nata tra gli anni 1969-1989. L’obiettivo della tesi è quello di andare ad analizzare le motivazioni per le quali i pazienti abbandonano, rifiutano o non portano a termine il percorso di screening e cura offerto dalla Campagna nei Ser.D dell’ASL TO 5. MATERIALI e METODI I dati sono stati rilevati a partire dalla documentazione clinica e dal confronto con gli operatori del servizio, è stato costruito uno strumento di raccolta dati affinché venisse individuato il punto esatto in cui il paziente si è fosse rifiutato, avesse abbandonato o concluso il percorso con difficoltà e la motivazione della sua scelta. Sono state individuate 11 motivazioni e i pazienti ne sono stati attribuiti ad una o più, per ciascun gruppo di pazienti si sono indagati svariati items. RISULTATI Le motivazioni identificate sono: difficoltà a raggiungere il centro specialistico per la terapia, deficit cura di sé, ago fobia dovuta allo scarso patrimonio venoso, doppia diagnosi psichiatrica, bassa percezione del rischio, comportamento sfuggente e scontroso, motivazioni di lavoro, positività HIV, perdita di contatto con il servizio, ingresso nelle comunità e deficit organizzativo dei servizi. DISCUSSIONI Le categorie più quotate, con una frequenza quasi sovrapponibile, sono state deficit della cura di sé e bassa percezione del rischio. Sono state, poi, ipotizzate delle strategie per ridurre la frequenza nelle 11 categorie. CONCLUSIONI Al termine dello studio è possibile affermare che per ridurre le frequenze in ciascuna categoria e, quindi, aumentare l’aderenza alla Campagna, è opportuno aumentare il tempo dedicato ad i colloqui individuali, potenziare il lavoro d’equipe nei servizi e dotare gli stessi di risorse aggiuntive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/85117