Introduction: Adoptive cell therapy is the latest frontier in immunotherapy and has achieved numerous goals, especially in the treatment of haematological cancers. Specifically, anti-CD19 CAR-T cell therapy has been approved by the Food and Drug Administration (FDA) and the European Medicines Agency (EMA) and is administered to patients with haematological B-cell neoplasms that are relapsed or refractory to standard treatments. The use of CAR-T cells, however, can also bring about several toxicities and adverse events, which must be carefully considered. Objectives: The aim was to review the literature, extrapolating from publications the critical issues involved in CAR-T cell therapy, focusing on the role that nurses play in their management. Methods: The literature search was conducted based on the international guidelines of the European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT) and the European Hematology Association (EHA). The search was then deepened on the main databases and in particular on PubMed, which was able to fully satisfy the research question. Results: The results of the literature search reveal advantages and disadvantages of CAR-T cell therapy. The latter has led to radical and long-lasting tumor regressions; however, CAR-T treatment requires a thorough understanding of the protocols and its peculiarities in order to provide adequate and optimal care for the patients for whom it is indicated. Major complications, such as the cytokine release syndrome, can develop in a significant percentage of patients and are potentially life-threatening. Therefore, specific preparation by the physicians and nurses involved in care is required. Discussion and conclusion: The Oncology field has undoubtedly been enriched by CAR-T cell therapy; however, for its success, continuous updating of the multi-disciplinary team is necessary, within which nurses play a key role. Key words: CAR-T cells, CAR-T therapy, B-cell acute lymphoblastic leukemia, cytokine release syndrome, immune effector associated toxicity syndrome, chimeric antigen receptor, nursing
Introduzione: La terapia cellulare adottiva è l’ultima frontiera dell’immunoterapia ed ha raggiunto numerosi traguardi, soprattutto nel trattamento dei tumori ematologici. Nello specifico, la terapia con cellule CAR-T anti-CD19 è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’European Medicines Agency (EMA) e viene somministrata ai pazienti affetti da tumori ematologici a cellule B recidivanti o refrattari ai trattamenti standard. L’impiego delle cellule CAR-T, tuttavia, non è privo di rischi e tossicità correlate. Obiettivi: L’obiettivo è stato quello di revisionare la letteratura, estrapolando dalle pubblicazioni le criticità che la terapia con cellule CAR-T comporta, mettendo a fuoco il ruolo che il personale infermieristico riveste nella loro gestione. Materiali e metodi: La ricerca bibliografica è stata condotta in base alle linee guida internazionali della European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT) e della European Hematology Association (EHA). La ricerca è stata quindi approfondita sulle principali banche dati ed in particolar modo tramite PubMed, che ha saputo soddisfare pienamente il quesito di ricerca. Risultati: Dai risultati della ricerca bibliografica emergono vantaggi e svantaggi della terapia con cellule CAR-T. Quest’ultima ha portato a regressioni tumorali radicali e durature nel tempo; tuttavia, il trattamento con CAR-T necessita di una profonda conoscenza dei protocolli e delle sue peculiarità per poter fornire un’assistenza adeguata ed ottimale ai pazienti per i quali è indicata. Complicanze di rilievo quali la sindrome da rilascio delle citochine si sviluppano in una percentuale significativa di pazienti e sono potenzialmente pericolose per la vita. Pertanto, è necessaria una preparazione specifica da parte dei medici e degli infermieri coinvolti nell’assistenza. Discussione e conclusione: Il ramo oncologico risulta indubbiamente arricchito dalla terapia con cellule CAR-T; tuttavia, per la sua buona riuscita, è necessario un continuo aggiornamento del team multiprofessionale, all’interno del quale gli infermieri rivestono un ruolo chiave. Parole chiave: CAR-T cells, CAR-T therapy, B-cell acute lymphoblastic leukemia, cytokine relase syndrome, immune effector associated toxicity syndrome, chimeric antigen receptor, nursing
IMMUNOTERAPIA CON LINFOCITI CAR-T IN ONCOLOGIA: IMPLICAZIONI E PROSPETTIVE CLINICO ASSISTENZIALI.
AGNELLI, MARIANNA
2021/2022
Abstract
Introduzione: La terapia cellulare adottiva è l’ultima frontiera dell’immunoterapia ed ha raggiunto numerosi traguardi, soprattutto nel trattamento dei tumori ematologici. Nello specifico, la terapia con cellule CAR-T anti-CD19 è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’European Medicines Agency (EMA) e viene somministrata ai pazienti affetti da tumori ematologici a cellule B recidivanti o refrattari ai trattamenti standard. L’impiego delle cellule CAR-T, tuttavia, non è privo di rischi e tossicità correlate. Obiettivi: L’obiettivo è stato quello di revisionare la letteratura, estrapolando dalle pubblicazioni le criticità che la terapia con cellule CAR-T comporta, mettendo a fuoco il ruolo che il personale infermieristico riveste nella loro gestione. Materiali e metodi: La ricerca bibliografica è stata condotta in base alle linee guida internazionali della European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT) e della European Hematology Association (EHA). La ricerca è stata quindi approfondita sulle principali banche dati ed in particolar modo tramite PubMed, che ha saputo soddisfare pienamente il quesito di ricerca. Risultati: Dai risultati della ricerca bibliografica emergono vantaggi e svantaggi della terapia con cellule CAR-T. Quest’ultima ha portato a regressioni tumorali radicali e durature nel tempo; tuttavia, il trattamento con CAR-T necessita di una profonda conoscenza dei protocolli e delle sue peculiarità per poter fornire un’assistenza adeguata ed ottimale ai pazienti per i quali è indicata. Complicanze di rilievo quali la sindrome da rilascio delle citochine si sviluppano in una percentuale significativa di pazienti e sono potenzialmente pericolose per la vita. Pertanto, è necessaria una preparazione specifica da parte dei medici e degli infermieri coinvolti nell’assistenza. Discussione e conclusione: Il ramo oncologico risulta indubbiamente arricchito dalla terapia con cellule CAR-T; tuttavia, per la sua buona riuscita, è necessario un continuo aggiornamento del team multiprofessionale, all’interno del quale gli infermieri rivestono un ruolo chiave. Parole chiave: CAR-T cells, CAR-T therapy, B-cell acute lymphoblastic leukemia, cytokine relase syndrome, immune effector associated toxicity syndrome, chimeric antigen receptor, nursingFile | Dimensione | Formato | |
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