Al giorno d’oggi la maggior parte degli scarti provenienti dalle produzioni agricole e della trasformazione industriale dei prodotti vegetali viene smaltita come rifiuto, mentre potrebbero essere utilizzati come substrati per l’allevamento di insetti dai quali trarre composti di alto valore aggiunto per diversi scopi industriali. Hermetia illucens L. è un insetto non infestante, le cui larve possono nutrirsi su varie tipologie di materia organica e, una volta giunte a maturazione possono essere utilizzate in ambito mangimistico o per altri scopi industriali grazie al loro alto contenuto di proteine. Questo la rende il candidato ideale per lo sviluppo di nuovi approcci alla gestione degli scarti e rifiuti organici in un’ottica di economia circolare. Lo scopo del presente lavoro è la valutazione dei tassi di accrescimento, dell’efficienza della riduzione dello scarto e del profilo nutrizionale di larve di Hermetia illucens allevate su scarti ottenuti dalla lavorazione della barbabietola da zucchero e su crusca. Sono state preparate 4 diete sperimentali. Le prime due diete (D1 e D2) sono state formulate per essere isoproteiche, isolipidiche e isonergetiche. Per contro, le altre due diete formulate (D3 e D4) variano sia in livelli di proteina che di carboidrati non strutturali. Le larve di Hermetia illucens alimentate con le diete D1 e D2 hanno mostrato un tempo di sviluppo molto simile, in maniera analoga alle larve del D3 e D4. Per quanto riguarda il peso delle larve, le diete hanno dato risultati molto simili tra loro, soprattutto confrontando tra loro le diete D1 e D2 e le diete D3 e D4. La dieta D4 ha portato il risultato maggiore riguardo l’accrescimento di peso delle larve e in tempi più brevi rispetto alle altre trattate. Rispetto ad altri studi, i valori inerenti al peso medio larvale riscontrati in questa prova risultano essere nettamente minori. Questo scarso risultato in termini di peso medio registrato può essere causato dalla rapida diminuzione dell’umidità da parte delle diete riscontrata durante la prova, soprattutto nelle diete D1 e D2, che ha reso il substrato molto secco, e di conseguenza le larve non sono riuscite ad assimilare in maniera ottimale tutti i nutrienti. Bisogna notare che il tempo di massimo sviluppo del peso medio delle larve di Hermetia illucens alimentate con queste diete risulta molto breve rispetto ad altri studi analizzati, e anche in questo caso il problema potrebbe essere la secchezza dei substrati trattati nelle diete. Nella presente prova, ogni dieta trattata ha presentato una mortalità larvale molto bassa, con valori addirittura inferiori al range riportato da diversi autori su un'ampia varietà di substrati di allevamento. Il pH delle diete è stato influenzato dalla presenza della borlanda in quanto è un substrato leggermente acido; le due diete con maggiore quantità di borlanda presentavano pH minori ad inizio prova (D1 e D4). In questa prova sono stati analizzati il WRI, RR e il BER. Quest’ultimo valore risultava essere elevato soprattutto nella dieta D3. Il profilo nutrizionale delle larve ha mostrato una buona quantità di proteine e grassi, oltre che ceneri più elevate rispetto alla media di altri studi. Nel complesso, la rappresenta un esempio sostenibile ed efficiente di valorizzazione di sottoprodotti agroindustriali per la loro facile disponibilità e basso costo che si inquadra pienamente in un contesto di economia circolare.

Sottoprodotti della lavorazione della barbabietola da zucchero come substrato di allevamento per Hermetia illucens: un modello di economia circolare. ​

CASALETTO, LUCA
2021/2022

Abstract

Al giorno d’oggi la maggior parte degli scarti provenienti dalle produzioni agricole e della trasformazione industriale dei prodotti vegetali viene smaltita come rifiuto, mentre potrebbero essere utilizzati come substrati per l’allevamento di insetti dai quali trarre composti di alto valore aggiunto per diversi scopi industriali. Hermetia illucens L. è un insetto non infestante, le cui larve possono nutrirsi su varie tipologie di materia organica e, una volta giunte a maturazione possono essere utilizzate in ambito mangimistico o per altri scopi industriali grazie al loro alto contenuto di proteine. Questo la rende il candidato ideale per lo sviluppo di nuovi approcci alla gestione degli scarti e rifiuti organici in un’ottica di economia circolare. Lo scopo del presente lavoro è la valutazione dei tassi di accrescimento, dell’efficienza della riduzione dello scarto e del profilo nutrizionale di larve di Hermetia illucens allevate su scarti ottenuti dalla lavorazione della barbabietola da zucchero e su crusca. Sono state preparate 4 diete sperimentali. Le prime due diete (D1 e D2) sono state formulate per essere isoproteiche, isolipidiche e isonergetiche. Per contro, le altre due diete formulate (D3 e D4) variano sia in livelli di proteina che di carboidrati non strutturali. Le larve di Hermetia illucens alimentate con le diete D1 e D2 hanno mostrato un tempo di sviluppo molto simile, in maniera analoga alle larve del D3 e D4. Per quanto riguarda il peso delle larve, le diete hanno dato risultati molto simili tra loro, soprattutto confrontando tra loro le diete D1 e D2 e le diete D3 e D4. La dieta D4 ha portato il risultato maggiore riguardo l’accrescimento di peso delle larve e in tempi più brevi rispetto alle altre trattate. Rispetto ad altri studi, i valori inerenti al peso medio larvale riscontrati in questa prova risultano essere nettamente minori. Questo scarso risultato in termini di peso medio registrato può essere causato dalla rapida diminuzione dell’umidità da parte delle diete riscontrata durante la prova, soprattutto nelle diete D1 e D2, che ha reso il substrato molto secco, e di conseguenza le larve non sono riuscite ad assimilare in maniera ottimale tutti i nutrienti. Bisogna notare che il tempo di massimo sviluppo del peso medio delle larve di Hermetia illucens alimentate con queste diete risulta molto breve rispetto ad altri studi analizzati, e anche in questo caso il problema potrebbe essere la secchezza dei substrati trattati nelle diete. Nella presente prova, ogni dieta trattata ha presentato una mortalità larvale molto bassa, con valori addirittura inferiori al range riportato da diversi autori su un'ampia varietà di substrati di allevamento. Il pH delle diete è stato influenzato dalla presenza della borlanda in quanto è un substrato leggermente acido; le due diete con maggiore quantità di borlanda presentavano pH minori ad inizio prova (D1 e D4). In questa prova sono stati analizzati il WRI, RR e il BER. Quest’ultimo valore risultava essere elevato soprattutto nella dieta D3. Il profilo nutrizionale delle larve ha mostrato una buona quantità di proteine e grassi, oltre che ceneri più elevate rispetto alla media di altri studi. Nel complesso, la rappresenta un esempio sostenibile ed efficiente di valorizzazione di sottoprodotti agroindustriali per la loro facile disponibilità e basso costo che si inquadra pienamente in un contesto di economia circolare.
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