Il fenomeno della cascola anticipata delle nocciole, al quale la cultivar Tonda Gentile Trilobata è molto suscettibile, consiste nella caduta delle infruttescenze prima del raggiungimento della maturità, determinata da cause sia abiotiche che biotiche. Tra quelle biotiche va considerata l’attività delle cimici, sia indigene, come Gonocerus acuteangulatus (Hemiptera: Coreidae) e Palomena prasina (Hemiptera: Pentatomidae), che esotiche, come la cimice asiatica Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae). Quest’ultima, rinvenuta in Piemonte dal 2013, è divenuta uno dei principali fitofagi del nocciolo. Nei confronti delle cimici indigene svolgono un importante ruolo di contenimento i parassitoidi oofagi, che non riescono però ad attaccare efficacemente le uova di H. halys. Nell’area di origine i principali parassitoidi oofagi di H. halys sono Trissolcus japonicus e Trissolcus mitsukurii (Hymenoptera: Scelionidae), rinvenuti per la prima volta in Piemonte rispettivamente nel 2018 e nel 2019. Rilasci di T. japonicus sono inoltre effettuati dal 2020 nell’ambito del Piano nazionale di lotta biologica. Pertanto, questo studio ha avuto lo scopo di indagare la presenza di H. halys in corileti in Alta Langa, l’entità della cascola, e l’eventuale correlazione tra questo fenomeno e l’andamento delle popolazioni di H. halys. Inoltre, sono stati rilevati la presenza e l’impatto dei parassitoidi oofagi sulle uova di H. halys e delle cimici indigene presenti in noccioleto. In tre corileti, da aprile a settembre 2022, sono stati eseguiti: I) monitoraggio settimanale di H. halys mediante trappole con feromone di aggregazione; II) raccolta periodica da metà giugno a metà luglio delle nocciole cascolate in quattro punti per appezzamento; III) raccolta periodica di uova di cimici nel corileto e nell’incolto confinante. Successivamente, in laboratorio sono state conteggiate ed analizzate le infruttescenze, mentre le uova sono state poste in allevamento per verificare l’eventuale emergenza di parassitoidi. Le catture di H. halys sono state scarse in tutti i corileti, con incrementi esclusivamente da metà agosto, e l’andamento della popolazione di H. halys non è risultato correlato alla quantità di nocciole cascolate. Il cascolato è stato maggiore a fine luglio, quando le nocciole avevano raggiunto il volume finale, ma erano per la maggior parte vuote. Complessivamente sono state raccolte 1.502 uova, di cui 576 di H. halys, 241 di G. acuteangulatus e 227 di P. prasina, e in numero minore di Nezara viridula, Rhaphigaster nebulosa, Pentatoma rufipes e Graphosoma italicum (Hemiptera: Pentatomidae). La parassitizzazione è stata pari a 7,6% per le uova di H. halys e 20,1% per quelle di altre cimici. Dalle uova di H. halys sono sfarfallate due specie di parassitoidi, l’indigeno Anastatus bifasciatus (Hymenoptera: Eupelmidae) e T. mitsukurii, mentre dalle altre uova, oltre ad A. bifasciatus, sono sfarfallati Trissolcus cultratus, Hadronotus sp., Telenomus sp. (Hymenoptera: Scelionidae). In conclusione, in Alta Langa nel 2022 H. halys non sembra aver impattato sulla cascola anticipata, in quanto è risultata scarsamente presente ad inizio stagione, meriterà però accertare ancora il ruolo svolto dalle altre specie di cimici. Dalle indagini è anche emerso che la parassitizzazione a carico delle uova di H. halys è tuttora scarsa e inferiore a quella rilevata per le cimici indigene.
La cimice asiatica Halyomorpha halys in corileto: effetto sulla cascola preraccolta e indagini sui parassitoidi oofagi
MENALDI, GIOVANNI
2021/2022
Abstract
Il fenomeno della cascola anticipata delle nocciole, al quale la cultivar Tonda Gentile Trilobata è molto suscettibile, consiste nella caduta delle infruttescenze prima del raggiungimento della maturità, determinata da cause sia abiotiche che biotiche. Tra quelle biotiche va considerata l’attività delle cimici, sia indigene, come Gonocerus acuteangulatus (Hemiptera: Coreidae) e Palomena prasina (Hemiptera: Pentatomidae), che esotiche, come la cimice asiatica Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae). Quest’ultima, rinvenuta in Piemonte dal 2013, è divenuta uno dei principali fitofagi del nocciolo. Nei confronti delle cimici indigene svolgono un importante ruolo di contenimento i parassitoidi oofagi, che non riescono però ad attaccare efficacemente le uova di H. halys. Nell’area di origine i principali parassitoidi oofagi di H. halys sono Trissolcus japonicus e Trissolcus mitsukurii (Hymenoptera: Scelionidae), rinvenuti per la prima volta in Piemonte rispettivamente nel 2018 e nel 2019. Rilasci di T. japonicus sono inoltre effettuati dal 2020 nell’ambito del Piano nazionale di lotta biologica. Pertanto, questo studio ha avuto lo scopo di indagare la presenza di H. halys in corileti in Alta Langa, l’entità della cascola, e l’eventuale correlazione tra questo fenomeno e l’andamento delle popolazioni di H. halys. Inoltre, sono stati rilevati la presenza e l’impatto dei parassitoidi oofagi sulle uova di H. halys e delle cimici indigene presenti in noccioleto. In tre corileti, da aprile a settembre 2022, sono stati eseguiti: I) monitoraggio settimanale di H. halys mediante trappole con feromone di aggregazione; II) raccolta periodica da metà giugno a metà luglio delle nocciole cascolate in quattro punti per appezzamento; III) raccolta periodica di uova di cimici nel corileto e nell’incolto confinante. Successivamente, in laboratorio sono state conteggiate ed analizzate le infruttescenze, mentre le uova sono state poste in allevamento per verificare l’eventuale emergenza di parassitoidi. Le catture di H. halys sono state scarse in tutti i corileti, con incrementi esclusivamente da metà agosto, e l’andamento della popolazione di H. halys non è risultato correlato alla quantità di nocciole cascolate. Il cascolato è stato maggiore a fine luglio, quando le nocciole avevano raggiunto il volume finale, ma erano per la maggior parte vuote. Complessivamente sono state raccolte 1.502 uova, di cui 576 di H. halys, 241 di G. acuteangulatus e 227 di P. prasina, e in numero minore di Nezara viridula, Rhaphigaster nebulosa, Pentatoma rufipes e Graphosoma italicum (Hemiptera: Pentatomidae). La parassitizzazione è stata pari a 7,6% per le uova di H. halys e 20,1% per quelle di altre cimici. Dalle uova di H. halys sono sfarfallate due specie di parassitoidi, l’indigeno Anastatus bifasciatus (Hymenoptera: Eupelmidae) e T. mitsukurii, mentre dalle altre uova, oltre ad A. bifasciatus, sono sfarfallati Trissolcus cultratus, Hadronotus sp., Telenomus sp. (Hymenoptera: Scelionidae). In conclusione, in Alta Langa nel 2022 H. halys non sembra aver impattato sulla cascola anticipata, in quanto è risultata scarsamente presente ad inizio stagione, meriterà però accertare ancora il ruolo svolto dalle altre specie di cimici. Dalle indagini è anche emerso che la parassitizzazione a carico delle uova di H. halys è tuttora scarsa e inferiore a quella rilevata per le cimici indigene.File | Dimensione | Formato | |
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