In recent centuries, the earth's climate has undergone important changes because of anthropogenic influences. The growing atmospheric emissions, deriving from the most disparate human activities are significant. The agricultural sector suffers the effects of climate change which, in addition to some positive aspects, often translate into an increase in abiotic stress to which plants are subjected. In this scenario, biostimulant products can contribute to reducing the environmental impact of agricultural practices. In the agricultural sector, research activity has been directed towards improving crop yields, paying little attention to the quality of the product and to protecting the environment. To reduce the quantities of chemical fertilizers distributed to crops and thus reduce the risk of pollution, one of the strategies that can be adopted is the use of biostimulants. "Biostimulant are any natural or synthetic, mineral or organic product characterized by different actions and methods of use capable of positively contributing to the improvement of nutrition and the development of plant species". In recent years, the research has shown that biostimulants are able to increase the growth and development of the plant compared to normal fertilizers. The most frequent mechanisms of action are: the stimulation of microbial activity, the increase in the activity of plant enzymes and, the increase in the production of hormones or plant growth regulators in the soil and the activation of multiple plant metabolism parameters. The action of biostimulants is expressed in the increase of the nutrient absorption efficiency. It has also been shown that biostimulants increase photosynthetic efficiency, favor the accumulation of sugars in fruits, improvement of size and shelf life. In addition, some authors have tried that biostimulants can make crops less sensitive to stress conditions (drought, extreme temperatures, excessive humidity of the rhizosphere, over or under-exposure to light through) through the increased production of antioxidants. This thesis is part of a PSR project of the Liguria Region entitled "FiSH - Innovative Fertilizer Soil and Habitat" which has as its general objective the introduction and diffusion in the main Ligurian crops of a biostimulant obtained from the waste from the animal and vegetable product chains of the territory itself. In this thesis the agronomic and physiological performances of a protein hydrolysate produced from fish matrix in Liguria (FiSH) are evaluated. The tests were carried out using different plant species (Ranunculus asiaticus L, Solanum lycopersicum L. e Ocimum basilicum L.). The data suggested a general influence of FiSH products on the secondary metabolism of plants. Further studies will be needed to better understand the metabolic targets influenced by FiSH products.
Negli ultimi secoli, il clima terrestre ha subito importanti modificazioni in seguito alle influenze di natura antropica. L’agricoltura, la deforestazione, la selvicoltura e l’utilizzo dei suoli sono, nello specifico, responsabili del 23% delle emissioni globali. Inoltre, il settore agricolo subisce esso stesso gli effetti del cambiamento climatico che, oltre ad alcuni aspetti positivi, si traducono spesso nell’aumento di stress abiotici a cui vengono sottoposte le piante. Nel settore agricolo l'attività di ricerca è stata per molti anni indirizzata verso il miglioramento delle rese produttive delle colture, ponendo poca attenzione alla qualità del prodotto ottenuto e alla salvaguardia dell’ambiente. Per ridurre i quantitativi di fertilizzanti chimici di sintesi da distribuire alle colture e diminuire così i rischi di inquinamento, una delle strategie adottabili è quella che prevede l’uso di prodotti ad attività biostimolante. “Per biostimolante si intende qualsiasi prodotto naturale o sintetico, minerale od organico caratterizzato da diverse azioni e modalità d’uso in grado di contribuire positivamente al miglioramento della nutrizione e allo sviluppo delle specie vegetali”. I meccanismi d’azione più frequenti sono: la stimolazione dell’attività microbica, l’aumento dell’attività di diversi enzimi vegetali e l’attivazione di molteplici parametri del metabolismo vegetale. L’azione dei biostimolanti si esplica nell’aumento dell’efficienza di assorbimento dei nutrienti dovuta ad una modificazione delle radici che risultano più sviluppate e con un maggior numero di peli radicali. È stato, inoltre, dimostrato che i biostimolanti aumentano l’efficienza fotosintetica, favoriscono l’accumulo di zuccheri nei frutti, l’allegagione, il miglioramento della pezzatura e la serbevolezza. Inoltre, alcuni autori hanno provato che i biostimolanti possono rendere le colture meno sensibili alle condizioni di stress attraverso la maggiore produzione di sostanze antiossidanti. Questa tesi rientra in un progetto PSR della Regione Liguria dal titolo “FiSH – Fertilizzante Innovativo Suolo e Habitat”, misura 16.02, che ha come obiettivo generale l’introduzione e la diffusione nelle principali colture liguri di un biostimolante ottenuto dagli scarti delle filiere dei prodotti animali e vegetali del territorio stesso. In questa tesi vengono valutate le performance agronomiche e fisiologiche di un idrolizzato proteico prodotto da matrice ittica in Liguria (FiSH). Le prove si sono svolte utilizzando differenti specie vegetali (Ranunculus asiaticus L., Solanum lycopersicum L. e Ocimum basilicum L.) sia in serra sia in camera di crescita, somministrando i diversi prodotti ad azione biostimolante. In seguito, sono stati rilevati molteplici parametri morfo-fisiologici. Dai numerosi dati raccolti è emersa una generale influenza dei prodotti FiSH sul metabolismo secondario delle piante. Ulteriori studi saranno necessari per meglio capire i target metabolici influenzati dai prodotti FiSH.
