The brown marmorated stink bug, Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae), is an exotic insect native of eastern Asia. It was accidentally introduced in Europe in 2004 and it then arrived in Italy in 2012. Due to its high polyphagia and mobility it has resulted in significant damage on several crops of national interest including hazel trees. An innovative strategy against this species is the symbiotic control. It is based off the removal of the primary symbiont, Candidatus Pantoea carbekii, by the use of substances with antimicrobial action that can sterilize the surface of the bug’s egg masses and prevent nymphs from getting the bacterium. An approved product is Dentamet® [Diachem S.p.A, Italia], which is a mixture of micronutrients containing copper (2,0%) and zinc (4,0%), registered as a fertilizer. It was distributed in an experimental hazel grove on fresh egg masses obtained from adult H. halys, reared under controlled conditions assessing the mortality of the juveniles emerged from treated egg masses and the potential influence of the method of application of the product. The treatments showed an absence of correlation between the percentage of wetting of the egg masses and the percentage of mortality of the nymphs with the latter reaching an average value between treatments of 44,7 ± 2,8 %. The molecular analyses showed a decrease in the concentration of P. carbekii in the nymphs emerged from treated egg masses. The evaluation of the percentage of hazelnuts with bugs showed a significant reduction of damage in the area of the field treated with Dentamet® compared to the untreated one. These results provide insights of the potential of symbiotic control against H. halys. However, it will be fundamental to repeat the test in the upcoming years so it will be possible to have a repeatability of data relative to the efficiency of the product in field conditions in order to be able to develop an appropriate application protocol.

La cimice asiatica, Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae), è un insetto esotico originario dell’Asia orientale. Essa è stata introdotta accidentalmente in Europa nel 2004, arrivando nel 2012 in Italia. Data l’elevata polifagia e mobilità che la caratterizzano, essa ha comportando ingenti danni su diverse colture di interesse nazionale, tra cui il nocciolo. Una strategia di lotta innovativa adottata contro questa specie è il controllo simbiotico. Esso si basa sull’eliminazione del simbionte primario, Candidatus Pantoea carbekii, mediante l’impiego di sostanze ad azione antimicrobica in grado di sterilizzare la superficie delle ovature di cimice e impedire alle neanidi di acquisire il batterio. Un prodotto impiegato con questa finalità è il Dentamet® [Diachem S.p.A, Italia], una miscela di micronutrienti, contenente rame (2,0%) e zinco (4,0%), registrata come concime. Esso è stato distribuito in un corileto sperimentale su ovature fresche ottenute da adulti di H. halys allevati in condizioni controllate, valutando la mortalità dei giovani emersi da ovature trattate e l’eventuale influenza della modalità di applicazione del prodotto su di essa. I trattamenti eseguiti hanno evidenziato l’assenza di correlazione tra la percentuale di bagnatura delle ovature e la percentuale di mortalità delle neanidi, con quest’ultima che ha raggiunto un valore medio tra i trattamenti del 44,7 ± 2,8 %. Le analisi molecolari hanno mostrato una minore concentrazione di P. carbekii nelle neanidi trattate morte durante la fase di allevamento rispetto a quelle sopravvissute a seguito del trattamento. La valutazione della percentuale di nocciole cimiciate ha dimostrato una riduzione significativa del danno nella parcella trattata con Dentamet® rispetto a quella non trattata. Questi risultati forniscono indicazioni sulle potenzialità del controllo simbiotico contro H. halys. Tuttavia, sarà necessario ripetere la prova nei prossimi anni per avere una ripetitività dei dati relativamente all’efficienza del prodotto in condizioni di campo, al fine di sviluppare un protocollo di applicazione adeguato.

Controllo simbiotico in corileto: modalità di applicazione ed efficacia

DELSANTO, MATTEO
2021/2022

Abstract

La cimice asiatica, Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae), è un insetto esotico originario dell’Asia orientale. Essa è stata introdotta accidentalmente in Europa nel 2004, arrivando nel 2012 in Italia. Data l’elevata polifagia e mobilità che la caratterizzano, essa ha comportando ingenti danni su diverse colture di interesse nazionale, tra cui il nocciolo. Una strategia di lotta innovativa adottata contro questa specie è il controllo simbiotico. Esso si basa sull’eliminazione del simbionte primario, Candidatus Pantoea carbekii, mediante l’impiego di sostanze ad azione antimicrobica in grado di sterilizzare la superficie delle ovature di cimice e impedire alle neanidi di acquisire il batterio. Un prodotto impiegato con questa finalità è il Dentamet® [Diachem S.p.A, Italia], una miscela di micronutrienti, contenente rame (2,0%) e zinco (4,0%), registrata come concime. Esso è stato distribuito in un corileto sperimentale su ovature fresche ottenute da adulti di H. halys allevati in condizioni controllate, valutando la mortalità dei giovani emersi da ovature trattate e l’eventuale influenza della modalità di applicazione del prodotto su di essa. I trattamenti eseguiti hanno evidenziato l’assenza di correlazione tra la percentuale di bagnatura delle ovature e la percentuale di mortalità delle neanidi, con quest’ultima che ha raggiunto un valore medio tra i trattamenti del 44,7 ± 2,8 %. Le analisi molecolari hanno mostrato una minore concentrazione di P. carbekii nelle neanidi trattate morte durante la fase di allevamento rispetto a quelle sopravvissute a seguito del trattamento. La valutazione della percentuale di nocciole cimiciate ha dimostrato una riduzione significativa del danno nella parcella trattata con Dentamet® rispetto a quella non trattata. Questi risultati forniscono indicazioni sulle potenzialità del controllo simbiotico contro H. halys. Tuttavia, sarà necessario ripetere la prova nei prossimi anni per avere una ripetitività dei dati relativamente all’efficienza del prodotto in condizioni di campo, al fine di sviluppare un protocollo di applicazione adeguato.
ITA
The brown marmorated stink bug, Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae), is an exotic insect native of eastern Asia. It was accidentally introduced in Europe in 2004 and it then arrived in Italy in 2012. Due to its high polyphagia and mobility it has resulted in significant damage on several crops of national interest including hazel trees. An innovative strategy against this species is the symbiotic control. It is based off the removal of the primary symbiont, Candidatus Pantoea carbekii, by the use of substances with antimicrobial action that can sterilize the surface of the bug’s egg masses and prevent nymphs from getting the bacterium. An approved product is Dentamet® [Diachem S.p.A, Italia], which is a mixture of micronutrients containing copper (2,0%) and zinc (4,0%), registered as a fertilizer. It was distributed in an experimental hazel grove on fresh egg masses obtained from adult H. halys, reared under controlled conditions assessing the mortality of the juveniles emerged from treated egg masses and the potential influence of the method of application of the product. The treatments showed an absence of correlation between the percentage of wetting of the egg masses and the percentage of mortality of the nymphs with the latter reaching an average value between treatments of 44,7 ± 2,8 %. The molecular analyses showed a decrease in the concentration of P. carbekii in the nymphs emerged from treated egg masses. The evaluation of the percentage of hazelnuts with bugs showed a significant reduction of damage in the area of the field treated with Dentamet® compared to the untreated one. These results provide insights of the potential of symbiotic control against H. halys. However, it will be fundamental to repeat the test in the upcoming years so it will be possible to have a repeatability of data relative to the efficiency of the product in field conditions in order to be able to develop an appropriate application protocol.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/84983