Valutazione delle performance agronomiche e fisiologiche di un idrolizzato proteico da matrice ittica (FiSH) su colture orticole, floricole e aromatiche.
PERINO, MAURO
2021/2022
Abstract
Negli ultimi secoli, il clima terrestre ha subito importanti modificazioni in seguito alle influenze di natura antropica. L’agricoltura, la deforestazione, la selvicoltura e l’utilizzo dei suoli sono, nello specifico, responsabili del 23% delle emissioni globali. Inoltre, il settore agricolo subisce esso stesso gli effetti del cambiamento climatico che, oltre ad alcuni aspetti positivi, si traducono spesso nell’aumento di stress abiotici a cui vengono sottoposte le piante. Nel settore agricolo l'attività di ricerca è stata per molti anni indirizzata verso il miglioramento delle rese produttive delle colture, ponendo poca attenzione alla qualità del prodotto ottenuto e alla salvaguardia dell’ambiente. Per ridurre i quantitativi di fertilizzanti chimici di sintesi da distribuire alle colture e diminuire così i rischi di inquinamento, una delle strategie adottabili è quella che prevede l’uso di prodotti ad attività biostimolante. “Per biostimolante si intende qualsiasi prodotto naturale o sintetico, minerale od organico caratterizzato da diverse azioni e modalità d’uso in grado di contribuire positivamente al miglioramento della nutrizione e allo sviluppo delle specie vegetali”. I meccanismi d’azione più frequenti sono: la stimolazione dell’attività microbica, l’aumento dell’attività di diversi enzimi vegetali e l’attivazione di molteplici parametri del metabolismo vegetale. L’azione dei biostimolanti si esplica nell’aumento dell’efficienza di assorbimento dei nutrienti dovuta ad una modificazione delle radici che risultano più sviluppate e con un maggior numero di peli radicali. È stato, inoltre, dimostrato che i biostimolanti aumentano l’efficienza fotosintetica, favoriscono l’accumulo di zuccheri nei frutti, l’allegagione, il miglioramento della pezzatura e la serbevolezza. Inoltre, alcuni autori hanno provato che i biostimolanti possono rendere le colture meno sensibili alle condizioni di stress attraverso la maggiore produzione di sostanze antiossidanti. Questa tesi rientra in un progetto PSR della Regione Liguria dal titolo “FiSH – Fertilizzante Innovativo Suolo e Habitat”, misura 16.02, che ha come obiettivo generale l’introduzione e la diffusione nelle principali colture liguri di un biostimolante ottenuto dagli scarti delle filiere dei prodotti animali e vegetali del territorio stesso. In questa tesi vengono valutate le performance agronomiche e fisiologiche di un idrolizzato proteico prodotto da matrice ittica in Liguria (FiSH). Le prove si sono svolte utilizzando differenti specie vegetali (Ranunculus asiaticus L., Solanum lycopersicum L. e Ocimum basilicum L.) sia in serra sia in camera di crescita, somministrando i diversi prodotti ad azione biostimolante. In seguito, sono stati rilevati molteplici parametri morfo-fisiologici. Dai numerosi dati raccolti è emersa una generale influenza dei prodotti FiSH sul metabolismo secondario delle piante. Ulteriori studi saranno necessari per meglio capire i target metabolici influenzati dai prodotti FiSH.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
828105_tesimauroperino.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.27 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.27 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/84982